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Ospedali energivori? La soluzione arriva dalle sinergie

Il contratto fra Rekeep e Azienda U.S.L. Nord Ovest – Toscana indica una via virtuosa da percorrere per risparmiare energia con grossi benefici sociali e ambientali. Otto strutture coinvolte, un cronoprogramma dettagliato di interventi e 32 milioni di investimenti per dimezzare i consumi energetici. Una best practice che farà scuola.

Non è un mistero il fatto che gli ospedali siano da annoverare tra le strutture più energivore mai realizzate in assoluto. In una recente indagine, ovviamente fatta la tara delle dimensioni, della tipologia, della modernità costruttiva e della complessità degli edifici, si è stimato che un ospedale medio consumi in un anno come 2mila abitazioni, e che la sanità si “mangi” quasi un terzo (il 31%, per l’esattezza) dei consumi energetici pubblici in Italia (fonte: Corsera, 31/8/2022).
Consumi imponenti
Si tratta di vere e proprie “città in miniatura”, come confermato da una ricerca di Cittadinanzattiva Abruzzo, che qualche mese fa si è spinta a calcolare il “peso” in termini energetici di ciascun metro cubo di struttura sanitaria (in un anno circa 29,6 Kwh/mc) e addirittura di ogni posto-letto (con 11.500 Kwh/anno). Se la si legge dal punto di vista della gestione ospedaliera, i numeri, stavolta ricavati da Enerqos, dicono che i costi energetici rappresentano circa il 3% della spesa totale. Non poco, specie se si considera voce per voce il “peso” delle varie voci di consumo: più del 40% è dovuto agli impianti di climatizzazione, mentre illuminazione, acqua calda sanitaria e lavanderia incidono per circa il 15% ciascuno.
Un esempio virtuoso
Ecco allora che entrano in scena le pratiche virtuose, che da qualche anno a questa parte stanno sempre più mirando, anche in chiave di sostenibilità ambientale, a razionalizzare e ridurre il consumo energetico delle strutture ospedaliere. Un caso emblematico e recentissimo è quello che vede protagonisti l’Azienda U.S.L. Nord Ovest – Toscana, che si è affidata a Rekeep per ridurre i consumi delle strutture ospedaliere e socio-sanitarie. “Un nuovo contratto – ci spiega Claudio Levorato, presidente del Gruppo Rekeep, che “è un esempio di come sia possibile ridurre significativamente i consumi delle strutture appartenenti alla Pubblica amministrazione e di come la partnership tra pubblico e privato per la realizzazione di interventi di riqualificazione sia una esigenza strategica per garantire soluzioni efficaci, efficienti ed in tempi rapidi”.
Risparmio energetico del 50%
Ma andiamo con ordine. La notizia è dello scorso luglio: si parla di un nuovo contratto che prevede poderosi investimenti e un risparmio di energia primaria pari a circa il 50% dei consumi iniziali. In particolare, è stato dato avvio, attraverso la nuova società di scopo Toscana Energia Nord Ovest S.r.l. (Tenov) di cui Rekeep detiene la quota di maggioranza, con una partecipazione pari al 45% del capitale, al contratto EPC (Energy Performance Contract) con la Azienda U.S.L. Nord Ovest – Toscana relativo al miglioramento delle prestazioni energetiche delle strutture Ospedaliere e Socio-Sanitarie di Livorno e in Versilia.
11 anni, 10 milioni di euro (e 32 di investimenti)
E non parliamo di “bruscolini”: il contratto ha un valore annuo pari a oltre 10 milioni di euro per una durata di 11 anni e prevede la realizzazione di circa 32 milioni di euro di investimenti da parte della società di scopo. È, inoltre, previsto un importo annuo aggiuntivo pari a 1,5 milioni di euro milioni di euro a disposizione dell’Azienda U.S.L. per interventi extra canone.
Contratto a prestazioni energetiche garantite
