HomesanitàIl nuovo ospedale dei Castelli

Il nuovo ospedale dei Castelli

(tratto da “Hospital & Public Health” n.1, Gennaio-Marzo 2010)

 

La risposta architettonica ad un tema sanitario, il punto di vista del progettista

A cura di Arch. Marco Rizzoli 

La soluzione progettuale proposta per il Nuovo “Ospedale dei Castelli” è una risposta attenta ai contenuti del Progetto Preliminare posto a base di gara. Importante è infatti il valore intrinseco del Progetto Preliminare, frutto del fondamentale rapporto progettista–committente. Gli obiettivi strategici che dovrà avere il Nuovo Ospedale erano:

  • la disponibilità di servizi diagnostici di alto livello in grado di dare risposte multidisciplinari ai casi complessi e di fare da filtro verso Roma;
  • la capacità di risposta complessiva alle situazioni di emergenza – urgenza comparabile almeno a quella di un DEA di 1° livello;
  • l’organizzazione a struttura dipartimentale;
  • il mantenimento della funzione riabilitativa dell’attuale Ospedale Spolverini di Ariccia, vocazione sanitaria che in termini di professionalità non deve essere assolutamente dispersa.

Pienamente condivisibili sono i criteri progettuali indicati dalla Direzione Aziendale:

  • assicurare la massima sicurezza dei pazienti e degli operatori;
  • promuovere l’umanizzazione della struttura e delle cure;
  • assicurare illuminazione ed aerazione naturale in tutti gli ambienti;
  • ottenere un notevole risparmio energetico;
  • separare i servizi di diagnosi e cura dagli spazi delle degenze;
  • separare le attività rivolte ai pazienti ricoverati da quelle rivolte ai pazienti ambulatoriali;
  • razionalità dei percorsi.

Le peculiarità della soluzione progettuale proposta sono emerse inoltre col passaggio alle fasi progettuali successive che hanno consentito di determinarne l’aspetto estetico–architettonico unitamente all’ottimizzazione del dimensionamento e dell’articolazione dei vari settori funzionali, in linea con i sopracitati criteri sottolineati dalla Direzione Aziendale.

Semplicità e linearità dello schema funzionale

L’organismo ospedaliero si è concretizzato nella proposta progettuale partendo dal seguente schema funzionale:

–      grande  piastra di servizi al piano terra,

–      monoblocco articolato di 3 piani al di sopra della piastra,

–      esteso piano seminterrato per servizi, garage ed aree per futura utilizzazione.

L’intero organismo è caratterizzato da un asse longitudinale centrale con direzione SO–NE all’estremità della quale sono ubicati la hall dell’ingresso principale (lato NE della piastra) e l’atrio d’ingresso del Pronto Soccorso (lato SO della piastra); al centro di questo asse è ubicato il nucleo principale dei collegamenti verticali dell’ospedale. L’asse longitudinale centrale è tagliato da 2 assi trasversali tangenti da parti opposte al nucleo principale dei collegamenti verticali. La dislocazione razionale dei settori in rapporto alla necessità delle necessarie interrelazioni funzionali è favorita dal reticolo dei percorsi semplici ed agevolmente identificabili. Una particolarità della forma geometrica architettonica è rappresentata dello sviluppo del livello a terra dell’Ospedale, molto più esteso rispetto allo sviluppo dei livelli superiori, dove si è cercato di collocare tutti i servizi che necessitano di un accesso diretto. Oltre alle funzioni necessarie per gestioni logistiche, sono state collocate la Dialisi, il Poliambulatorio, la riabilitazione, il Day Hospital, il centro prelievi, la Diagnostica, il Pronto Soccorso, il S.P.D.C., la Medicina Nucleare. Con ingressi dedicati dall’esterno sono previsti per i seguenti settori: Servizio di accoglienza, Ambulatori, Pronto Soccorso, Centro Trasfusionale, S.P.D.C., Servizio di Riabilitazione e D.H. Riabilitativo.

Razionalità e funzionalità degli specifici settori

–      Area dell’Emergenza

Il Pronto Soccorso è razionalmente articolato nei settori dei codici rossi – gialli, codici verdi e codici bianchi smistati da un’area triage centrale con box di sosta, antistante la grande hall d’ingresso. Per i codici rossi e gialli, direttamente accessibili con percorso preferenziale dalla camera calda, è prevista un’area con 6 box con controllo centralizzato. Per i codici verdi sono previste 2 aree ciascuna con 3 box di visita ed un adiacente locale per la sosta temporanea prima degli accertamenti richiesti. I codici bianchi dispongono di 5 locali visita.

