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Lucart, un futuro di responsabilità

Lucart ha presentato il  17° Rapporto di Sostenibilità, il primo ad essere validato da un ente esterno. Continua così l’indagine di GSA nell’universo della sostenibilità e delle certificazioni ambientali. 

Lucart è stata una pioniera, già diversi anni fa, nell’ambito della rendicontazione sociale della propria attività. Era un momento in cui si iniziava appena a parlare di bilancio sociale ed erano ancora pochissime le aziende italiane, quasi tutte tra i “big” nei rispettivi settori, ad essersi dotate di uno strumento tanto importante in termini di trasparenza e responsabilità. Il 17° Rapporto di Sostenibilità del noto gruppo multinazionale toscano, è il primo ad essere avallato da un ente certificatore, nella fattispecie Pwc – PricewaterhouseCoopers Business Services Srl. https://www.gsanews.it/imprese-dealers/lucart-presenta-i-risultati-del-17o-rapporto-di-sostenibilita/

“In un contesto difficile, un impegno che prosegue”
Le novità non mancano, dunque, pur nell’ambito di una tradizione di responsabilità che prosegue ormai da anni. Tangibile la soddisfazione di Massimo Pasquini, presidente e amministratore delegato del Gruppo, che durante la presentazione così si è rivolto a tutta la platea degli stakeholders: “Al dramma della pandemia si è purtroppo aggiunto quello di una guerra inspiegabile nel cuore dell’Europa, i cui effetti sull’economia e sui rapporti internazionali si stanno già vedendo nella loro tragicità e si protrarranno nel tempo in modo irreversibile”. 

Un quadro macroeconomico complicatissimo
E ancora: “Il quadro macroeconomico su materie prime ed energia ci spinge ad accelerare le azioni già iniziate negli anni scorsi e che ci vedono determinati a investire sull’economia circolare, sull’efficienza produttiva ed energetica e sulla autoproduzione e acquisto di energia rinnovabile e sulla diversificazione dei mercati e dei prodotti, con particolare attenzione al Pnrr”.

L’investimento per il futuro e la speranza di una “soluzione energetica”
Investire per e sul futuro e continuare a farlo anche e soprattutto in un momento difficile, questa la ricetta. D’altra parte uno dei capisaldi della mission dell’azienda è sempre stato “creare prodotti di qualità rispettando le risorse dell’ambiente e il futuro delle persone”. Che poi è anche la definizione di sostenibilità secondo il Gruppo toscano.

Dal Rapporto: emissioni drasticamente ridotte
Ma addentriamoci ora nei principali dati del Rapporto, dicendo subito che sono davvero importanti e in diversi casi molto in anticipo sui tempi previsti. Nel campo della sostenibilità, già dal 2014 ha ridotto le emissioni specifiche di CO2 e NOx rispettivamente del 14,9% e del 47% e i consumi specifici di energia del 13,2%, destinando a recupero l’80% dei rifiuti. I consumi idrici specifici sono invece calati del 23,3% rispetto al 2013.Il Report 2021 evidenzia inoltre il raggiungimento di un fatturato di oltre 540 milioni di euro (+6% rispetto al 2020), confermando la continua crescita dell’azienda in un’annata segnata dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica globale.

Responsabilità in anticipo sui tempi
Non solo: con ben 4 anni di anticipo è stato centrato l’obiettivo del 100% di imballaggi riciclabili o compostabili (il target sarebbe stato da raggiungere entro il 2025) e col “Progetto Natural” sono stati recuperati più di 7,6 miliardi di cartoni per bevande (una distanza lineare pari a 44 volte il giro della Terra!), con nuova vita e opportunità di business per il residuo di plastica e alluminio con la produzione di pallet di alta qualità. E qui vale la pena approfondire un po’. Si tratta di un ambizioso progetto di economia circolare avviato nel 2010 dal reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda per l’utilizzo delle fibre alternative alla cellulosa vergine con lo scopo di recuperare tutti i materiali contenuti nei cartoni per bevande tipo Tetra Pak®.

Il Progetto Natural, fiore all’occhiello dell’impegno ecologico
Ebbene, leggendo il Rapporto più nel dettaglio si scopre che grazie al Progetto Natural, nel periodo 2013-2021 il gruppo ha contribuito anche a evitare l’utilizzo di più di 3,3 milioni di alberi, abbastanza per coprire la superficie di oltre 11.200 campi da calcio, e a scongiurare l’emissione di oltre 195.000 tonnellate di CO2 (l’equivalente di 1.542.208 viaggi in auto Roma-Milano). Inoltre dal progetto Natural e dall’attività di riciclo del Tetra Pak® nasce la simbiosi industriale con CPR System che ha portato alla fondazione di Newpal SpA, società partecipata dedicata allo stampaggio di pallet di alta qualità realizzati in plastica riciclata proveniente dallo stabilimento di Borgo a Mozzano.

Si pensa al fotovoltaico
E se tutto ciò ancora non bastasse, proprio in questa sede è in fase di avvio un impianto fotovoltaico da 3 MW. A tal proposito interviene Pasquini: “Abbiamo approvato l’installazione, in partnership con Enel X, di un grande impianto fotovoltaico nello stabilimento di Borgo a Mozzano che andrà a regime entro settembre 2022, e stiamo studiando soluzioni simili per tutti i nostri siti produttivi”.

www.lucartgroup.com

 

 

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