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La sostenibilità come filosofia di accoglienza

Tecnologie green al servizio dell’ambiente e dei clienti, anche nei servizi di pulizia. Ne parliamo con Massimo Macchi, gestore del Klima Hotel Milano Fiere.

Transizione ecologica, efficientamento energetico, riduzione delle emissioni, rispetto per l’ambiente, turismo sostenibile sono termini entrati ormai nel linguaggio comune. La consapevolezza di dover tutelare il pianeta e l’ambiente in cui viviamo è sempre maggiore, sia che ci si metta in viaggio per vacanza che per lavoro. La sostenibilità è un asset sempre più richiesto e rappresenta il futuro dell’ospitalità, coinvolgendo sempre di più anche i servizi di pulizia e igiene. Chi della sostenibilità ha fatto da sempre una filosofia di accoglienza è l’albergatore Massimo Macchi, gestore del Klima Hotel Milano Fiere e di altre strutture nell’hinterland milanese e in Liguria, che abbiamo intervistato.

Il settore turistico e ricettivo riparte dopo gli anni della pandemia. Come si affronta il futuro? Quanto peserà la componente green?
Da imprenditore dico che la vera ripartenza dopo il periodo della pandemia, per tutti gli alberghi che gestisco, e in generale per il settore alberghiero, è iniziata a marzo/aprile del 2022. Da lì è incominciata una lenta crescita, che tuttavia non consentiva nemmeno di coprire i costi. Consapevoli che per essere competitivi in un mercato molto concorrenziale bisognava essere innovativi ed offrire servizi con standard sempre più alti, la nostra società ha comunque deciso di investire su tecnologie nuove, sul comfort e sull’attenzione ai dettagli, sempre con uno sguardo particolare all’ambiente, all’efficientamento e al contenimento dei costi, fattori ormai essenziali per gli operatori del settore.

L’attenzione alla sostenibilità oggi è una scelta dettata dalla situazione macroeconomica contingente e dalle direttive europee, o rappresenta una consapevolezza e una sensibilità maggiori verso il tema, non solo per gli operatori, ma anche per i clienti?
Sul rispetto dell’ambiente noi siamo per natura da sempre molto attenti, a prescindere dal contesto attuale e dal dibattito sempre più attivo sul tema. Basta pensare al nome della nostra struttura a Milano, il Klima Hotel Milano Fiere, per capire quanto la sensibilità green sia nelle nostre corde. Nato nel 2012, ha adottato da subito il progetto di eco-sostenibilità. La facciata dell’hotel è interamente costituita da pannelli fotovoltaici che forniscono gran parte dell’energia necessaria al funzionamento della struttura, mentre la parete posteriore è un giardino verde verticale. Sono state utilizzate le tecniche più innovative e avanzate del settore edilizio e le più recenti tecnologie antisismiche per rispecchiare tutti i parametri ecologici di riferimento necessari per fregiarsi del marchio di GREEN HOTEL, con lo slogan “you green road”. Le cortesie per gli ospiti sono in packaging completamente riciclabile, il classico bicchiere invece di essere in vetro è compostabile, la carta che utilizziamo è esclusivamente riciclata, solo per fare alcuni esempi. Indubbiamente la situazione attuale, che dopo la pandemia ci ha visto travolgere dalla crisi energetica, ha influito su ulteriori investimenti migliorativi in termini di efficientamento, in ottica di contenimento dei costi. Il nostro settore già martoriato dal Covid è stato oltremisura penalizzato da fatture di utenze oltre ogni più negativa aspettativa. Il Klima Hotel mediamente ha un costo mensile di energia elettrica e gas di circa 35.000 €, che con gli aumenti ha raggiunto anche i 150.000 €. È evidente che di fronte a questo scenario, bisognava introdurre una strategia energetica importante e ulteriormente innovativa.

