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Post-pandemia, sanificazione e standardizzazione dei processi, una guida operativa

Pubblicato il documento “La sanificazione nel post pandemia. La standardizzazione dei processi”, frutto di un accordo tra Inail e Confimi Industria e redatto con il contributo di AFIDAMP Finco. Nella guida, liberamente consultabile sul sito Inail, vengono fornite indicazioni utili per la manutenzione in sicurezza degli spazi di vita e di lavoro, che possono contribuire, se non adeguatamente sanificati, alla diffusione di infezioni e patologie. Interessanti le informazioni statistiche sugli addetti alle pulizie nella “bufera” pandemica, e gli approfondimenti sui rischi specifici. Non mancano pratiche schede operative.

Cosa ci ha insegnato la pandemia? Quali sono le preziose lezioni che possiamo portarci a casa da un periodo tanto duro, sfiancante, apparentemente interminabile e, in molti casi, drammatico?
La via maestra per la sistematizzazione dei processi
Come sappiamo, la pandemia ha cambiato radicalmente le nostre prospettive su salute e sicurezza, sia negli ambienti lavorativi che nella vita quotidiana. – Ma nel concreto, cosa si può fare oggi in termini di prevenzione? Come pensare a processi che non siano più figli dell’emergenza ma, una buona volta, siano portati a regime e standardizzati per la sicurezza di tutti? Si tratta di domande che nel nostro settore -manco a dirlo uno tra i più coinvolti nel Covid e nel “dopo” – ci siamo già fatti molte volte, e a cui per fortuna molti fra associazioni, enti, addetti ai lavori e professionisti della ricerca cercando di rispondere in modo rigoroso, sistematico e puntuale. È in quest’ottica che diamo metaforicamente il “benvenuto” al volume “La sanificazione nel post pandemia. La standardizzazione dei processi”, sottotitolo “Sensibilizzare le aziende ai processi di pulizia e sanificazione come prassi standard di prevenzione dagli infortuni e dalle malattie sul lavoro”, di cui si è parlato anche all’ultima edizione di Issa Pulire in un seminario dedicato.
Pulizia e sanificazione come prassi standard
Nel concreto si tratta di una guida completa, illustrata e molto articolata (circa 160 pagine suddivise in una ventina fra capitoli e schede), frutto di un accordo tra Inail e Confimi Industria e redatta con il contributo di AFIDAMP Finco, che intende promuovere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’intesa, di respiro molto ampio, prevede la realizzazione di iniziative informative e formative congiunte, a cui per Inail apportano il proprio contributo tecnico-scientifico la Consulenza statistico attuariale (Csa), il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) e la Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza (Ctss). Il documento, fruibile dal sito dell’Inail, si focalizza sulle pulizie in ambito civile e, puntando a sensibilizzare le aziende alla cultura del pulito, promuove l’adozione di processi di pulizia e sanificazione come prassi “standard”. Il presupposto è che l’attenzione verso l’igiene e la sanificazione è diventata prioritaria per limitare l’esposizione dei lavoratori ad agenti patogeni e a possibili infezioni.
Analizzare e prevenire
Duplice l’obiettivo della pubblicazione: analisi della crisi pandemica e standard ordinario di prevenzione. Il documento mira a considerare la sanificazione come elemento di primaria importanza non solo in relazione all’emergenza pandemica da Sars CoV-2, ma anche come “prassi standard” di prevenzione della diffusione delle malattie infettive sul lavoro. Questa, infatti, è la vera sfida che ci attende: rendere “di prassi”, vale a dire standardizzare, processi che fino a poco fa, nella maggior parte dei casi, erano considerati emergenziali.
Una panoramica completa
Allo stesso tempo la pubblicazione costituisce una panoramica completa sulle pratiche di sanificazione efficaci e sulla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro e negli spazi pubblici. Dalla disinfezione degli ambienti alla corretta igiene delle mani, dalle misure di distanziamento sociale all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, la guida copre una vasta gamma di argomenti per contribuire a ridurre il rischio di infezioni e garantire un ritorno sicuro alle attività quotidiane. Il capitolo dedicato all’importanza della sanificazione nei luoghi di lavoro è eloquente a tal proposito.
