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Così sta cambiando la disinfestazione

(tratto da “GSA Igiene Urbana” n.1, Gennaio-Marzo 2010)

Il 24 e 25, a Paestum, è prevista la VI Conferenza nazionale ANID, che questa volta avrà un respiro globale. In cinque sessioni verranno affrontati i temi più attuali nel mondo del pest management, con uno sguardo a ciò che verrà. Il convegno,riunisce tutti gli attori della filiera: fornitori, disinfestatori, clienti, auditors.


Il 24 e 25 marzo prossimi, nella suggestiva cornice di Paestum (Salerno) andrà in scena la Sesta Conferenza Nazionale sulla disinfestazione organizzata da ANID- Associazione Nazionale Italiana delle Imprese di Disinfestazione.

Il futuro sarà al centro della riflessione, come testimoniano il titolo che si è voluto dare all’evento, vale a dire “L’evoluzione della disinfestazione: verso il futuro”, e la futuristica cartellina di presentazione del Convegno, dove sullo sfondo dei magnifici templi magnogreci, testimoni di un passato solido e glorioso su cui costruire, campeggia un volto femminile con gli occhi schermati in perfetto stile “Blade Runner”.La Conferenza, ospitata al Centro Congressi dell’Hotel Ariston, si articolerà in cinque sessioni.

Come si evolve la qualità

Si parte dall’evoluzione della Qualità (I sessione), con la partecipazione dei Responsabili Qualità di Industrie Alimentari della lavorazione e produzione, distribuzione e catering, nonché di rappresentanti di società di auditing degli standard BRC, IFS, ISO 22000. Dopo i saluti del presidente Anid Sergio Urizio, interverranno Gunnar Akerblom (presidente Cepa) sul ruolo di Cepa nell’evoluzione dell’industria europea del pest management, Daniele Malin (responsabile Qualità Conserve Italia) sulla qualificazione dei fornitori di pest control nell’industria alimentare, Renata Pascarelli (responsabile qualità Coop Italia) sulla qualifica e mantenimento dei fornitori nella distribuzione alimentare) e Roberta Prati (quality system lead auditor 22000:2005 Bureau Veritas) sulle novità e casi pratici del regolamento ISO 22000.

“Si tratta di una sessione molto interessante -spiega Sergio Urizio-, perché metterà a confronto tutti gli attori della filiera del pest management nell’industria: dalle imprese europee, con Cepa, all’industria alimentare, dalla distribuzione al controllo, in un’ottica sistemica che ci sembra rappresentare il percorso più credibile per una seria evoluzione qualitativa”. Ma a che punto siamo, almeno in Italia, nel settore del pest control? Senz’altro ci troviamo di fronte a un’industria che si sta sempre più professionalizzando ed evolvendo, grazie anche all’opera infaticabile di Anid: “Ormai non si può più parlare di disinfestazione in modo generico –è la puntualizzazione di Urizio-, perché ogni settore di applicazione fa storia a sé, ha le sue specificità e, di conseguenza, esigenze peculiari”. E questo è un bene, anche perché provoca una specializzazione e un innalzamento qualitativo che coinvolge l’intero settore.

Pagamenti in ritardo, un abisso tra pubblico e privato: ecco il pest management nell’Italia di oggi

Non mancano però le questioni ancora da risolvere: “Il nostro mercato, in un 2009 di crisi globalizzata, non ha risentito della difficoltà in termini di fatturato complessivo. Quest’ultimo, semmai, è addirittura cresciuto un po’. Bisogna però dire che qualche difficoltà si riscontra sul versante dei pagamenti: molte delle nostre imprese registrano insoluti fino ad oggi mai visti, e questo è un problema”. Resta poi l’annosa questione della discrepanza tra pubblico e privato, soprattutto in termini qualitativi: “E questo -lamenta Urizio- è sempre un tasto dolente. In Italia assistiamo, è il caso di dirlo, a due mondi totalmente diversi tra di loro: da un lato il settore pubblico e dei grandi appalti, ancora fermo a una logica di numero, di prezzo e di improvvisazione, vuoi per disattenzione, vuoi per disinformazione e quant’altro. Dall’altro, e questo ci dà da sperare, il privato è sempre più attento ed esigente nelle sue scelte. Trainante è il comparto alimentare, che non a caso abbiamo voluto a Paestum ad aprire i lavori. Insomma, tra pubblico e privato la forbice qualitativa si sta allargando”.

Poi c’è il problema di chi si inventa pest manager… “Già; nonostante i nostri ripetuti sforzi per la professionalizzazione e la formazione specialistiche, c’è ancora uno zoccolo duro di imprese di servizi che si improvvisano disinfestatori, spesso giocando sulla presunta economicità del servizio offerto. Ma è chiaro che dietro pressi apparentemente vantaggiose si nasconde una scarsa competenza”.

Novità nei prodotti…

Segue a ruota il capitolo prodotti, e qui è la direttiva sui biocidi a dettare legge in tutta Europa. Non a caso la seconda sessione, prevista per il pomeriggio di mercoledì 24, è incentrata sull’evoluzione dei prodotti, ed è organizzata in collaborazione con Federchimica- Assocasa. Illustra Urizio: “La Direttiva Biocidi sta cambiando il mondo della disinfestazione. Si richiede perciò una conoscenza approfondita da parte di chi opera nel settore, e anche le committenze dovranno essere in grado di distinguere il professionista”. La sessione, presieduta dal professor Pasquale Trematerra, dell’Università del Molise, e dall’ingegner Luciano Pizzato, vicepresidente Assocasa e rappresentante italiano in Aise, si aprirà con una comunicazione di Pizzato sul programma Reach. Sarà poi Laura Grisai, responsabile servizio tecnico Assocasa, a illustrare le prospettive della Direttiva Biocidi. Seguiranno i contributi di Jonathan Peck, managing director del gruppo Killgerm, e di Mariateresa Rigato, membro Cefic.

