L’Europa sta vivendo un aumento senza precedenti di malattie trasmesse dalle zanzare, come il virus del Nilo Occidentale (WNV) e la chikungunya.
Di Lorenzo Donati
L’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control),in occasione della Giornata Mondiale della Zanzara 2025, celebrata il 20 agosto scorso, lancia l’allarme: i dati indicano che lunghe stagioni di trasmissione e focolai più intensi stanno diventando la nuova normalità, richiedendo risposte coordinate ed efficaci per proteggere la salute pubblica.
Le cause del cambiamento
L’aumento dei casi è strettamente legato a fattori climatici e ambientali: temperature più elevate, estati più lunghe, inverni miti e variazioni delle precipitazioni creano condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare e la trasmissione di virus. Pamela Rendi-Wagner, Direttore ECDC, sottolinea: “L’Europa sta entrando in una nuova fase, con trasmissioni più lunghe, diffuse e intense. L’ECDC supporta i Paesi membri con strumenti pratici, linee guida aggiornate e sorveglianza tempestiva per rafforzare la risposta europea.”
La diffusione delle zanzare vettore
L’Aedes albopictus, vettore della chikungunya, è ormai presente in 16 Paesi europei e in 369 regioni, rispetto alle 114 di dieci anni fa. L’aumento dei viaggi internazionali rende più probabili i focolai locali: nel 2025 sono già stati registrati 27 focolai di chikungunya, con un caso autoctono per la prima volta in Alsazia, Francia, a latitudini mai raggiunte prima.
Anche il West Nile Virus continua ad espandersi verso nuove aree. Quest’anno sono stati segnalati casi per la prima volta nelle province italiane di Latina e Frosinone e nella contea romena di Sălaj, segnando il picco di casi in Europa degli ultimi tre anni. L’ECDC prevede che le infezioni continueranno a crescere, con un picco stagionale tra agosto e settembre.
Linee guida e strumenti pratici per i professionisti
L’ECDC ha pubblicato nuove linee guida su sorveglianza, prevenzione e controllo di chikungunya, dengue e Zika, con raccomandazioni specifiche per i diversi Paesi europei. Gli strumenti includono valutazioni del rischio e strategie operative per rafforzare l’efficacia degli interventi sul territorio. Per il WNV sono disponibili linee guida analoghe.
La dott.ssa Céline Gossner, responsabile ECDC per le malattie trasmesse da vettori, evidenzia: “Con l’evoluzione del panorama delle malattie trasmesse dalle zanzare, più persone in Europa saranno a rischio. Diventa quindi fondamentale intensificare interventi di controllo dei vettori efficienti e sostenibili.”
Misure di protezione per cittadini e operatori
L’ECDC raccomanda a chi vive o visita aree a rischio, in particolare anziani, bambini e persone immunodepresse, di proteggersi dalle punture di zanzara utilizzando repellenti, indossando maniche lunghe e pantaloni, installando zanzariere, e sfruttando aria condizionata o ventilatori. I professionisti sanitari devono essere aggiornati sui sintomi e sulla diagnosi precoce. Non esiste ancora un vaccino umano per il WNV, mentre nuovi vaccini sono disponibili per la chikungunya.
Dati aggiornati
Al 13 agosto 2025, otto Paesi europei hanno segnalato 335 casi autoctoni di WNV e 19 decessi. L’Italia è il Paese più colpito (274 casi), seguita da Grecia (35), Serbia (9), Francia (7), Romania (6), Ungheria (2), Bulgaria (1) e Spagna (1). La Francia ha registrato 111 casi di chikungunya e l’Italia sette. Non ci sono decessi in Europa, ma globalmente sono stati registrati oltre 240.000 casi di chikungunya e 90 decessi nel 2025.
Il ruolo dei professionisti della disinfestazione
Questi dati confermano l’importanza di una sorveglianza attiva e di interventi mirati contro le zanzare. Gli operatori del settore devono prepararsi a stagioni più lunghe e focolai più frequenti, applicando strategie integrate di controllo dei vettori e sensibilizzando cittadini e comunità sulle pratiche di prevenzione.