Dai dati statistici andamento infortunistico 2016-2020
Il volume contiene inoltre una sezione analitica sui dati statistici che descrivono l’andamento infortunistico nel periodo 2016-2020. I dati riportati pongono in evidenza una sostanziale stabilità nel quadriennio 2016-2019, registrando, invece, una contrazione nel 2020 del 23,1% per gli incidenti in itinere e del 5,9% per quelli verificatisi nello svolgimento dell’attività lavorativa. Orbene, questa diminuzione è imputabile alle misure di restrizione governative adottate per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.
Le fasce più coinvolte
Corposa e interessante, dunque, anche la parte statistica, impostata con il rigore tipico della metodologia Inail. È illuminante constatare, per esempio, che dall’analisi anagrafica dei dati emerge che tra gli addetti alle pulizie la fascia di età più colpita risulta essere quella compresa fra i 50 e i 54 anni, a cui è attribuibile il 19,6% delle denunce. Questa maggiore tendenza ad infortunarsi sembrerebbe legata alle tipologie di mansioni svolte, che prevedono sforzi fisici, movimenti e posture non corrette. Per ciò che attiene agli infortuni da Sars-CoV-2, il volume analizza le denunce pervenute all’Inail dal 1° gennaio 2020 al 31 ottobre 2021. In base a questi dati, le infezioni professionali rappresentano il 2,3% del totale delle denunce del periodo considerato, e l’80% di questi casi ha interessato specificamente le lavoratrici.
Indicazioni per pianificare e organizzare la sanificazione
Ma non è tutto: un’ampia parte della pubblicazione è dedicata a fornire informazioni tecniche molto dettagliate: dalla definizione delle tipologie di sporco alla descrizione delle attività di pulizia e disinfezione di superfici e ambienti, con indicazioni su prodotti chimici, macchinari e attrezzature da utilizzare. Ne emerge l’assoluta necessità di una buona e approfondita formazione sul corretto utilizzo di macchine, attrezzature, dispositivi e prodotti per lavorare in qualità e sicurezza (oltre 60 pagine sono dedicate proprio a sviscerare questi temi).
Formazione, informazione e piani operativi per lavorare in sicurezza
Le attività di sanificazione, classificate come ordinarie/periodiche/aggiuntive o straordinarie, devono essere inserite in un piano operativo, che tenga conto della tipologia dei locali o delle aree e superfici da trattare. La guida si concentra anche sull’importanza di una corretta comunicazione e formazione, sensibilizzando tutti gli attori coinvolti sulle pratiche igieniche e sulla promozione di comportamenti responsabili per proteggere sé stessi e gli altri. La conoscenza e l’applicazione delle migliori pratiche di sanificazione sono fondamentali per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione e per evitare il rischio di futuri focolai pandemici.
I fattori di rischio nelle attività di pulizia
Il personale addetto alle pulizie e alla sanificazione può trovarsi esposto a diversi fattori di rischio, che sono legati all’utilizzo di attrezzature manuali o di macchinari, all’utilizzo di prodotti chimici e all’assunzione di posture scorrette durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Senza contare i rischi legati alla qualità dell’aria e, per usare le parole della guida, alla “mancata sanificazione degli impianti di climatizzazione” (e qui il pensiero non può correre all’instancabile opera portata avanti da AIISA, l’associazione che riunisce i professionisti dell’igienizzazione dei sistemi aeraulici).
Utili schede operative
Ebbene, sappiamo perfettamente che, per norma imperativa (il dlgs 81/08 è lapidario in questo), i datori di lavoro, dopo un attento processo di valutazione di tutti i rischi connessi alle attività lavorative, sono chiamati ad adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie a prevenire gli infortuni e le malattie professionali. A tale riguardo, il volume include sette utili schede che contengono la descrizione dei rischi a cui i lavoratori del settore possono trovarsi esposti, accanto alle misure idonee di prevenzione da attuare per ridurne l’impatto in diversi ambienti della vita e del lavoro quotidiano.

 

 

 

 

 

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