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Mascherine FFP2 non conformi: un pò di chiarezza

A seguito dei numerosi articoli di stampa e servizi televisivi di questi giorni su alcuni facciali filtranti FFP2 non a norma, Assosistema Safety, in quanto rappresentanza confindustriale dei produttori e distributori di DPI, ritiene di fare chiarezza.

Secondo quanto riferito dagli organi di stampa, numerosi dispositivi di protezione individuale come i facciali filtranti FFP2 certificati da alcuni Enti Notificati, non avrebbero rispettato i requisiti necessari per essere certificati e immessi sul mercato, a fronte di prove di conformità rispetto alla norma EN 149, che garantisce l’efficienza e la traspirabilità del DPI.

L’Associazione ci tiene a precisare che dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha sollevato, in più occasioni, dubbi sulla effettiva conformità di alcuni DPI reperibili sul mercato, sia in caso di prodotti realizzati in deroga alle normative e prive della marcatura CE, sia in caso di presidi in possesso di certificati rilasciati da Organismi non autorizzati ad intervenire nella procedura di conformità di DPI o in possesso di documentazioni tecniche incongruenti e lacunose.

Nel caso specifico dell’ente notificato turco Universalcert cui fanno riferimento le uscite stampa, alcune perplessità le aveva già sollevate l’Autorità di sorveglianza del mercato italiano, il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il Rapex, il sistema comunitario di informazione rapida per i prodotti non conformi. L’alert segnalava che per un facciale filtrante certificato dall’Ente turco, era stata riscontrata, a seguito di prove effettuate in laboratorio, una capacità filtrante ben al di sotto di quanto dichiarato.

Anche l’associazione europea ESF (European Safety Federation), di cui Assosistema Safety fa parte, si è attivata nei confronti della Commissione UE DG GROW che a sua volta ha chiesto l’intervento dell’Autorità di vigilanza turca, per fare luce sull’operato della Universalcert.

In attesa di ulteriori sviluppi relativi all’indagine dell’ufficio Antifrode dell’Unione europea, Assosistema Safety ribadisce l’esigenza di una maggiore vigilanza sui DPI nel mercato interno, e lancia un appello alla politica di togliere la possibilità di immissione nel nostro Paese di dispositivi non marcati CE, E’ necessaria, inoltre, una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori nello scegliere dispositivi commercializzati da imprese referenziate, che operano nel settore da anni in assoluta trasparenza.

Assosistema Safety è a disposizione per fornire tutta la competenza tecnica in materia di DPI, in particolar modo nel campo dei facciali filtranti, annoverando tra i propri soci produttori a livello nazionale e internazionale.

Fonte: Comunicato stampa

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