–      Servizi di accoglienza

La vasta area di accoglienza si presenta con una grande hall a doppia altezza con la centrale delle informazioni. Dalla hall è possibile raggiungere con facilità tutti i settori del piano terra attraverso l’asse principale e i percorsi secondari. Nel percorso verso il nucleo centrale dei collegamenti verticali l’area offre i servizi particolari dell’accoglienza come bar, negozi, sportello bancario, assistenza religiosa.

–      Ambulatori

Il complesso degli ambulatori (n.40) è direttamente accessibile dall’esterno oltre che dall’area dell’accoglienza. Uno degli ambulatori è stato progettato con le caratteristiche di un ambulatorio chirurgico per piccoli interventi. Il complesso comprende l’area del CUP (n. 4 sportelli) ed il Centro Prelievi.

–      Servizio Dialisi

È agevolmente raggiungibile utilizzando l’accesso esterno degli ambulatori ovvero direttamente dall’area dell’accoglienza. L’organizzazione del servizio prevede una unica grande sala con box per 13 p.l. con isola centrale di controllo per il personale infermieristico ed 1 sala con 2 p.l. isolamento adiacente, con accesso indipendente, 1 box per emergenze e 2 camere per dialisi peritoneale.

–      Diagnostica per Immagine

È articolato in 2 settori, il primo comprende: RMN, TAC e 3 locali RX. Il secondo comprende: 3 locali ecografia e 3 locali mammografia.

–      Indagini Funzionali Strumentali

Il settore è ubicato in adiacenza all’area del Pronto soccorso dalla parte opposta della diagnostica per immagini rispetto all’asse longitudinale principale della struttura che comprende: il servizio di emodinamica, Il servizio di endoscopia e gli ambulatori per le indagini funzionali strumentali.

–      Medicina Nucleare

Occupa l’angolo ad ovest della piastra direttamente accessibile dall’area degli ambulatori o dall’asse trasversale interno ad uso dei ricoverati. Comprende 2  locali con gamma camera e 1 locale PET. I locali con gamma camera dispongono di un unico laboratorio caldo centrale comunicante tramite passebox con le aree della somministrazione attigue alle attese calde. Il locale con la PET dispone di un’area di somministrazione con 3 box comunicanti tramite passebox con il laboratorio caldo.

–      S.P.D.C.

Direttamente collegato con l’area del Pronto soccorso e dell’Osservazione Breve, prevede 15 p.l. di cui 2 p.l. di Day Hospital oltre alle camere di degenza. 

–      Centro Trasfusionale

Direttamente accessibile dall’esterno dispone di ampia sala d’attesa , sala visita, locale con 3 box donatori e sala ristoro. Completano il centro i laboratori, l’emoteca, il locale preparazione emoderivati, il locale per autotrasfusione, il locale per terapia emotrasfusionale, il locale congelatori.

–      Servizio di Riabilitazione e D.H. Riabilitativo

Il settore è direttamente accessibile dall’esterno e dall’area di accoglienza. Il servizio comprende 3 palestre, 1 locale per idroterapia, un’area con 18 box per fisioterapia, locali vari per trattamenti. Il settore è direttamente collegato con 2 montalettighe dedicati con la soprastante area delle degenze di Riabilitazione.

–      Area della Formazione

E’ direttamente accessibile dalla hall dell’ingresso principale. Comprende n. 4 aule, 2 sale riunioni e studi vari.

–      Direzione Sanitaria e Amministrativa

E’ direttamente accessibile dalla hall principale.

–      Spazi Dipartimentali

Per le direzioni dei dipartimenti sono state previste 2 aree al piano secondo. Per quanto riguarda tutto il personale medico è stata prevista un’ampia area al piano terzo organizzata con studi open space.

–      Area delle Terapie Intensive

Il complesso comprende: l’UTIC (6 p.l.), la Terapia Intensiva (6 p.l.), e la Terapia Sub-Intensiva (14 p.l.). Nel caso dell’UTIC, organizzata in box chiusi singoli. ll nucleo della Terapia Sub-Intensiva è ubicato tra l’UTIC e la Terapia Intensiva ed è articolato in 2 sub-nuclei di 7 p.l. L’intera area per ogni singolo settore è dotata di ingresso-filtro per i pazienti dall’asse di collegamento trasversale. Adiacente è ubicata l’U.T.I.N. (4 culle); è stato previsto anche un locale per Terapia Sub-intensiva (4 culle in box aperti).

