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FOCUS DISINFESTAZIONE zanzare: lotta al killer più letale (dopo l’uomo) di Carmela Matrangolo,* Claudio Venturelli** Uno sguardo al passato per capi- re meglio quali strade prendere per il futuro. Ecco il compito di chi combatte le zanzare, a parti- re dalla scuola. Apprendere dal passato per program- mare il futuro signifca voler crescere prendendo il meglio dalle esperienze passate per migliorare le scelte future. 44 Questo devono fare i diversi attori che lavorano nel territorio per contrastare GENNAIO lo sviluppo delle zanzare. 2016 Un clima che cambia I cambiamenti climatici in atto, eviden- ziati nella recente convention di dicem- bre 2015 in una Parigi sconvolta dai tra- gici fatti terroristici, prospettano scena- ispezione di bidoni pieni d’acqua e di zanzare in ni riesce ancora a bloccare Teodorico, ri di cui dovremo tener conto nel pros- un orto urbano la sua armata e le sue navi. I ravennati simo futuro. I ricercatori sono convinti posseggono un grande alleato. Questo che l’aumento delle temperature fa- ferimento alla malaria che affigge le alleato si chiama zanzara”. vorirà l’ingresso di nuove specie di popolazioni africane. Forse aveva let- artropodi prolungandone l’attività e to che nel tempo, ben 21 Papi (tra cui Allarme in Romagna! creando rischi per la salute. Già la Fon- Gregorio VII, Leone X e Sisto V) e La testimonianza di un medico dazione Bill Gates aveva commissio- 69 Eminenze (tra cardinali, vescovi e Anche in tempi più recenti, nell’area ra- nato uno studio per assegnare il titolo monsignori) sono morti di malaria che vennate, i problemi della malaria han- di Killer più pericoloso tra gli animali in passato anche qui da noi in Italia è no creato gravi problemi di salute. Co- (uomo escluso): ha stravinto la zanzara. stato un vero fagello. me scrive il medico cesenate Giancar- lo Cerasoli in una sua recente pubbli- La zanzara, il killer Se ne sono occupati cazione: “A Cervia, come in molte altre più pericoloso anche i Nobel città costiere italiane, nell’Ottocento la (anche per Sua Santità) Il premio Nobel Dario Fo, scrive nel malaria era endemica, ma nei perio- C’era forse qualche dubbio? La malaria suo libro “La vera storia di Ravenna” di di particolare crisi alimentare po- ancora oggi uccide oltre mezzo milio- che “nel VI secolo d.C. Teodorico, su teva diventare così diffusa da assume- ne di persone nel mondo e questo è sta- ordine dell’imperatore Zenone, tiene re un andamento epidemico. Prima del to ben sintetizzato da Papa Francesco sotto assedio Ravenna. Pensa di po- 1843, anno in cui si costruì la prima ri- quando in viaggio verso il Kenya, ri- tersela cavare in qualche mese, gra- saia, i più colpiti dalla malattia furono spondendo a un giornalista che gli chie- zie al potente esercito di cui dispone, i salinari che, per il loro lavoro, era- deva se avesse paura dei terroristi, ha ri- ma Ravenna, che a quel tempo ancora no esposti alle intemperie. Con l’esten- sposto: “Ho più paura delle zanzare che era una città composta da isole e ca- dersi della coltivazione umida (quella degli uomini”. Facendo chiaramente ri- nali come oggi Venezia, dopo due an- del riso, appunto) la malattia si diffuse
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