…e negli infestanti

Accanto ai prodotti, tuttavia, c’è qualcos’altro che, nostro malgrado, si sta evolvendo. Piano piano (e nemmeno poi troppo) ma inesorabilmente. Sono gli infestanti, fra evoluzione delle specie esistenti e “nuovi arrivi” portati soprattutto dalla globalizzazione sempre più sfrenata. Ne parleranno, in conclusione di conferenza, i docenti di entomologia agraria Pietro Travedi (università Cattolica di Piacenza), Luciano Süss (Università degli Studi di Milano) e Pasquale Trematerra (Università del Molise). Fra infestanti dimenticati e infestanti tradizionali che si evolvono, è proprio il caso di fare il punto sulle nuove prospettive per gli operatori, e su ciò che il presente e il prossimo futuro riserveranno in questo senso.

Non più “acchiappatopi”: come cambiano i disinfestatori

Sempre in tema di evoluzione, anche i disinfestatori stanno cambiando, e dovranno adeguarsi ai nuovi scenari. La quarta sessione (ma la penultima, in ordine di tempo), si incentrerà proprio su tale questione: a presiederla Mario Conti (presidente dei Revisori Anid) e Francesco Sacconi (vicepresidente Anid). “Qui spicca la presenza dei tecnici –dice Urizio-. Interverranno in particolare Iain Turner, della DMS National Technicians Association, che parlerà dell’esperienza dell’Associazione dei tecnici nel Regno Unito, Paolo Santamaria Amato, presidente Aptea (Associazione Professionisti del Territorio e dell’Ambiente), che illustrerà l’evoluzione, professionale ma anche nella percezione comune, del pest control advisor “da acchappatopo a professionista”, e Olinto Ristori (componente Anted), sul ruolo di una Associazione di tecnici per lo sviluppo e la tutela della professionalità dei disinfestatori. Un argomento che ad Anid, e a Urizio in particolare, è sempre stato molto a cuore. “E’ da qui che passa l’evoluzione del settore. Noi abbiamo fatto di tutto per riunire, intorno agli stessi tavoli, il mondo della ricerca accademica, l’industria e i produttori, le imprese e i clienti finali. In questo senso il convegno di Paestum rappresenta un successo senza precedenti, vuoi per i ruoli rappresentati, vuoi per l’alto livello dei partecipanti”.

Verso il futuro

“Verso il futuro” è il titolo della quinta sessione, presieduta dal vicepresidente Cepa Patrick Vernie, e dal presidente Sinergitech Francesco Colamartino. Parteciperanno Dario Capizzi, funzionario della Regione Lazio, Sara Savoldelli, PhD Dipsa – Università degli Studi di Milano, e Maria Coladangelo (I fornitori di pest control alle aziende certificate BRC e IFS). Particolarmente attesi gli interventi di Rob Lederer, vice presidente esecutivo National Pest Management Association USA (La globalizzazione nel settore del pest management), Rob Fryatt, general manager Cepa (trend futuri, in un’ottica europea, nell’industria del pest management) e Nick Hamon, responsabile sviluppo sostenibile e servizi tecnici (sviluppo sostenibile: l’industria è il problema o parte della soluzione?). “In questa sessione si cercheranno di delineare scenari futuri, tenendo conto dell’evoluzione del mercato, dei rapporti fra committenze e imprese, dei nuovi prodotti e dei nuovi criteri per la scelta dei fornitori. Molto apprezzato il taglio internazionale dato a questa parte di convegno. L’Italia si troverà infatti a confronto con quanto succede in Europa e nel mondo, proprio per dare un respiro globalizzato alla discussione e trovare possibili best practices per affrontare con successo le problematiche emergenti”.

Anid: un’attività instancabile

Prosegue intanto, su vari fronti, l’attività Anid. Quello dell’uniformazione normativa resta uno dei territori privilegiati. Conclude Urizio “Con Cepa stiamo sviluppando, proprio in questo periodo, un progetto per creare regole standard valide per tutta Europa. Si chiama progetto CEN e lo sto seguendo di persona come Leader project. Durerà tre anni ma ci attendiamo importanti risultati: in quest’ottica è stata di recente presentata, per tramite di Anid, all’UNI, Ente Certificatore Italiano aderente al CEN di Bruxelles, la domanda di avvio per la redazione di linee Standard europee dedicate esclusivamente alla Disinfestazione e Derattizzazione. Naturalmente continuano i corsi e le altre iniziative di Anid: in gennaio si è tenuto a Roma un corso di primo livello per tecnici della disinfestazione e in febbraio ha preso corpo la collaborazione, fortemente voluta, con Assocasa, finalizzata alla definizione di un percorso formativo dei Tecnici della Disinfestazione da presentare al Ministero della Salute. Il progetto si inserisce direttamente nella operatività della Direttiva Biocidi, in cui si prevede l’utilizzo di determinati prodotti esclusivamente a “personale adeguatamente formato”. Proprio a questo proposito, è in fase di stesura un documento congiunto.

Simone Finotti

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