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DIRETTIVE APPALTI TERZA PAGINA le medie imprese in attesa troppi, no? Ben venga dunque una ra- se si augurano, e a buon diritto visto ne alla media impresa. In realtà la leva su cui agire non dovrebbe essere que- che hanno tutti i numeri e le qualità zionalizzazione (seria) in questo sen- so. Tanto più che secondo un’indagi- sta, ma quella che agisca direttamente per farlo, è la partecipazione diretta del recepimento delle direttive appalti ne Censis, condotta per conto di Fise e alle gare pubbliche che costituiscono sull’organizzazione dei lotti. Il rischio da evitare è quello di “avvitarsi” in ra- il loro mercato, visto che, fno a prova pubblicata in aprile, fra i problemi che emergono sul tema della concorrenza to pratico, non producono alcun risul- casi a svolgere il servizio. Non suona c’è anche quello delle troppe stazio- contraria, sono già loro in moltissimi gionamenti “flosofci” che poi, all’at- ni appaltanti, oltre alle procedure far- assurdo che un’impresa che fattura 20 tato concreto. E’ per questo che le me- raginose (nel complesso il 20% delle o 30 milioni all’anno sia costretta a ri- die imprese attendono con grande an- imprese lamentano questo genere di entrare nelle gare in forma consorziata sia gli applicativi: inutile continuare a problemi). Sull’altro versante, però, in ATI o in subappalto? Eppure è così. parlare di correttezza e trasparenza se occorre anche agire sulla leva dei re- Ed è inutile, cosa che avviene già og- all’atto pratico non si fa nulla per tute- quisiti di partecipazione, che allo sta- gi, che i vari legislatori costringano le lare le specifcità della media impresa. to attuale non sembrano ancora a mi- stazioni appaltanti a suddividere le ga- Specifcità che possono passare anche sura di media impresa. Lo stesso do- re in lotti e, semmai, a dover giustif- dalla capacità tecnica, dall’adozione di cumento emanato non molto tempo fa care la mancata suddivisione, perché procedure innovative, dalla fessibili- da Consip, dal titolo “Piccole e medie il problema non è nella suddivisione o tà che consente a imprese di medie di- imprese tra opportunità e sfde: Consip meno, quanto nelle modalità di fram- mensioni di adattarsi “sartorialmente” e altri aggregatori, nuovi canali d’ac- mentazione del lotto stesso. Una gara alle necessità della clientela. cesso alla domanda pubblica”, dopo da un miliardo e mezzo suddivisa in una disamina molto ampia che sem- lotti da cento e passa milioni risulta di Verso requisiti reputazionali 23 bra incontrare le esigenze della me- fatto accessibile in forma diretta a una Molto più interessante ciò che si pre- dia impresa di servizi, in cui si am- manciata di raggruppamenti e consor- vede alle lettere m ed r: la discipli- AGOSTO 2015 mette che “un livello eccessivo di ag- zi, limitando così la concorrenza. na dei requisiti di capacità economi- gregazione della domanda può risul- co-fnanziaria, tecnica ed organizza- tare negativo per le amministrazioni” Le indicazioni nel testo tiva, con il riconoscimento dell’in- e che tra i fattori di allontanamento Venendo al testo approvato in giu- teresse pubblico ad assicurare il più delle Pmi dal mercato pubblico van- gno dal Senato, si può fare un discor- ampio numero di potenziali parteci- no rilevati “la complessità delle pra- so analogo: apparentemente tutelan- panti, completato dalla previsione al- tiche burocratiche e il cronico ritardo te, in realtà a ben guardare piuttosto la lettera nn) che prevede un sistema nei pagamenti da parte delle ammini- preoccupante per la media impresa, è di qualifcazione degli operatori pro- strazioni”, sembra poi impaludarsi in il riconoscimento espresso alla lette- fessionali basato su criteri di compe- un ragionamento fumoso che non in- ra qq), in relazione alla necessità di tenza e capacità, con l’ulteriore pre- dica soluzioni pratiche realmente at- garantire l’accesso agli appalti per le visione anche di criteri reputazionali tuabili che non siano quelle, che già PMI “prevedendo che la dimensione (come la puntualità nello svolgimento si sanno, del raggruppamento in ATI o degli appalti ed il conseguente valore del servizio, la scarsa propensione al consorzi o del mercato elettronico per delle gare e dei lotti in cui queste ri- contenzioso, ecc.). Alla lettera r) viene gli acquisti sottosoglia. sultino eventualmente suddivise siano poi esplicitamente prevista la riduzio- adeguati al fne di garantire l’effettiva ne degli oneri documentali ed econo- Si punta alla partecipazione in possibilità di partecipazione da parte mici a carico dei partecipanti, con at- forma diretta delle micro, piccole e medie imprese tribuzione a questi ultimi della piena Raggruppamenti? Sottosoglia? Sap- nonché introducendo misure premia- possibilità di integrazione documenta- piamo che si tratta di prassi in cre- li per gli appaltatori e i concessiona- le non onerosa di qualsiasi elemento scita: limitandosi al mercato elettro- ri che coinvolgano i predetti sogget- di natura formale della domanda, pur- nico, da gennaio a maggio il Mepa è ti nelle procedure di gara”. Una dici- ché non attenga agli elementi oggetto cresciuto del 42% rispetto allo scorso tura preoccupante, dicevamo, poiché di valutazioni sul merito dell’offerta, e anno, che già registrava un +55% sul concettualmente conferma la logica semplifcazione delle procedure di ve- 2013. Resta il fatto che per le medie del subappalto, premiando gli appal- rifca da parte delle stazioni appaltan- imprese del settore, pur rimanendo op- tatori che coinvolgano le imprese più ti, con particolare riguardo all’accer- portunità importanti da sfruttare, Me- piccole nelle procedure. Di fatto suona tamento dei requisiti generali di qua- pa e subappalto non possono costitui- come la vidimazione di una situazio- lifcazione, costantemente aggiornati, re la regola. Ciò che le medie impre- ne già in essere, che non può stare be- attraverso l’accesso a un’unica banca