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Daniele Vaccarino confermato presidente CNA

Una nave: questa la scenografia scelta per l’assemblea elettiva 2017 della CNA per rappresentare l’idea  dell’Italia di oggi. A dare il benvenuto simbolico a bordo di questa grande nave è stato il presidente Daniele Vaccarino, confermato alla guida dell’associazione per i prossimi quattro anni. Presenti all’assemblea, insieme al segretario generale CNA, Sergio Silvestrini, la presidente della Camera, Laura Boldrini, il ministro per il Lavoro e le Politiche Sociali Giuliano Poletti e il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli.

“Il Paese sta ritrovando la rotta della crescita e sta riprendendo a navigare in mari più calmi” ha così esordito Vaccarino nel suo discorso.”L`Italia comincia finalmente a uscire dai vortici degli ultimi dieci anni” ha continuato. “Che sia così ce lo dicono i dati sull`andamento del Pil, gli indici di fiducia, i dati sull`export che guadagna quote di mercato. È un risultato che ci siamo guadagnati con le unghie e con i denti; con il lavoro quotidiano delle nostre imprese” ha detto Vaccarino che ha ricordato come l’attuale non sia “un passaggio da una fase congiunturale ad un’altra, ma da un’epoca ad un’altra, che è già iniziata. Ci chiamano i piccoli: dovrebbero chiamarci i giganti, come Gulliver, ma impigliati da fili come i tempi della giustizia civile, i costi di energia e burocrazia. Per tagliare questi fili serve collaborazione di istituzioni e forze sociali”.

Rivolto al ministro Poletti, Vaccarino ha definito l’abolizione dei voucher “un errore madornale considerando che lo strumento che lo ha sostituito è complicato e “rischia di produrre effetto opposto a quello voluto. È impensabile che le imprese non abbiano strumenti adeguati per esigenze occasionali”.

Importante momento, la firma del protocollo tra CNA e il ministero dell’Istruzione: sul palco Vaccarino e la Fedeli hanno sottoscritto il documento sull’alternanza scuola lavoro, strumento importante di relazione tra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione.

“Questo tessuto diffuso di piccole e medie imprese è una peculiarità tutta italiana. Preziosa, che va assolutamente preservata” ha ricordato la presidente Boldrini. L’impresa artigianale, infatti, a differenza di quelle di più grandi dimensioni, “è fortemente integrata nel territorio” e ha dato un segno di vitalità a piccoli comuni che sono a rischio di spopolamento.

“Ormai non si può parlare di industria 4.0, ma di impresa 4.0. Perché se non mettiamo le piccole e medie imprese dentro al processo di cambiamento noi non parliamo al Paese”. Così la ministra Fedeli che, in merito al protocollo firmato con il presidente Vaccarino ha detto: “l’alternanza scuola lavoro è il più straordinario strumento contenuto nella legge 107 che unisce due elementi storicamente divisi: quello del sapere e quello del saper fare”.

“Ormai non si può parlare di industria 4.0, ma di impresa 4.0” ha detto il ministro Poletti “perché se non mettiamo le piccole e medie imprese dentro al processo di cambiamento noi non parliamo al Paese. Per questo diciamo sì a voi e a quest’assemblea”.

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