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TERZA PAGINA RIDUZIONE RIFIUTI GDO il progetto “nowaste” di reggio emilia e trento incoronato “life +” del mese di Antonio Bagnati Il “progetto Life + del mese” di giu- gno del Ministero dell’Ambiente si chiama “NoWaste”: coinvolge i co- muni di Reggio Emilia e Trento e ri- guarda la riduzione dei rifuti nella Grande Distribuzione. Il Progetto NoWaste, sulla riduzione dei ri- futi nella Grande distribuzione, realizza- to dal Comune di Reggio Emilia insieme al 20 Comune di Trento, Ambiente Italia, Reggio nel Mondo e Coop Consumatori Nordest, è LUGLIO stato segnalato dal Ministero dell’Ambiente 2014 come “Progetto del mese di giugno 2014” nell’ambito del programma Life +. Due comuni virtuosi da sempre re i rifuti. Nella sola Unione europea, nel Gli obiettivi I due comuni coinvolti, Reggio Emilia (co- 2011, sono stati prodotti circa 252 milioni Due gli obiettivi dichiarati del progetto: me comune referente) e Trento (benefcia- di tonnellate di rifuti urbani (oltre 500 kg contribuire alla riduzione dei rifuti gene- rio associato), da diversi anni sono noti per per abitante!), un dato che, seppure in ri- rati dal cittadino quando fa la spesa e dal attuare politiche virtuose per una gestione duzione, appare ancora molto elevato. In- supermercato nella sua attività quotidiana corretta della fliera dei rifuti, volta in mo- tanto la quantità di rifuti da imballaggio è attraverso l’applicazione di un “piano di ri- do particolare ad incrementare la raccol- aumentata sia in Europa sia in Italia. duzione dei rifuti”; progettare un “centro ta differenziata. D’altra parte, però, la sf- del riuso”, che recuperi i prodotti non ali- da va oltre, anche perché differenziare (an- La GDO protagonista mentari invenduti della Grande distribu- che se lo si fa bene) rischia di non bastare Dati che non possono non chiamare in cau- zione, ed i beni dismessi dai cittadini. Tre i più. Bisogna anche pensare a come ridur- sa la GDO, una fliera estremamente impor- soggetti da responsabilizzare per raggiun- tante nella produzione dei rifuti, compresi gere tali obiettivi: i cittadini, in primo luo- naturalmente quelli da imballo. Pensiamo go, ma poi anche GD e imprese. a quanto un cambiamento delle politiche di packaging possa infuenzare la gestio- Un progetto in sette tappe ne dei rifuti, aiutando nel frattempo a far Sette i passaggi del progetto: vediamoli nel- crescere nel consumatore una coscienza lo specifco. All’inizio c’è stata la mappatura ambientale. Nell’ottica dei promotori del delle migliori pratiche di riduzione dei ri- progetto NoWaste, insomma, c’è proprio il futi nella Grande Distribuzione, tra quelle ruolo importante che la Grande Distribu- già in atto o realizzate a livello italiano e in- zione Organizzata può assumere nel creare ternazionale. La mappatura è servita anche un circolo virtuoso in questo senso. Mol- per selezionare gli stakeholders da coinvol- to bello il logo del progetto: la scritta “No gere nelle fasi successive. Waste” che spicca su un codice a barre, a segnalare l’importanza, appunto, del mo- Un piano per ridurre i rifuti mento della spesa. In seconda battuta è stato stilato il “piano
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