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La gestione degli infestanti e “la strada delle api”

Beeway® è un progetto a cui industrie, stabilimenti, distretti commerciali, e qualsiasi organizzazione che richieda un piano di controllo e di contrasto degli infestanti, può aderire. Vediamo come.

Premessa L’attenzione prestata negli ultimi anni alle attività dell’uomo e ai riflessi che queste hanno nei confronti dell’ambiente è probabilmente tardiva, ma per quanto possibile deve essere raccolta ed amplificata con dei progetti, delle iniziative e un modo di fare impresa diverso rispetto al passato. I mutamenti climatici sono evidenti e, seppure alcuni li respingano come tali, sono in buona parte riconducibili alle attività antropiche dell’uomo. Negli ultimi anni, prestando grande attenzione all’ambiente, i ricercatori hanno individuato le api come i migliori indicatori ambientali e, la contrazione sull’entità numerica di questi insetti nei singoli alveari accompagnata dalla progressiva riduzione delle produzioni di miele, ha inesorabilmente collegato gli eventi climatici avversi, le immissioni in atmosfera e l’impiego dei pesticidi quali concause di questi fenomeni. Le aziende dell’intera filiera operante nella gestione degli infestanti composta da produttori di molecole e di attrezzature, distributori e società di servizio, insieme agli Istituti Universitari coinvolti, promuovono da tempo le strategie di tipo integrato (Integrated Pest Management), privilegiando tecniche di prevenzione, di monitoraggio e il contenimento dell’impiego di sostanze chimiche che abbiano un impatto per l’ambiente. Il Regolamento UE 848/2018 in materia di produzione biologica e sostenibile e l’orientamento normativo europeo circa la riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi entro il 2030 (Green Deal), seppure recentemente rallentato, sono fra le principali motivazioni che hanno portato alla realizzazione del progetto Beeway® (la strada delle api) che prevede l’insediamento e l’allevamento delle api.

Il progetto Apis RAM Nel 2012 l’Unione Europea ha avviato il progetto Apis RAM che consiste nell’installazione di alveari su porzioni di territorio in ciascun Paese della comunità europea ed il monitoraggio della colonia di api. Questo lavoro ha previsto anche la realizzazione di modelli di calcolo per correlare il comportamento, la vitalità e lo stato di salute degli api con l’uso dei pesticidi, i cambiamenti climatici e la riduzione delle superfici destinate alla coltivazione e al verde extra agricolo. L’iniziativa è legata a doppio filo con uno dei principali obbiettivi che la Commissione Europea si era proposta con il Green Deal relativo alla riduzione del 50% dei pesticidi entro il 2030 prendendo a riferimento i volumi utilizzati nel 2011  Il progetto, tuttora in fase di implementazione, giungerà a compimento nel 2025 anno dal quale sarà possibile avviare un monitoraggio territorialmente esteso e più rappresentativo.

Generalità sulle api Esistono diverse specie di api, ma fra le specie internazionalmente più apprezzate dagli allevatori, manco a dirlo quando si parla di buona alimentazione, vi è l’ape italiana: Apis mellifera sottospecie ligustica (originaria della Liguria). La specie non solo crea colonie ben organizzate e laboriose, ma è adattabile ad una ampia scala climatica, dal subtropicale al temperato. Le api sono Imenotteri che vivono in colonie composte da un elevato numero di esemplari e di caste, ciascuna dedicata ad una attività indispensabile per il mantenimento e lo sviluppo sociale. Api nettarifere, api guardiane, api operaie, api nutrici e persino le api saccheggiatrici convivono e collaborano per la vita e per lo sviluppo dell’alveare. L’ape regina, solo una per ciascun alveare, viene protetta e nutrita per mantenerla in condizioni vitali ottimali e per la produzione di circa 200 uova al giorno che saranno portate allo stadio adulto. Sostituiranno le api che hanno vita piuttosto breve (20-40 gg.). Le uova sono deposte nelle celle formatesi sui fogli cerosi sostenuti da piccoli telai di legno contenuti nell’arnia. Laddove l’alveare sia in salute e le api trovino condizioni favorevoli, l’incremento della popolazione e conseguentemente della produzione di miele, permettono di posizionare sopra all’arnia uno o più melari dai quali è possibile estrarre ed utilizzare il miele.

Il progetto Beeway® La “strada delle api” è un progetto che, ispirandosi ad Apis RAM, prevede l’insediamento di un apiario nel perimetro delle organizzazioni che fruiscono dei servizi per la gestione degli infestanti svolti da Evoluzione Servizi, una società che svolge attività di prevenzione, di monitoraggio, di contenimento e di lotta in vari ambiti e settori produttivi e dalla sua costituzione orientata all’impiego alla sostenibilità e all’impiego di metodi biologici ed integrati. Industrie, stabilimenti, distretti urbani e commerciali, aree tematiche e qualsiasi organizzazione che richieda un piano di controllo e di contrasto degli infestanti, all’affidamento dell’appalto può aderire al progetto ed installare un apiario nelle aree esterne e perimetrali del proprio insediamento creandone anche momenti didattici.

Gli scopi sono molteplici e quanto mai attuali:

  • la compensazione dei servizi di lotta e di contrasto agli insetti infestanti affidati;
  • la mitigazione delle attività e dell’impatto ambientale che l’organizzazione genera sul territorio;
  • la tutela della biodiversità e lo sviluppo della vegetazione e della fioritura spontanea nelle aree perimetrali esterne e circostanti all’insediamento;
  • un miglioramento degli indicatori aziendali ESG (Environment, Social, Government) quanto mai attuali per la reputazione e per la valutazione di una azienda che sia attenta a questi temi.

L’obbiettivo del progetto Beeway® non tende alla produzione del miele, il quale semmai deve essere lasciato in quantità sufficiente alla colonia per il proprio mantenimento nei periodi più sfavorevoli, ma rappresenta un metodo indiretto per valutare se i prodotti e i metodi impiegati per la lotta e il contrasto agli infestanti influiscono sulla vitalità e la salute delle api. Nel tempo sono emersi ben altri aspetti positivi nell’installazione di questi alveari ed il progetto proposto pone l’organizzazione che lo sposa al centro di un percorso di mitigazione delle proprie (normali) attività e dall’impatto che queste generano nel territorio: il consumo del suolo, i trasporti e la logistica.

In relazione alla possibilità di reperimento del nettare per l’alimentazione della colonia, le api hanno un raggio di volo (di pascolo) che può giungere sino a 3-5 Km. dall’arnia. Ciò significa che lo stato di salute di questi Imenotteri è correlato non solo alle attività svolte dall’organizzazione richiedente, ma anche dalle attività periferiche e circostanti che costituiscono il distretto (urbano, artigianale, industriale). Rispetto ai progetti di adozione di apiari a distanza o ad iniziative indirette volte alla piantumazione di essenze utili, l’insediamento di apiari nei perimetri aziendali, di enti e di comunità, per quanto impegnativo assume un valore ben maggiore compensando in termini più concreti e diretti il territorio. La collocazione degli apiari, dettata da leggi nazionali e regionali e nel rispetto degli orientamenti delle associazioni apistiche di riferimento, richiede autorizzazioni e notifiche ed il ricorso a personale formato che abbia superato corsi specifici di apicoltura ed operi in sicurezza.

di Paolo Guerra, Nopest e Nicholas Poggi, Evoluzione Servizi

Fotografie: Lorenzo Lo Manto

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