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Comac e Progetto QUID: responsabilità e rispetto delle persone

Comac e l’impresa sociale Progetto Quid: ecco come è nata una collaborazione etica e rispettosa dell’uomo e dell’ambiente. Storia di una best practice con al centro il valore delle persone.

Non è un caso che nel payoff di Comac trovi spazio un termine che rappresenta appieno i valori e l’identità dell’azienda: le persone.
Il valore delle persone
Comac Professional People”, infatti, non è solo un modo di rendere riconoscibile la personalità di un’azienda di successo: serve a dare valore alla componente umana, a tutte le persone che hanno contribuito a creare l’azienda. E quando sono due le imprese che hanno a cuore le persone, e hanno la fortuna di incontrarsi, può nascere solamente qualcosa di positivo e di buon auspicio. Sono queste le basi del nuovo progetto nato tra Comac e Progetto Quid, una collaborazione etica ma anche rispettosa dell’ambiente.
Un po’ di storia
Prima di entrare nel dettaglio vale la pena raccontare la storia di Quid. Nel 2013 una giovane e perspicace veronese di nome Anna Fiscale decide di fondare Quid, l’associazione che oggi è diventata un’impresa sociale composta da 150 persone e che le è valsa la nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo “appassionato contributo e lo spirito di iniziativa con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto sociale ed economico”.

Progetto Quid è il marchio di moda etico e sostenibile attraverso il quale l’impresa sociale riesce a dare lavoro a persone svantaggiate, soprattutto donne, per supportarle nel superamento di situazioni difficili sia personali che sociali. Come? Realizzando capi di abbigliamento e accessori dal recupero di tessuti di eccedenza messi a disposizione da prestigiose aziende italiane di moda. Obiettivo: dare una seconda occasione sia alle persone, che possono così reinserirsi nel mondo del lavoro, sia ai materiali con cui realizzano i capi. Il valore condiviso? Un modello di business innovativo in grado di coniugare etica, sostenibilità, persone, economia circolare e Made in Italy.
Un impegno che prosegue nel tempo
Da tempo Comac ha tra le sue priorità l’impegno verso la sostenibilità e l’economia circolare, con l’obiettivo della riduzione dell’impatto che l’organizzazione ha sull’ambiente. Grazie al coinvolgimento di tutte le aree aziendali sono state sviluppate iniziative per una cultura di responsabilità sociale d’impresa che parte dalla scelta dei fornitori. La conoscenza di Quid e dei suoi valori è avvenuta grazie alla necessità di acquistare nuove divise aziendali. “Fin da subito -fanno sapere da Comac- abbiamo creduto in questo progetto, nella forza delle persone e nella capacità di rinascere per creare qualcosa di positivo e impattante. In Quid non abbiamo trovato un semplice fornitore per le nostre divise aziendali, abbiamo scoperto una realtà che condivide i nostri valori”.
Il risultato di una collaborazione etica e rispettosa dell’ambiente
Progetto Quid è diventato quindi un partner etico e sostenibile grazie allo sviluppo e alla realizzazione di prodotti e accessori che si integrano nella vita aziendale. Nello specifico le nuove t- shirt, i berrettini e le shoppers Comac a marchio Quid sono prodotte con tessuti provenienti da eccedenze di lavorazione. Inoltre, tutti i prodotti inseriti nel progetto sono stati realizzati per mano di operatrici con un passato di fragilità a cui Quid ha dato la possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro. Questa collaborazione ha come obiettivo quello di ridurre lo spreco dei materiali per rispettare l’ambiente e, al contempo, sostenere un progetto sociale ed etico.
Obiettivi: inclusione e parità di genere
Va detto che l’iniziativa si inserisce in un trend che l’azienda porta avanti da tempo: negli ultimi anni l’attenzione sulle questioni di genere in ambito lavorativo è cresciuta notevolmente e le donne stanno pian piano, ma in modo costante, cambiando il volto dell’azienda. L’uguaglianza professionale tra i generi porta numerosi vantaggi, tra cui miglioramento dell’immagine aziendale, aumento della produttività e incremento dei risultati finanziari. Senza contare l’apporto creativo. Non è un caso, del resto, che la parità di genere sia uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
La meccanica al femminile in Comac
Tra i principali focus c’è anche quello di promuovere la diversità e l’inclusione, creando un ambiente di lavoro aperto dove tutti abbiano la possibilità di realizzare il proprio potenziale. I dati parlano chiaro: a febbraio 2023 il numero delle lavoratrici di Comac Italia è aumentato del 20% sul 2022, incrementando la componente femminile che arriva al 22% del totale.
Stop agli sprechi d’acqua: soluzioni per l’ambiente
Ma rispettare le persone significa anche rispettare l’ambiente in cui vivono. Vista l’importanza dell’acqua e la sua scarsità, Comac ha progettato tecnologie in grado di riutilizzare questa fondamentale risorsa. Nel concreto, l’azienda si impegna con soluzioni di prodotto per il riciclo dell’acqua: due sistemi a bordo macchina e uno esterno. NSC – Non Stop Cleaning è una tecnologia che consente di riutilizzare l’acqua di lavaggio dei pavimenti per più giorni riducendo dell’80% l’acqua impiegata per le operazioni di pulizia e del 90% il chimico.
C’è poi ReWater: installata su alcune lavasciugapavimenti, grazie ad un sistema di filtraggio, permette di riutilizzare l’acqua impiegata durante le operazioni di lavaggio, consentendo alle macchine di lavorare ininterrottamente per più turni. Senza dimenticare il sistema esterno per pulire l’acqua delle pulizie: InAqua, impianto indipendente performante e semplice da utilizzare, chiamato anche “lavatrice dell’acqua”.

 

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