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Cartoline dalla Casa Bianca: il lato intimo di Obama (amico anche dei “pulitori”)

Il 20 gennaio 2017 si insedierà il nuovo presidente degli Stati Uniti. Per Barack Obama, presidente uscente alla fine del suo secondo mandato, sono gli ultimi giorni alla Casa Bianca. Un Barack Obama così non l’avete mai visto: è quello immortalato dalle “foto intime” di Pete Souza, suo fotografo personale, che testimoniano il lato privato del Presidente del “we can”, il cui doppio mandato ha rappresentato uno spartiacque nella storia Usa e non solo. In tutto si parla di oltre due milioni di foto scattate negli otto anni di presidenza fra appuntamenti ufficiali, cene di Stato, vertici e summit, ma anche e soprattutto momenti di vita quotidiana, di stanchezza, di gioia e di divertimento. Come quando il presidente, nei corridoi della White House o a bordo dell’Air Force One, si divertiva con l’inseparabile cane Bo. Ma fra le tante foto che stanno uscendo in questi giorni, noi ne scegliamo una che ci tocca nel profondo: quella in cui “Mr. President” stringe la mano, o meglio, dà il pugno, in perfetto stile americano, a un addetto alle pulizie che lavora all’interno della Casa Bianca, mentre alle sue spalle, nel corridoio, sfilano seriosi funzionari in giacca e cravatta. Un gesto che, più di ogni altro, dà dignità a un lavoro troppo spesso snobbato, quando non ignorato. Certo, c’è molto altro negli scatti di Souza: Obama che piega la testa a radunare i pensieri accanto ai microfoni da cui si appresta a sfoderare la sua ben nota arte oratoria, che stringe in un abbraccio protettivo la figlia Sasha durante la visita alla prigione sudafricana di Nelson Mandela, e accarezza le guance al piccolo Clark Reynolds, tre anni, venuto ad ascoltarlo. Eccolo che gioca a basket con i parlamentari, mettendoci lo stesso impegno e vigore atletico con cui, ancora senatore, saliva di corsa le scale del Campidoglio; eccolo che gioca a rincorrersi con una bimba fra i lussuosi arredi della Sala Ovale. E ancora, un testa a testa affettuoso con Michelle il giorno della prima investitura, in quel 2009 che ormai sembra così lontano. Ma a noi piace ricordarlo così: un presidente umano, capace di regalare un sorriso (e uno scatto immortale), anche a chi lavora per tenere puliti gli ambienti in cui viviamo. E da cui, magari, si “guida il mondo”.

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