–      Blocco Parto

Unitamente alla contigua area delle terapie intensive occupa la restante parte del piano primo del blocco delle alte tecnologie. Comprende 3 sale travaglio, 3 sale parto, 1 sala operatoria dedicata. E’ previsto un accesso spogliatoio-filtro per i genitori che desiderano assistere al parto.

–      Complesso Operatorio

Occupa l’intero piano secondo del blocco delle alte tecnologie lambito dal principale asse trasversale su cui affaccia da parte opposta il nucleo centrale dei collegamenti verticali della struttura. Il complesso prevede 8 sale operatorie di cui 3 destinate alla Day Surgery ed 1 dedicata per l’emergenza di Pronto Soccorso. Il layout proposta è organizzato con separazione dei 3 blocchi di sale. Tutte le sale hanno dimensione superiore a 40 mq. La sala per ortopedia (di dimensioni maggiori) è funzionalmente collegata con una sala gessi.

–      Area dei Day Hospital

Per quanto riguarda il D.H. riabilitativo (15 p.l.) si è già evidenziata la scelta progettuale di una sistemazione al piano terra unitamente al Servizio di Riabilitazione con accesso diretto dall’esterno. Per quanto riguarda il D.H. delle Aree Materno-Infantile (6 p.l.), Medica (16 p.l.) e Chirurgica (20 p.l.).

–      Area delle Degenze Ordinarie

L’area delle Degenze ordinarie a ciclo continuativo comprende:

  • l’area Materno Infantile (34 p.l.), al piano primo, così articolata:

–      Ostetricia  – Ginecologia (24 p.l.),

–      Pediatria (10 p.l.);

  • l’area della Riabilitazione (35 p.l.), al piano primo;
  • l’area della Chirurgia (54 p.l.) al piano secondo;
  • l’area della Medicina (44 p.l.) al piano terzo.

La camere di degenza sono ad 1/2 p.l..

–      Area Solventi

Occupa una delle aree ad L del piano terzo, contigua all’Area Medica. Sono previste tutte camere ad 1 posto letto con bagno direttamente accessibile per complessivi 20 p.l..

–      Laboratorio Analisi

La soluzione proposta prevede la sistemazione di un’area al piano terzo del blocco delle alte tecnologie al di sopra del complesso operatorio. Il settore è organizzato in grandi sub-aree di laboratorio con annessi gli spazi studio per il personale e di servizi di supporto.

–      Servizio Anatomo Patologico

Il servizio è ubicato al piano seminterrato ed è comunicante con il servizio mortuario  esclusivamente per il passaggio delle salme dal locale delle celle frigorifere al locale di preparazione antistante la sala autoptica.

–      Servizio Mortuario

Il servizio è ubicato al piano seminterrato ed è funzionalmente articolato nelle aree di osservazione e di esposizione per i dolenti. Un’ampia area carrabile è disponibile all’esterno per consentire il servizio funebre.

–      Servizi generali al piano seminterrato

Essi comprendono:

  • L’area per lo smistamento dei pasti provenienti dall’esterno.
  • L’area per la consegna del materiale pulito con guardaroba.
  • L’area del Servizio di Farmacia.
    • Gli spogliatoi del personale suddivisi in 4 nuclei.
    • L’area con i depositi  per l’invio all’esterno del materiale sporco.
    • Depositi vari.
    • Locali tecnici.
    • L’autorimessa.

Il parco e la forma architettonica

Il grande parco con il disegno del cerchio che racchiude la struttura è conseguente alla lettura del contesto, in un certo senso è più subito che imposto; il cerchio, che è la forma geometrica chiusa più continua che esista, è connaturata nel luogo in quanto evocativa della sua stessa formazione geologica: i crateri collassati, i laghi, i promontori presenti nell’area sono stati i generatori della forma adatta. Il rapporto tra ambiente e tecnologia è sempre presente anche nel disegno urbano. Il cerchio si propone positivamente anche per risolvere i dislivelli presenti nell’area. Il cerchio proposto nel progetto della scrivente minimizza la necessità di realizzare scavi e terrapieni, in quanto accoglie al proprio interno, la forma di fatto incrementandone la superficie e, conseguentemente, la linea di contiguità con l’area circostante, riducendo la necessità di sbancamenti e di terrazzamenti. Il tracciato scelto per le percorrenze ha individuato un asse visibile planimetricamente, che ha la funzione di centralizzare i punti di vista nell’accoglienza e nell’emergenza e, quindi, di rendere leggibili con immediatezza le funzioni cardine dell’Accesso principale e del Pronto Soccorso, e anche se con ricercata minor enfasi, dei due ingressi laterali (S.P.D.C., Riabilitazione e il Poliambulatorio).

