HomesanitàGestione operativa della distribuzione dei gas medicinale nelle strutture sanitarie: commenti

Gestione operativa della distribuzione dei gas medicinale nelle strutture sanitarie: commenti

a)             FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Tale procedura deve tenere presente che:

–      tutto il personale coinvolto nel MGPS nella struttura sanitaria deve avere una conoscenza generale delle principali funzioni di MGPS.

–       Devono essere formati in quei specifici ambiti di cui sono responsabili.

–      Un programma di formazione dovrà essere stabilito per tutto il personale operativo responsabile di operazioni/attività o dell’uso di MGPS.

b)           EMERGENZA

Tale procedura deve  includere:

–      Reporting di tutti gli incidenti

–      Azioni da effettuare, come chiudere valvole, usare le bombole di emergenza, ecc.

–      Coordinamento con altro personale o con altri dipartimenti

–      Chiamate di emergenza di terzi

–      I  tempi massimi di intervento in caso di emergenza da parte degli operatori.

–      L’Ufficio Tecnico dovrebbe avere disegni accurati e aggiornati di MGPS che indicano le sezioni principali e le relative derivazioni, i dipartimenti serviti, l’identificazione di riduttori di pressione, valvole di sezionamento, unità terminali e sistemi di allarme per ciascun tipo di gas. Questi disegni dovrebbero essere in sito e la loro collocazione nota ad AP.

–      AP dovrebbe verificare e assicurare che il personale coinvolto direttamente nella gestione delle emergenze sia opportunamente formato. A tale proposito OMD deve prevedere moduli formativi appropriati.

–      Qualunque azione di intervento di emergenza dall’esterno deve essere condotta sotto il controllo di AP

c)            PERMESSO DI LAVORO

Le procedure di “permesso di lavoro” devono essere usate per controllare tutti i lavori/interventi su MGPS. Tale documento può essere utilizzato sia per lavori effettuati da personale interno che esterno.

Esso deve assicurare che l’uso di corrette  procedure e processi siano

adottati  affinché la rimessa in servizio di MGPS sia effettuata

inviando il gas corretto al paziente.

L’obiettivo del permesso di lavoro è:

–      la garanzia della continuità di erogazione del gas al paziente

–      assicurare che MGPS ritorni in servizio in sicurezza

Il permesso di lavoro deve essere applicato a tutte le operazioni di manutenzione preventiva, riparazione e per qualunque  modifica di impianto e per ogni azione che comporta la chiusura dell’erogazione alle unità terminali.

AP dovrebbe preparare il permesso di lavoro prima che questo abbia inizio. Il permesso di lavoro deve essere  emesso nei confronti di CP sempre prima dell’inizio del lavoro stesso.

Il lavoro da effettuare non deve essere iniziato senza il permesso di DMO o DNO in modo da concedere al Reparto il tempo necessario per approntare eventuali fonti di gas alternativi alla normale erogazione e/o materiali necessari per una sicura erogazione al paziente.

Il permesso resta in vigore fino a quando il lavoro non sarà terminato. Esso deve rimanere in vigore per il tempo necessario e definito da AP.

Le procedure di autorizzazione al lavoro che usano il “permesso” richiede la cooperazione di tutti i Responsabili coinvolti , e la loro accettazione  di responsabilità.

AP dovrebbe fornire il coordinamento del lavoro, esplicitare l’estensione, la durata e l’interruzione del servizio ed assicurare che  tutti i fornitori ed utilizzatori applichino tutte le procedure che sono state elencate nel permesso di lavoro.

L’Ufficio Tecnico è responsabile delle corrette operazioni inserite nel permesso di lavoro.

AP è responsabile della implementazione della procedura, che può anche essere delegata ad un CP.

Il permesso di lavoro definisce:

–      i test richiesti prima della rimessa in servizio di MGPS,

–      chi dovrebbe effettuarli, il personale e gli strumenti utilizzati

–      i componenti dell’impianto sostituiti, i problemi riscontrati e le attività svolte su apposito registro.

Si rimanda ai contenuti della Norma ISO EN UNI 7396.1 e alla revisione della UNI 11100 per indicazioni più complete sull’argomento.

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Ing. VITTORIO NISTRIO

Presidente UNI

Sottocommissione Apparecchiature Anestesia Rianimazione

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