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Durc, la storia infinita: nuove precisazioni

Continuano i chiarimenti Inps sulla nuova procedura di Durc Interno, che sta creando non pochi grattacapi alle imprese. Dopo le segnalazioni sull’incerto funzionamento del sistema dei semafori, a cui si starebbe ancora lavorando, sono sorti dei dubbi, testimoniati dalle numerose segnalazioni giunte all’Inps, sulle modalità di computo dei “fatidici” 15 giorni, dalla data della notifica di preavviso di Durc negativo, utili per sanare la propria posizione. Intanto, però, due recenti sentenze fra loro in contraddizione, del Tar di Bologna e del Consiglio di Stato, fanno nascere ulteriori dubbi in fatto di partecipazione alle gare pubbliche e possibilità di regolarizzazione questa volta del Durc esterno. Ma andiamo con ordine, e iniziamo dal chiarimento Inps. (sentenze Tar Bologna 1153 del 27 novembre e Consiglio di Stato 5064 del 14 ottobre 2014).

Il messaggio n. 9152 dell’ente previdenziale, diramato il 26 novembre scorso, chiarisce che qualora il termine scada di sabato o festivi, la regolarizzazione si intende andata a buon fine purché intervenga al massimo entro il giorno lavorativo immediatamente successivo. Si precisa inoltre che nel computo non rientra il giorno di notifica, che resta dunque fuori dal termine dei 15 giorni.

Il messaggio Inps reca poi alcuni esempi a ulteriore chiarimento.
a) preavviso notificato il 3 giugno 2014; l’ultimo giorno utile per la regolarizzazione (es: invio Uniemens, versamento contributi, presentazione istanza di dilazione) è mercoledì 18 giugno;
b) preavviso notificato il 6 giugno 2014; poiché il quindicesimo giorno successivo al 6 giugno è sabato 21 giugno, l’ultimo giorno utile per la regolarizzazione (es.: invio Uniemens,versamento contributi, presentazione istanza di dilazione) è lunedì 23 giugno 2014.

Inoltre “il datore di lavoro che – nonostante abbia regolarizzato la propria posizione entro il termine di scadenza, computato secondo i criteri qui esposti – sia stato destinatario di un DURC interno negativo, potrà chiederne l’annullamento alla Sede, la quale provvederà a forzare a verde il semaforo rosso lucchettato, azzerando i corrispondenti addebiti con causale “art. 1, co. 1175, l. 296/2006”.

L’Inps ribadisce poi che per ottenere la regolarità contributiva il datore dovrà versare, oltre all’ammontare delle somme regolarmente dovute all’ente, anche l’importo delle sanzioni previste, sempre nel termine dei 15 giorni.

In ultimo, quanto alle notifiche di nuovi preavvisi di DURC interno negativo, l’Inps comunica che in considerazione dei molteplici adempimenti in scadenza per la fine dell’anno, sia da parte delle strutture dell’Istituto che dei contribuenti, è rinviato al mese di gennaio 2015 il riavvio delle operazioni di spedizione dei preavvisi di DURC interno negativo.

Ma per un chiarimento che arriva, ci sono mille nuovi dubbi che nascono: due recenti sentenze, la 1153 del Tar di Bologna (27 novembre) e n. 6255 del 4 dicembre si esprimono in modo opposto sulla possibilità di partecipare alle gare d’appalto pubbliche. Il dubbio, in particolare, si concentra sulla regolarizzabilità del Durc esterno: secondo il giudice Bolognese, la regolarizzazione (con tempo 15 giorni) è possibile soltanto per il Durc Interno, e non per quello ordinario (che consente la partecipazione alle gare). Stando a Palazzo Spada, invece, l’Inps è comunque obbligato a permettere la regolarizzazione della posizione contributiva dell’impresa, in ossequio al principio del favor partecipationis. In generale, però, c’è molta confusione tra Durc interno e Durc Esterno, tanto che lo scorso 1° dicembre i Consulenti del Lavoro, in un comunicato stampa, ricordano che “In materia contributiva Durc interno e Durc esterno sono da riallineare”.

Ricordiamo a tale proposito che, a seguito del Decreto Lavoro Poletti (DL 34/2014 convertito in legge 78/2014), e della conseguente smaterializzazione del Documento Unico di Regolarità Contributiva, il Durc ha una duplice natura.

-Durc ordinario, o “esterno”: richiesto da datori di lavoro dipendente e lavoratori autonomi per la partecipazione ad appalti pubblici e l’effettuazione di lavori privati in edilizia.
-Durc interno: richiesto dai datori di lavoro dipendente per la fruizione di benefici normativi e contributivi. E’ proprio quest’ultimo che, in modalità d’ufficio (cioè gestito internamente dall’Inps) funziona con il sistema dei semafori.

Link al messaggio INPS

Comunicato consulenti lavoro

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