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2010, segnali di svolta per le Pmi: dopo la crisi, la rinascita è dietro l’angolo

(Tratto da “GSA” n.1, Gennaio 2010)

 


 

Si è parlato tanto di impresa in questo 2009 appena concluso. Un anno nero per l’economia italiana ma non solo, in cui le storie di tante aziende sono state raccontate dalle cronache. Abbiamo appreso di grandi realtà in difficoltà e di piccole imprese artigiane impegnate a risollevarsi da quel buco nero che tutti hanno chiamato “crisi”, in cui è diventato sempre più difficile ad esempio accedere al credito se non si è un’azienda con un grande nome. Storie di piccoli artigiani ed imprenditori, di volti e di mani, impegnati a lottare per non perdere competitività e garantire l’occupazione che fa vivere il territorio.

Forse però una cosa buona il 2009 l’ha data, proprio a queste imprese più piccole che sono la vera ossatura dell’Italia che lavora: la visibilità che prima mancava, e la coscienza dell’importanza di collaborare e confrontarsi insieme.

Dopo l’esperienza del 2006 che vide nascere con il cosidetto “Patto di Capranica” la prima alleanza tra Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Casartigiani per bloccare la revisione degli studi di settore ritenuta iniqua, la collaborazione tra le principali sigle che rappresentano oltre 5 milioni di imprese non si è fermata. Anzi, ha continuato a crescere gettando le basi per nuovi progetti. Dopo proposte sempre più unitarie e tavoli comuni, che hanno generato una nuova attenzione sul tema, lo scorso novembre si è giunti infatti a parlare della possibilità di creare per il 2010 una fondazione comune. Scopo dichiarato, dettare una linea editoriale comune e tradurre soprattutto le necessità e le aspirazioni della galassia delle PMI davanti al mondo politico.

I “piccoli” chiedono più attenzione ai loro bisogni, e iniziano ad essere ascoltati. La voce del  90% della struttura produttiva del Paese, dell’80% della forza lavoro italiana, e del 70% del valore aggiunto dell’intera Italia sta diventando più forte. Ed anche le istituzioni se ne stanno accorgendo, dedicando loro sempre più risorse.

E’ dei giorni scorsi la notizia degli oltre 4,5 miliardi di euro che il Governo ha concesso nel corso dell’anno a più di 24mila piccole e medie imprese per interventi di sostegno, grazie al Fondo di Garanzia appositamente istituito. “Non solo uno strumento anti crisi –  ha detto il ministro dello sviluppo Economico Claudio Scajola – ma una vera e propria architettura di sistema, che resterà come volano creditizio per lo sviluppo di piccole medie imprese”. Uno strumento utile, a cui sono seguiti i 12,5 milioni di euro per trasferimento tecnologico ed Hi-Tech e ancora i 250 milioni di euro del fondo nazionale per l’innovazione, appena avviato. Dopo essere stata approvata in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, nei primi mesi del 2010 passerà anche all’esame della conferenza Stato-Regione-Enti Locali la nuova Direttiva su piccole e medie imprese, che prevede tra le altre cose l’istituzione di una legge annuale sulle PMI e la creazione di nuovi strumenti finanziari assieme alla riduzione degli oneri amministrativi.

Sono segnali di un momento importante, che può essere davvero un punto di svolta. Un sondaggio su 1500 piccole imprese pubblicato a fine dicembre dalla Confapi Industria ha reso noto che, nonostante il periodo buio, il 58% delle imprese nell’anno nuovo non ridurrà personale neppure di un’unità: per il 59% delle aziende il business infatti è rimasto uguale o è addirittura migliorato: l’unica difficoltà permane nell’accesso al credito, dove un’azienda su due lamenta problemi, ma dove il ministero dell’Economia sta ancora intervenendo. Dopo l’accordo tra banche e imprese che prevede una moratoria dei debiti, peraltro utilizzato solo dal 17% degli aventi diritto (con il 50,5% che ha dichiarato di non averne affatto bisogno) nuovi strumenti sono annunciati in arrivo, fautori di nuove possibilità.

Il 2010 si annuncia intenso per il mondo del lavoro e pieno di opportunità per chi avrà la forza e le conoscenze per usufruirne al meglio. Siamo qui, anche con questo nuovo numero, per aiutarvi a coglierle lavorando al vostro fianco come abbiamo fatto fino ad ora. Perché c’è un’aria nuova che sta arrivando, ed è importante farsi trovare pronti: ora più che mai, insieme.

 

 

 

Alessandro Gigante

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