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Lavanderie industriali ai tempi del Covid-19

DM e camici medici riutilizzabili in Sanità, una soluzione per l’approvvigionamento nell’epoca del Coronavirus e della non facile ripartenza del sistema Italia: il ruolo centrale delle aziende di noleggio, sanificazione e sterilizzazione del tessile utilizzato nel settore sanitario fra qualità, sicurezza e attenzione all’ambiente. 

Nell’enorme sforzo che la Sanità pubblica e privata ha fatto in questi mesi per fermare la diffusione del Coronavirus, le aziende di noleggio, sanificazione, disinfezione e sterilizzazione del tessile per le strutture ospedaliere hanno svolto un ruolo centrale nell’assicurare alti standard di qualità igienica, approvvigionamenti straordinari di biancheria e divise ospedaliere oltre ai kit sterili per le sale operatorie dei nostri ospedali e alla sterilizzazione dello strumentario chirurgico.  Con grande attenzione all’ambiente, attraverso prodotti riutilizzabili e sicuri.

Grande impegno nella pandemia (e anche dopo)

Le aziende della sezione Servizi Sanitari Integrati di Assosistema Confindustria hanno concentrato, infatti, il proprio impegno, nel particolare periodo di pandemia del Covid-19 ma anche nelle fasi successive, nel supporto alle terapie intensive e ai pronto intervento degli ospedali. Tali imprese hanno lavorato, infatti, notte e giorno per garantire approvvigionamenti e il relativo servizio di sanificazione di tutta la biancheria per gli ospedali, divise per medici ed infermieri, Dispositivi medici per la sala operatoria e materasseria, sterilizzazione di kit e strumentari chirurgici e Dpi.

Monouso, un problema ambientale

L‘emergenza e la mancanza di una puntuale strategia di approvvigionamento hanno portato ad un utilizzo estremo di prodotti monouso e al conseguente problema del loro smaltimento. In particolare, si è verificato un ricorso generalizzato alle mascherine ma anche ai camici monouso dei sanitari che, a differenza di quelli riutilizzabili, hanno un costo ambientale e sociale estremamente rilevante. Nel solo ambito sanitario, in un solo anno i dispositivi riutilizzabili permettono un risparmio pari a 300 tonnellate di rifiuti e 220 tonnellate di CO2, che con i prodotti monouso costituirebbero importanti costi di smaltimento per la collettività.

 La proposta Assosistema nel pieno della pandemia

Assosistema Confindustria, proprio in relazione alla diffusione del Covid-19 e alle relativa difficoltà di approvvigionamento di dispositivi medici o protettivi per la vestizione del personale sanitario, in particolar modo per le strutture ospedaliere e per l’intero indotto assistenziale, ha lavorato ad una proposta di creazione e produzione extra, rispetto ai normali approvvigionamenti, di camici riutilizzabili in TTR per Covid-19, aggregando cinque confezionisti italiani di camici per il settore sanitario e dando vita ad un Progetto tutto italiano per migliore la fornitura di questi articoli per la protezione di medici e altro personale in ambito sanitario.

Il progetto nel dettaglio

Il Progetto, grazie all’esperienza dei soggetti coinvolti, ha studiato la creazione di due nuove tipologie di camici in TTR (tessuto tecnico riutilizzabile) atti a fronteggiare l’emergenza Covid-19: – camice Standard Performance; – camice High Performance. Il progetto, come definito insieme ai confezionisti, mira ad aumentare la produzione dedicata di questi camici, rispetto alle normali produzioni, con numeri importanti per il TTR che, a differenza del monouso, può essere ricondizionato e riutilizzato per circa 50/70 lavaggi, a seconda della tipologia.

Il bello e il buono del Made in Italy, anche in Sanità

Per il ricondizionamento le aziende sanitarie utilizzatrici potranno far riferimento alle aziende di sanificazione del tessile giù presenti nel territorio e già interessate nella fornitura degli ospedali con relativa certificazione sul controllo microbiologico del tessile UNI EN 14065:2016. L’intento finale, con una produzione extra norma, è quello di mettere a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale due prodotti con caratteristiche prestazionali elevate, realizzati in Italia, quindi con marchio Made in Italy, da aziende italiane che possono contribuire a migliorare tutto l’indotto di approvvigionamenti in materia di camici per gli ospedali pubblici e privati.

Qualità igienica, requisito indispensabile

La qualità igienica del tessile riutilizzabile e il relativo processo industriale, che è un prerequisito indispensabile per chi opera nella sanità, è definito in maniera chiara e puntuale dalla norma UNI EN 14065:2016 e dalle successive Linea Guida RABC (Risk Analysis and Biocontamination Control) di Assosistema Confindustria che hanno di fatto posto dei limiti ancora più stringenti per garantire la fornitura del tessile con carica batterica controllata.

La norma europea

La UNI EN 14065:2016 è, infatti, un Sistema di gestione per assicurare ai tessili trattati la qualità microbiologica appropriata secondo il loro utilizzo previsto. L’analisi microbiologica riguarda tutte le fasi di processo a cui sono sottoposti i tessili in una lavanderia industriale, dal ricevimento alla consegna al cliente, che comprendono l’insieme o una combinazione di quanto segue: smistamento, classificazione, lavaggio, idroestrazione, essiccazione, finissaggio, piegatura, imballaggio e logistica.

Il “cambio di passo”: dal DL “Rilancio” un’importante spinta al riutilizzo

Nell’art. 229 bis del DL Rilancio, approvato lo scorso luglio, è stato inserito un emendamento fortemente sollecitato dall’Associazione, che vede l’indirizzo dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute favorevoli alla promozione di dispositivi e attrezzature riutilizzabili (ad. es. i camici nel settore sanitario) per ridurre concretamente l’impatto ambientale dei monouso. Un importante cambio di paradigma che vede il Ministero della Salute e dell’Ambiente dialogare e lavorare insieme per promuovere concretamente il tema del riutilizzabile nella nostra economia e società.

Impegni futuri

Assosistema promuoverà presso le Stazioni Appaltanti un nuovo modello di acquisto orientato alla sua componente ambientale e di scorte, puntando, appunto, sul camice riutilizzabile. Alle due tipologie prima descritte, Standard Performance e High Performance, le aziende stanno lavorando anche al modello di  camice riutilizzabile per i visitatori delle strutture sanitarie.

 

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