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CAM, appalti verdi, gestione rifiuti, green economy, mobilità sostenibile: il collegato ambientale è legge

La Camera ha approvato ieri con 269 sì e 32 no il Collegato ambientale che contiene misure per la green economy e il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Il provvedimento, giunto con il passaggio alla Camera alla terza lettura, è stato approvato in via definitiva. Il Collegato contiene disposizioni che riguardano la valutazione di impatto ambientale, la gestione dei rifiuti, la blue economy, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la mobilità sostenibile e gli appalti verdi, nonché norme volte a favorire il riuso dei materiali che già da oggi rappresenta un settore di punta del comparto industriale italiano. “Il Collegato ambientale è legge e da oggi il nostro Paese ha, per la prima volta, uno strumento che promuove la green economy e il contenimento dell’uso eccessivo delle risorse naturali”. Lo dichiara in una nota Silvia Velo, sottosegretario all’Ambiente. “Si tratta”, ha spiegato Velo , “di un pacchetto di misure che incidono in diversi settori dell’economia verde, un disegno organico di norme che vanno nella direzione della semplificazione e della promozione del riutilizzo delle risorse con l’obiettivo di concepire un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale attraverso una serie di semplificazioni e di incentivi che premiano i comportamenti virtuosi di consumatori, produttori e istituzioni in campo ambientale. Questo provvedimento in cui per la prima volta in Italia viene introdotto il termine green economy, può rappresentare davvero una straordinaria occasione per coniugare sviluppo economico e sostenibilità ambientale”.
“Una buona notizia per il Paese”, ha commentato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, per cui la nuova legge è “una piccola finanziaria verde che aiuta la società e le imprese ad andare nella direzione di un’economia più green e circolare. La strada indicata anche dalla Cop21 di Parigi.”

APPALTI VERDI. L’articolo 16 riduce le garanzie previste a corredo dell’offerta nei contratti pubblici relativi a lavori, servizi o forniture, per gli operatori in possesso di specifiche registrazioni di tipo ambientale (EMAS e Ecolabel). Lo stesso articolo integra, inoltre, i criteri di valutazione delle offerte economicamente più vantaggiose inserendovi il possesso del marchio Ecolabel, la considerazione dell’intero ciclo di vita di opere, beni e servizi, nonché la compensazione delle emissioni di gas serra associate alle attività dell’azienda. Il possesso di determinate certificazioni di tipo ambientale (EMAS e Ecolabel, certificazioni ISO 14001 e 50001), costituiscono titoli preferenziali richiesti nell’assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale.

CRITERI AMBIENTALI MINIMI Si disciplina l’applicazione dei “criteri ambientali minimi” (CAM) negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti dei servizi nell’ambito delle categorie previste dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (PANGPP).

Ulteriori disposizioni in materia di criteri ambientali minimi riguardano l’applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici, assegnando all’Osservatorio dei contratti pubblici il monitoraggio dell’applicazione dei criteri ambientali minimi disciplinati nei relativi decreti ministeriali e del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione (PAN GPP).

Il Collegato ambientale contiene inoltre  misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio, attraverso opportune modulazioni del tributo di conferimento dei rifiuti in discarica in funzione del grado di raggiungimento da parte dei Comuni delle percentuali previste dalla normativa statale.

Un punto su cui il Senato è intervenuto riguarda l’introduzione di specifiche sanzioni per l’abbandono dei mozziconi di sigarette e sigari e dei rifiuti di piccolissime dimensioni, prevedendo il riutilizzo di tali proventi sia per campagne informative che per l’installazione di raccoglitori.

Tra le curiosità presenti nel Collegato, l’introduzione del mobility manager scolastico, con il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni.

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