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Afidamp su cleaning management all’Università di Bergamo

Fornire le conoscenze relative ai metodi, alle tecniche e agli strumenti per la gestione delle attività connesse alla pulizia e alla igienizzazione degli ambienti commerciali e civili, offrendo una panoramica sulle tecnologie disponibili nel mondo del pulito. È questo l’obiettivo del Corso di Alta Formazione in Cleaning Management – promosso da Fra.Mar S.p.A. in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo – di cui il 18 novembre scorso si è svolta la sessione inaugurale nella Sala Energia del Kilometro Rosso.

La presentazione del corso ha ospitato anche una tavola rotonda, moderata dal Segretario Generale di Afidamp (Associazione che riunisce i fornitori italiani di prodotti e tecnologie per la pulizia professionale), Stefania Verrienti, che ha sapientemente condotto il dibattito sui temi del Facility Management, i cui servizi non devono essere visti come qualcosa di marginale ma di sostanziale per la società. In particolare i servizi di pulizia sono qualcosa da cui non si può prescindere, perché determinano il benessere e la salute dell’individuo, e il decoro degli ambienti. Verrienti ha portato a suffragio di questa affermazione un’indagine condotta da Afidamp che ha rivelato che per ben il 47% dei cittadini la pulizia è il primo indicatore della qualità della vita.

Partendo da questi concetti si è svolto un confronto molto interessante fra i relatori rappresentati da Simone Maffeis, direttore generale dell’impresa di pulizie FRAMAR, Massimo Totaro, responsabile servizio prevenzione e protezione di ATS BERGAMO, Maurizio Vittori, responsabile agronomico dell’azienda agricola MIOORTO, Emilio Bellingardi Direttore Generale di SACBO (società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio), Alessandro Cianciaruso, amministratore delegato SEAS (società che si occupa della manutenzione degli aeromobili Ryanair), Vladimiro Carminati responsabile di stabilimento di BREMBO, e Gaetano Bonvini direttore vendite di IPC GROUP (società produttrice di macchine e attrezzature per la pulizia professionale).

Da una parte è emersa la necessità di dare più valore e attenzione al settore della pulizia professionale, dall’altra è stata sottolineata l’importanza della formazione. Questa deve avvenire a due livelli: quella dell’operatore base che deve essere formato dal punto di vista tecnico, ma anche reso consapevole dell’importanza del proprio ruolo. E quella del cleaning manager al quale è affidata una funzione chiave. Infatti, fungendo da trait d’union tra il committente e l’impresa, è colui che può realizzare una sinergia tra i due soggetti che devono perseguire un obiettivo comune: la garanzia del risultato.

La tavola rotonda è stata preceduta dai saluti introduttivi di Sergio Cavalieri, Prorettore Università degli Studi di Bergamo e Direttore del corso, di Edoardo Ezio Della Torre, Direttore School of Management Scuola di Alta Formazione, di Riccardo Calvi, Direttore Sviluppo Applicazioni SIAD S.p.A., di Giorgio Berta, Presidente Fondazione Teatro Donizetti, di Roberto Callieri, Amministratore Delegato Italcementi S.p.A., e Di Francesco Maffeis, Presidente di Fra.Mar S.p.A.

Il percorso formativo del Corso di Alta Formazione in Cleaning Management abbraccia un’ampia struttura conoscitiva. Per gli insegnamenti è stato incaricato a contratto dall’Università degli Studi di Bergamo il Dott. Giulio Guizzi di Brescia, ambassador Afidamp e autore di “Pulizia Igienica e Sanificazione: la sporca storia del pulito”.

La prima lezione del corso si è svolta venerdì 22 novembre. Ha riguardato la percezione e i concetti generali della scienza dell’igiene e della rimozione dello sporco attraverso i tempi, di cui il libro di Guizzi fornisce le linee guida. Le lezioni successive tratteranno di marketing dei servizi, sistemi di gestione ambientale, salute e sicurezza, contrattualistica e aspetti legali, pianificazione degli interventi, gestione della manutenzione degli impianti e visite aziendali.

Per l’occasione saranno presenti in aula sia le macchine di più recente progettazione, novità innovative nell’ambito del cleaning, sia le antiche macchine lignee di metà Ottocento che costituiscono il tesoro del Museo del Pulito Guizzi-Fra.Mar.

Fonte: Comunicato Stampa

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