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Le tante sfide della disinfestazione

OMS: UNA GUIDA COMPLETA AI RISCHI DEL NON DISINFESTARE

Il riassunto del documento OMS “L’importanza delle disinfestazione urbana” a cura del Chartered Institute of Enviromental Health (CIEH) e tradotta in italiano a cura di Anid, analizza, nel dettaglio, tutti i rischi connessi con ciascun agente infestante. Si parte da asma e allergie, che interessano buona parte della popolazione mondiale (si calcola che l’asma sia tra le affezioni urbane più diffuse nel mondo) e che spesso sono in relazione con la presenza di scarafaggi, roditori, acari della polvere. Tanto che uno studio ha scoperto che il 77% dei bimbi asmatici tra i 4 e i 9 anni sono sensibili ad almeno uno degli allergeni testati, soprattutto quelli degli scarafaggi e dei topi. Un discorso pressoché analogo si può fare per gli acari della polvere.

Ampio spazio è dedicato poi ai roditori commensali, soprattutto ratti e topi, che rappresentano un grave rischio per la salute umana specialmente per le fasce più deboli, la cui salute è già compromessa. Oltre all’asma e alle reazioni allergiche, di cui si è già parlato, i roditori commensali sono responsabili di diverse malattie trasmissibili dall’animale all’uomo. Veniamo alle zanzare. Purtroppo non sono solo un fastidioso compagno delle nostre estati. Fra i misfatti sanitari di cui si sono rese responsabili alcune specie di zanzare (la tigre asiatica, ad esempio) vanno tristemente annoverati la febbre del Nilo, già ricordata, e il virus della cosiddetta encefalite di Saint Louis. Nonostante si tratti perlopiù di affezioni (tranne naturalmente quelle citate) ancora relativamente infrequenti in Europa e nel Nord America, esse rappresentano un rischio per i viaggiatori e si stanno pian piano diffondendo anche a latitudini inconsuete. Almeno 22 (!)i virus veicolati. Anche gli uccelli fanno la loro parte. I numeri parlano da sé: tra il 1999 e il 2006 nelle città statunitensi quasi 20.000 persone sono state colpite dalla febbre del Nilo, e di queste 782 sono morte. Anche l’Europa ha pagato il suo tributo, soprattutto nell’est. Migliaia di casi di histoplasmosi e almeno 500 di ornitosi sono stati registrati negli ultimi decenni. A ciò si aggiunga che i colombi urbani sono portatori di agenti patogeni (campylobacter, escherichia coli, salmonella). Le patologie bird-related, vale a dire collegate all’azione di uccelli, sono trasmissibili mediante ingestione, aria, contatto diretto con gli uccelli o insetti parassiti del sangue come zanzare e zecche. Proprio a queste ultime è dedicato un importante approfondimento, soprattutto perché le malattie di cui sono responsabili, come il Lyme disease, sono in continuo incremento. Un altro insetto presente laddove le condizioni igienico-sanitarie sono precarie è la cimice del letto, la cui presenza è solitamente indice di povertà e di scarsa cultura igienica e può causare asma bronchiale. Ultime ma non certo meno pericolose, le mosche. 120.000 specie di mosche abitano l’ecosistema, e i costi sono notevoli.

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