A questo punto si potrebbe obiettare: d’accordo, tutto bene, ma chi assicura il risultato? Chi garantisce che si raggiungano i target attesi? La risposta è semplice: si tratta di un contratto di tipo EPC, ovvero con prestazioni energetiche garantite e finanziamento tramite terzi (FTT). La società di scopo sosterrà, quindi, in proprio gli investimenti finalizzati al risparmio energetico (progettazione, fornitura, esecuzione e collaudo degli interventi finalizzati a ridurre i consumi energetici a parità di servizi resi) nel corso del primo anno, e recupererà tali importi (comprensivi degli oneri finanziari) trattenendo quota parte dei risparmi economici derivanti dalla riduzione dei consumi che s’impegna a conseguire nella gestione del servizio.
Coinvolte otto strutture ospedaliere
Più nel dettaglio il contratto, oltre ad interventi di adeguamento normativo, prevede la realizzazione di una serie investimenti sulle 8 strutture Ospedaliere e Socio-Sanitarie dell’Azienda U.S.L. Nord Ovest – Toscana (Presidi Ospedalieri di Cecina, Piombino, Portoferraio, Livorno, Versilia, Distretti di Livorno – Nord, Livorno – Est, Pietrasanta), per una superficie totale di circa 275mila metri quadrati.
Gli interventi, più nel concreto
Vediamoli nel concreto uno per uno. Si parte dalla la razionalizzazione dei sistemi di generazione del calore e del freddo mediante riqualifica delle centrali termiche con sistemi a condensazione e dei gruppi frigoriferi e dei condizionatori con sistemi nuovi (pompe di calore, gruppi frigoriferi polivalenti, VRV, VRF e VAV); per continuare con l’installazione di sistemi di trigenerazione nei quattro presidi ospedalieri più grandi e di impianti fotovoltaici e solari termici per l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, e il rifacimento e la sostituzione dei sistemi di distribuzione di energia termica, anche con la realizzazione di sotto-centrali di scambio.
Sostituzione infissi e installazione schermi solari
Ancora, è prevista la sostituzione degli infissi e l’installazione di schermature solari per la riduzione dei consumi per il raffrescamento degli ambienti durante i mesi estivi; la riduzione dei consumi elettrici mediante l’uso di sistemi illuminanti ad alta efficienza e il miglioramento dell’efficienza dei trasformatori e dei motori collegati alle pompe e ai sistemi di ventilazione e di ricambio dell’aria; l’implementazione di sistemi innovativi di regolazione e monitoraggio dei consumi elettrici e termici a livello dei singoli edifici e di parti significative degli stessi.
I benefici
Per quanto riguarda i benefici energetici (e di conseguenza economici), nonché legati alle riduzioni di emissioni climalteranti, gli interventi permetteranno: risparmi totali di energia termica per 1,9 milioni di kWht/anno, pari al 3,6% dei consumi iniziali, e di energia elettrica per 25,6 milioni di kWhe/anno, equivalente all’86% dei consumi elettrici iniziali; una riduzione delle emissioni di CO2 equivalente pari a 12,3 milioni di kg/anno, paragonabile al beneficio che si otterrebbe con la piantumazione di circa 400 mila nuovi alberi; un risparmio di energia primaria pari a 4.978 Tep/anno, equivalente al 48,7% dei consumi iniziali. E non è tutto: gli interventi consentiranno a 7 delle 8 strutture coinvolte di raggiungere una classe energetica compresa tra la A1 e la A3, partendo dalle classi D, E e F. Scusate se è poco…
“Benefici ambientali, economici e sociali”
Conclude Levorato: “La riduzione dei consumi degli immobili pubblici è una misura fondamentale che deve essere portata avanti, parallelamente alla ricerca di fonti di energia alternativa e alla costruzione delle relative infrastrutture. Investimenti di questo tipo possono inoltre generare numerosi benefici economici, ambientali e sociali: dall’effetto moltiplicativo sul Pil ai risparmi per gli attori coinvolti, dai posti di lavoro creati alla disponibilità di immobili totalmente rinnovati, dal contenimento degli impatti energetici all’attivazione di un’economia circolare.”

 

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