L’edificio e la forma architettonica

Il progetto prevede un notevole sviluppo del piano terra, cioè al livello degli accessi. Questa forma ha contribuito alla creazione di importanti cortili interni che hanno portato l’illuminazione naturale a tutte le aree interne ed ha permesso la collocazione sul perimetro del fabbricato e, quindi, direttamente raggiungibili dall’esterno. Tutto il livello dell’accesso è destinato ai servizi generali e di diagnosi e cura, mentre tutti i livelli superiori sono divisi funzionalmente tra degenze e cura. Da ciò discende una forma molto caratterizzata dalla articolazione dei volumi costituenti il fabbricato,  con il basamento più esteso rispetto alla volumetria emergente. Le  funzioni sono leggibili anche dall’esterno, poiché le facciate sono caratterizzate sia per la relazione con l’attività interna sia per l’esposizione solare. La relazione fra esterno ed interno per le degenze, è stata risolta con un sistema finestra-veletta/stipite-frangisole che ha previsto trasparenza al di sopra della quota +60 cm dal pavimento interno, in modo da consentire la prospezione verso l’esterno, ampia visione esterna, ottenuta prevedendo una sola ampia apertura a vasistas, accoppiata ad una anta di minore ampiezza proposta per consentire l’apertura ad anta libera almeno di una parte della finestra. La finestra è integrata con un elemento a veletta/stipite  che protegge dall’insolazione senza limitare la prospezione ed è corredato di frangisole esterno a lamelle motorizzate a scomparsa dietro una apposita veletta verticale, per intercettare i raggi solari nelle ore in cui è meno efficace lo schermo su descritto, nonché per consentire il completo oscuramento nelle ore di riposo. La veletta/stipite è prevista sulla parte destra ovvero sinistra dell’infisso, a seconda che esso sia posizionato sul prospetto sud-est, ovvero nord-ovest, in modo da avere lo stesso grado di protezione dal sole, sia quando esso é in fase ascendente che quando si trova in fase discendente. Questa semplice scelta consente di proteggere le stanze di degenza dall’irraggiamento solare in modo naturale, diminuendo le necessità di utilizzare l’impianto di raffrescamento. Un elemento importante per la facciata è costituito dai soggiorni che si aprono e si protendono verso l’esterno, con  le zone laterali protette con brise-soleil e la parte centrale completamente libera per catturare al meglio la luce proveniente dall’angolo. Mentre diversa la soluzione adottata per la zona di alta intensità (blocco operatorio, terapia intensiva, laboratori), dove la flessibilità interna fornita dall’assenza di pilastri intermedi trova una facciata cadenzata da montanti che consentono una notevole versatilità per il supporto delle divisioni. La facciata essendo esposta a sud, è stata protetta con brise-soleil orizzontali a quota dei solai, con lamelle metalliche autolavabili e quindi non prevedono manutenzione ordinaria. Una scelta molto caratterizzante per il progetto è stata quella di prevedere un  tetto giardino sopra a tutto il volume emergente del piano terra. Il tetto giardino comporta vantaggi in termini di minore esigenza di utilizzazione dell’impianto di raffrescamento, ma riteniamo che sia di interesse anche per la qualità degli affacci; la copertura del volume emergente è infatti un vero “quinto prospetto” e sarà visibile da tutte le degenze, i soggiorni e gli ambienti di lavoro di alta tecnologia. Le due zone, nei prospetti laterali, emergenti rispetto al tetto giardino, enfatizzano il ruolo dei sottostanti ingressi; si sono caratterizzati tali elementi aggettanti proprio per evidenziarne il ruolo di elemento emergente. Gli ingressi laterali sono, infatti, evidenziati dai volumi soprastanti che emergono sulla linearità della facciate laterali, fornendo, in modo del tutto naturale ed immediato, la visibilità necessaria per le funzioni di ingresso.

Superficie                               mq 71.902

Volume                                  mc 269.354

Posti letto                                             327

Importo opere            € 70.776.993,00

Progetto Generale                                      Ing. G. Plicchi, Arch. M. Rizzoli

Progetto Architettonico                                                         Arch. M. Rizzoli

Progetto Strutture                                                             Ing. F. Sylos Labini

Progetto Impianti Meccanici                 Ing. G. Vergantini, Ing. F. Tasca

Progetto Impianti Elettrici                                                            Ing. L. Zanni

Sicurezza Progettazione                                                        Arch. M. Rizzoli

Imprese                                                                                  A.T.I.: C.C.C. – SAC

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