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Welfare aziendale

Premi di risultato, tassazione azzerabile fino a 800 euro. Lo stabilisce il decreto Aiuti-bis (DL 115 del 9 agosto 2022, convertito con modificazioni dalla L. 21 settembre 2022, n. 142 e uscito in G.U. 21/09/2022, n. 221, all’art. 12 che stabilisce nuove misure per il welfare aziendale. Si tratta di un’opportunità interessante per dirigenti e quadri che lavorano “per obiettivi”, e che quindi possono contare su premi di risultato, nei ranghi delle imprese di pulizia/ multiservizi/ servizi integrati.

Spinta sul welfare aziendale: l’articolo 12 del cosiddetto decreto “Aiuti-bis” ha elevato la soglia di esenzione Irpef a 600 euro per i beni ceduti e i servizi resi ai dipendenti, oltre a profilarsi la compatibilità con la disciplina prevista dalla legge 208/15 (stabilità 2016), sulla detassazione dei premi di risultato (c. 182 dell’articolo unico).  Se si cumula l’agevolazione con i buoni carburante, non tassabili fino a 200 euro, genera un benefit di 800 euro: ma attenzione, solo per il periodo di imposta 2022.

Stando alla lettera di legge, inoltre, i premi possono essere convertiti anche in rimborsi di utenze domestiche (acqua, luce e gas), cioè in denaro: una sorta di “manna” in un momento, come si sa bene, davvero nero sul fronte energia. Per quanto concerne le imprese di pulizie/ multiservizi/servizi integrati l’agevolazione è fruibile dai dirigenti e quadri, con un notevole risparmio fiscale e contributivo.

Stando a una semplice simulazione, a fronte di un premio ad esempio di mille euro, il dipendente potrebbe selezionare 600 euro di rimborso utenze per l’energia, 4 voucher da 50 euro di buoni carburante e i rimanenti 200 lasciarli soggetti all’imposta del 10% sostitutiva dell’Irpef. Altrettanti vantaggi per l’impresa, che potrebbe anche annullare i contributi previdenziali.

Link Decreto aiuti-bis in GU

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