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Approvato il nuovo Codice appalti

Via libera al nuovo Codice degli appalti: il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo testo. Il nuovo Codice recepisce il vecchio e tre direttive europee e passa da oltre 600 articoli e 1.500 commi a 217 articoli.

«Basta alle gare al massimo ribasso, la scelta coniuga prezzo e qualità», ha dichiarato Delrio  «Il tema delle concessioni per la prima volta è stato normato per legge e si stabilisce che il rischio operativo deve essere in carico al privato che non deve essere in grado di rientrare negli investimenti. Lo Stato non è obbligato al riequilibrio per forza».

Nel codice degli appalti «c’è la scelta di superare la legge obiettivo: basta con le procedure straordinarie, si applica la rivoluzione della normalità», continua ancora il ministro. Nel provvedimento «si richiama molto a una buona programmazione, le opere sono scelte sulla base della loro utilità, vengono inserite sulla base degli strumenti di programmazione.»

Altri punti importanti del decreto saranno una forte attenzione alla programmazione degli interventi e alla trasparenza delle gare anche tramite procedure informatiche, la riduzione delle stazioni appaltanti, la semplificazione delle procedure, il nuovo ruolo dell’Anac. Il testo dovrà ora raccogliere i pareri delle Commissioni parlamentari, del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata, per avere poi il via libero definitivo entro il 18 aprile, termine per recepire le indicazioni di Bruxelles.

Ecco alcuni dei punti salienti del codice

CABINA DI REGIA: è l’Organo nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e di concessioni.

OFFERTA ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA: nel nuovo testo sarà abbandonato il criterio del massimo ribasso, resterà solo per le gare di importo più basso, in favore dell’offerta economica più vantaggiosa che permette di valutare anche la qualità dell’offerta e le garanzie offerte in termini sociali e ambientali.

PROGETTAZIONE: assume un ruolo fondamentale e si articola in tre livelli: progetto di fattibilità, progetto definitivo e progetto esecutivo. Questo dovrebbe limitare il numero di varianti di progetti e l’aumento di costi e tempi.

RUOLO ANAC: All’Autorità è affidato un ruolo centrale nella riforma con funzioni di controllo, monitoraggio ed anche capacità sanzionatorie nonchè di adozione di atti di indirizzo quali linee guida, bandi e contratti tipo.

Fonte: Il Messaggero

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