Che tipo di investimenti in efficientamento energetico avete attuato?
Al Klima Hotel abbiamo installato un cogeneratore a gas che funziona con la pompa di calore, a supporto dei pannelli fotovoltaici, per cercare di calmierare il prezzo dell’energia elettrica e contenere i costi astronomici. Qui come all’hotel Diamante, situato a Corbetta in provincia di Milano, abbiamo operato un relamping di sostituzione di tutte le lampadine ad incandescenza ancora presenti con quelle a led a bassa emissione. Al Diamante abbiamo investito sul rifacimento degli impianti tecnologici e istallato una caldaia a condensazione. Ad Alassio parliamo invece di un complesso di appartamenti, Alaxia Luxury Apartments, che ha ottenuto il massimo dei soli, equivalente delle stelle per gli hotel, per diversi motivi, tra cui il green. È infatti una struttura con tre ville completamente ristrutturate, composte da 13 appartamenti dotati di parcheggio privato con colonnina di ricarica per auto elettriche e piscina, completamente attrezzati e interamente alimentati con il fotovoltaico

Qual è la vostra tipologia di utenza e come è cambiata nel tempo?
La nostra clientela era prettamente business, legata alle fiere, alle aziende convenzionate e ai meeting, che erano moltissimi pre-covid e che tornano a svolgersi con regolarità. Dopo la pandemia il mix è cambiato, nel senso che nel fine settimana ospitiamo anche un’utenza orientata al leasure, che viene a Milano per turismo, per fare shopping o vedere le partite di campionato e di Champions League, complice la nostra vicinanza con San Siro. Fino a qualche tempo fa nel weekend registravamo il 40% o 50% di occupazione con tariffe medio basse, mentre ora arriviamo al 70%- 80% e anche al 90% con tariffe medie. Su Milano il rapporto italiani/stranieri è 50%. Abbiamo visto tornare gli americani quest’estate, cosa che non si vedeva dal 2020, e abbiamo rivisto anche l’area nordica. Il rapporto vale anche per il Diamante e per il Nuovo Albergo Italia ad Abbiategrasso, dove l’utenza è business e legata alle grandi aziende multinazionali, in gran parte farmaceutiche.

Tra i servizi, che importanza assume la pulizia nella scala dei valori dei clienti?
Direi massima, non solo per i clienti ma anche per noi. Dopo la pandemia in cui gli utenti avevano paura di qualsiasi cosa, la clientela ora, sebbene la situazione sia ormai normalizzata, non tollera più standard che non siano elevatissimi in termini di pulizia, cui si aggiungono la qualità del sonno e il collegamento wi-fi. Proprio per questo noi sull’igiene abbiamo mantenuto il protocollo adottato in periodo Covid, anche se non è più richiesto. Su tutte le camere facciamo un passaggio per la sanificazione e resterà come standard, perché abbiamo notato che i clienti apprezzano molto il fatto di entrare in stanza e trovare il cartellino riportante l’indicazione dell’ambiente sanificato, un plus di cui andiamo orgogliosi e che non tutti hanno. 

Come gestite il servizio di pulizia?
Viene affidato in outsourcing e siamo legati alla stessa impresa da otto anni, tanto che le addette alle camere e al servizio, nonché le stesse governanti, pur appartenendo alla società esterna, è come se fossero nostre dipendenti. Il rapporto con loro è diretto e chi si occupa delle diverse divisioni, specialmente la room, in caso di disposizioni specifiche interagisce direttamente con la governante. Questo proprio in virtù della stretta collaborazione con l’impresa, con cui c’è massima condivisione. L’attenzione ai collaboratori è inoltre molto alta e l’azienda stessa che gestisce il servizio fornisce loro direttamente tutti i DPI che si utilizzavano in periodo Covid, per la massima sicurezza degli operatori.

Gli aspetti green interessano anche i servizi di pulizia?
Certamente. Richiediamo per esempio tutti prodotti Ecolabel perché vogliamo evidenziare l’attenzione alla sostenibilità in tutti i processi e anche nei dettagli.

 

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