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Hospitality e risparmio idrico

Le strutture ricettive possono affrontare la gestione dell’acqua con soluzioni strutturali che permettono di raggiungere benefici economici e ambientali. Anche nella depurazione delle piscine si può puntare al risparmio idrico, come ha fatto il Camping Village Argentario.

 Il consumo di acqua nel settore ricettivo incide fortemente sui costi di gestione delle strutture. Pensiamo all’acqua sanitaria a disposizione delle camere, all’acqua per il servizio di ristorazione e bar, a quella per la lavanderia, alle piscine e ai centri benessere. Quanto siano rilevanti i consumi d’acqua degli hotel lo indicano i dati dell’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) che, analizzando 31 strutture a 4 stelle, ha stimato un consumo medio a persona pari a 645 litri, ben più del doppio rispetto al consumo pro-capite degli italiani in ambito domestico (250 litri).

Un utilizzo intelligente delle risorse idriche è quindi un obiettivo strategico con cui si tengono prima di tutto sotto controllo i costi di esercizio. La gestione responsabile dell’acqua potabile, inoltre, è cruciale per la tutela ambientale che impone di eliminare sprechi e inefficienze. Per molte strutture turistiche, in particolare quelle situate in zone costiere, a queste criticità si aggiunge il problema dell’approvvigionamento nei periodi di alta stagione caratterizzati da picchi di presenze, quando la disponibilità di acqua potabile in quantità sufficiente può essere messa a rischio.

Soluzioni strutturali per la gestione dell’acqua negli hotel
Oggi hotel, agriturismi e campeggi possono risolvere le diverse problematiche legate alla gestione dell’acqua con tecnologie e soluzioni impiantistiche che ne ottimizzano l’amministrazione: dai sistemi per il risparmio tramite riciclo e riutilizzo alle soluzioni che rendono disponibili fonti di approvvigionamento alternative all’acquedotto, fino ai sistemi di trattamento per ottenere un’acqua di qualità per tutti gli utilizzi. Questi impianti strutturali vengono forniti da player di settore specializzati in grado di modulare una proposta tailor made sulla base delle specifiche esigenze di ogni struttura ricettiva e tenendo conto del territorio in cui sono collocate. In questo contesto si inserisce Culligan, società specializzata in sistemi di trattamento acqua, esperta nell’offerta di soluzioni personalizzate per il segmento turistico-alberghiero che contemplino risparmio idrico ed economico, tutela ambientale e servizio di qualità ai clienti.

La salvaguardia della risorsa idrica è sempre più importante per prevenire situazioni di disagio e di rischio per la popolazione e il Pianeta. La situazione attuale ci proietta in uno scenario futuro in cui la disponibilità costante di acqua potabile in molte aree del mondo, compreso il nostro Paese, sarà messa a rischio” – afferma Lauro Prati, Direttore Commerciale & Industriale di Culligan. “Cittadini e imprese di ogni settore, in particolare quelle con un elevato consumo idrico come gli hotel, devono fare la propria parte adottando comportamenti responsabili e le tecnologie oggi a disposizione rappresentano un supporto fondamentale per una gestione intelligente dell’acqua”.

Sono diversi, infatti, gli interventi di cui una struttura può necessitare, a partire dalla purificazione delle acque grigie e nere per renderle totalmente riutilizzabili. Oggi esistono sistemi per rispondere a tale esigenza, come Membrane Filtration Block MBF-CUBO sviluppato da Culligan che consente di potere utilizzare nuovamente le acque reflue e destinarle ad esempio all’irrigazione, allo scarico dei WC o alla pulizia dei pavimenti.

Per quanto riguarda invece le situazioni nelle quali l’acqua a disposizione dalla rete pubblica o nei serbatoi di accumulo può non bastare, ad esempio in località turistiche estive o sulle navi da crociera, si può investire a livello strutturale predisponendo dei sistemi di potabilizzazione e dissalazione. Grazie a questa tipologia di soluzioni è possibile prelevare acqua di falda o di mare, restituendo un’acqua sicura e di elevata qualità favorendo così un’economia circolare della risorsa idrica.

Le strutture ricettive possono, inoltre, implementare sistemi per il trattamento della qualità dell’acqua, utili nella prevenzione della contaminazione da Legionella, oppure addolcitori e sistemi di filtrazione per ristorazione, centri benessere, addolcitori per il lavaggio della biancheria, per la centrale termica e i circuiti di raffrescamento, oltre a soluzioni per la filtrazione, disinfezione e manutenzione delle piscine.  

Acqua cristallina per la piscina, con risparmio idrico ed energetico
Sono sempre di più le strutture ricettive che oggi puntano sulla piscina come servizio a valore aggiunto per attirare gli ospiti. Queste oasi di relax sono fonte di guadagno e di costo, perché consumano risorsa idrica ed energia e necessitano di costante cura e manutenzione: una piscina non correttamente gestita può trasformarsi presto in un danno d’immagine, invece che in un elemento di distinzione. È quindi particolarmente importante adottare soluzioni di filtrazione, disinfezione e manutenzione dell’acqua allo stato dell’arte, con le quali si ottengono piscine sicure e cristalline con un’ottimizzazione anche a livello di gestione dei costi, di energia e delle risorse della struttura: un esempio sono i filtri di ultima generazione HCF Culligan che rispondono esattamente a queste esigenze.

Case history: l’Argentario International Camping Village migliora la prestazione dei suoi impianti

L’Argentario International Camping Village, struttura d’eccellenza di Orbetello – Monte Argentario in provincia di Grosseto, ha agito in questa direzione compiendo una scelta di sostenibilità, risparmio e qualità. Recentemente, infatti, ha deciso di sostituire i classici filtri a sabbia da piscina e di installare i nuovi filtri Culligan HydroCleer Filter (HCF). L’intervento ha permesso di ottenere consistenti miglioramenti sulle prestazioni degli impianti:

  • riduzione dei consumi di acqua necessari al lavaggio dei filtri fino al 90%, corrispondente a 1.800 m3/anno di acqua potabile risparmiata, e minore quantità di acqua da reintegrare con conseguente risparmio anche dei prodotti chimici presenti in vasca;
  • riduzione dei consumi energetici per il funzionamento della piscina del 25%, pari a 1.250 kWh/anno e 500 kg di CO2 non immessa in atmosfera;
  • miglioramento in termini di qualità e limpidezza dell’acqua, con un risparmio sui prodotti chimici utilizzati.
  • riduzione consumi elettrici dei filtri pompe piscina con un risparmio del 90%.

I sistemi HCF di Culligan utilizzano la tecnologia di filtrazione a diatomea a granulometria finissima (una farina derivata da fossili di microalghe unicellulari), disciplinata dalla norma UNI 10637 2016.  Si contraddistinguono per gli “elementi autopulenti”, esclusivi e brevettati, che fanno da supporto al manto di diatomee. Riducono i consumi energetici fino al 50% e hanno una superficie di filtrazione 10 volte superiore rispetto ai filtri a sabbia, con una capacità filtrante che arriva a 1 µm, contro i 20-30 µm della filtrazione a sabbia. Questa caratteristica conferisce all’acqua una brillantezza e lucentezza difficilmente comparabile con quella di una piscina dotata di altri filtri.

 

 

 

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