HomeArticoliRSA, una guida per ridurre i rischi sanitari

RSA, una guida per ridurre i rischi sanitari

La Prassi di Riferimento UNI relativa alla Gestione delle emergenze nelle Residenze Sanitarie Assistenziali è il risultato di un lavoro congiunto fra AIISA – Associazione italiana igienisti sistemi aeraulici e Federazione ingegneri Lazio. Ampia la sezione dedicata a pulizia e sanificazione.
RSA una nuova prassi
La nuova “Prassi di riferimento UNI/PdR 129:2022” fornisce al personale di Direzione delle RSA, ai Risk Manager e agli operatori sanitari, socio assistenziali e assistenziali operanti nel settore, le linee guida sulle soluzioni da attuare nella gestione o nella prevenzione di scenari emergenziali legati alle ICA e, in particolare, per il contenimento del contagio da COVID-19. Il documento è stato messo a punto e pubblicato da UNI – Ente Italiano di Normazione in collaborazione con la Federazione Ingegneri Lazio e con A.I.I.S.A (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici).
Numeri allarmanti, ma “prevenibili”
Le infezioni possono manifestarsi sia in corso di permanenza all’interno della struttura sia dopo la dimissione e costituiscono la complicanza a maggior frequenza e gravità. I numeri sono preoccupanti: circa 37mila decessi l’anno, nonché circa 16 milioni di giornate di degenza aggiuntive a causa di enormi costi per i sistemi sanitari nazionali. Un opportuno utilizzo di protocolli, associato a una costante implementazione di attività formative sul personale, rende prevenibili circa il 50% degli eventi infettivi.
Lo spirito delle normazioni UNI
Si tratta di una prassi tecnica elaborata da addetti ai lavori, che raccoglie prescrizioni relative a modalità condivise fra soggetti firmatari di un accordo di collaborazione con UNI. Il documento riporta, in modo organizzato, le indicazioni emanate dagli Enti e dalle Istituzioni per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle RSA. I contenuti sono da ritenersi integrativi e non sostitutivi di eventuali altri documenti emanati dalle Autorità.
Efficaci macro-processi
Secondo la Prassi UNI, la gestione delle emergenze sanitarie deve basarsi su un efficace macro-processo di pianificazione che, a sua volta, si compone di fasi che la Prassi analizza nel dettaglio: analisi del contesto, leadership e consultazione dei lavoratori, responsabilità dei professionisti sanitari e di valutazione dei rischi impattanti sull’assistenza (per gli ospiti, operatori, caregiver ecc.). Tutte le fasi devono essere svolte con un approccio multidisciplinare.
Approccio multidisciplinare e proattivo
La Prassi fornisce inoltre indicazioni precise sull’organizzazione dei luoghi di lavoro, gestione delle infrastrutture, preparazione e risposta alle emergenze, pianificazione delle modifiche organizzative e delle eventuali restrizioni, gestione dei casi sospetti, dei casi confermati e di eventuali cluster, gestione degli ospiti, salute e benessere psicologico, monitoraggio delle misure adottate.
Il ruolo di AIISA
Buona parte della sezione 7 è dedicata al ruolo degli impianti di ventilazione e climatizzazione. Una parte importante la gioca, evidentemente, l’igiene, perché è proprio da qui che parte ogni principio di sicurezza. A sottolinearlo è Gregorio Mangano, presidente A.I.I.S.A. che dichiara: “Abbiamo aderito con entusiasmo alla redazione della Prassi portando all’interno del gruppo di lavoro la nostra esperienza ventennale nella gestione degli aspetti legati al controllo dell’igiene e alla sanificazione degli impianti di trattamento dell’aria. In tempi di Covid, il nostro Protocollo Operativo ha dimostrato tutta la sua efficacia nella battaglia per il contenimento del rischio di diffusione del virus. Per aiutare i gestori delle RSA abbiamo introdotto nella prassi una check list di autocontrollo di semplice compilazione”.
Un occhio di riguardo per la sanificazione
A proposito di condizioni igieniche: particolarmente interessanti, analizzando le oltre 70 dense pagine del documento, appaiono le sezioni dedicate ai servizi di lavanderia/ lavanolo, gestione dei rifiuti e, soprattutto, alla sanificazione (cap. 9.4). Il piano di sanificazione -si legge fra l’altro- deve essere sottoposto a validazione con modalità che possono prevedere, per esempio, una o più delle seguenti modalità: campionamenti ambientali di superfici, aria e/o acqua effettuati da laboratori esterni qualificati, letteratura scientifica o dai produttori, e/o utilizzo di strumenti quali il bioluminometro. Nel caso in cui siano disponibili, devono essere prese in considerazione le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità.
La scelta dei prodotti
I prodotti chimici da utilizzare devono essere scelti in base all’efficacia sull’agente infettante, alla tipologia di superficie da sanificare, agli impatti sulla salute e sicurezza degli operatori e dei residenti in struttura e sull’ambiente. I prodotti devono essere utilizzati secondo le indicazioni del produttore; l’efficacia di un germicida può essere infatti fortemente compromessa, ad esempio, utilizzando un tempo di contatto inferiore a quello indicato. Per questo motivo è essenziale che chiunque utilizzi un prodotto chimico sia formato in merito ai contenuti della scheda tecnica o rispetto ad eventuali indicazioni riportate in etichetta.
L’importanza della formazione preventiva
Gli utilizzatori devono essere, inoltre, formati preliminarmente all’utilizzo, rispetto ai contenuti della scheda di sicurezza (al fine di gestire correttamente e in sicurezza anche la movimentazione e lo stoccaggio del prodotto ed eventuali fuoriuscite o contatti accidentali) e alle corrette modalità di sanificazione. Particolare attenzione deve essere posta nella scelta dei prodotti da utilizzare per la sanificazione di superfici destinate a entrare a contatto con gli alimenti o per la disinfezione di questi ultimi in quanto devono essere utilizzati unicamente prodotti disinfettanti o detergenti ad uso alimentare. Segue una parte molto dettagliata dedicata alle diverse prassi da utilizzare negli ambienti sanitari e non sanitari. Molto interessante, perché si tratta di numeri e riscontri nero su bianco, appare l’appendice B, che raccoglie i risultati di alcuni dei più recenti studi in merito alla sanificazione degli ambienti indoor.

 

 

 

 

 

ULTIMI ARTICOLI