HomeArticoliSanità, ambiente e innovazione: il modello COPMA per la prevenzione delle infezioni

Sanità, ambiente e innovazione: il modello COPMA per la prevenzione delle infezioni

Si è svolto a Bologna il primo Convegno Nazionale SAN-ITA, promosso da COPMA, cooperativa attiva da oltre 50 anni nel settore della sanificazione, con un focus sempre più marcato sull’innovazione e la sostenibilità.

Il titolo scelto – “ICA, AMR e il ruolo dell’ambiente. Le sfide verso il 2050 per Sanità, Salute e Sanificazione” – ha posto l’accento su un’urgenza condivisa dal mondo scientifico, istituzionale e operativo: combattere le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e l’antimicrobico-resistenza (AMR), fenomeni che l’OMS stima possano diventare la prima causa di morte globale entro il 2050.

Il convegno, che ha visto la partecipazione di oltre cento professionisti e professioniste della sanità, è stato un momento di confronto multidisciplinare e strategico in cui è emerso in modo preponderante come anche la sanificazione ambientale giochi un ruolo determinante in una strategia One Health: un modello operativo che le aziende sanitarie e le comunità possono oggi adottare, con l’accompagnamento di chi questo percorso lo ha già tracciato.

La Professoressa Elisabetta Caselli, microbiologa dell’Università di Ferrara, ha presentato i risultati del sistema PCHS, sviluppato da COPMA in collaborazione con l’Università: un approccio probiotico in grado di ridurre fino al 99,99% la carica virale e oltre il 50% le ICA, mantenendo la stabilità microbiologica delle superfici fino a 24 ore. L’innovazione, per COPMA, non è un semplice slogan ma una direzione concreta: negli ultimi dieci anni la cooperativa ha investito risorse proprie nella ricerca scientifica, senza aspettare spinte normative o vantaggi commerciali immediati. “Non ci bastava fare bene il nostro mestiere – ha dichiarato Silvia Grandi, Presidente COPMA – volevamo offrire un contributo autentico al benessere collettivo”.

L’incontro ha anche evidenziato la necessità di superare la logica del massimo ribasso negli appalti pubblici, in favore di modelli di procurement orientati al “value for society”. Un indirizzo sostenuto anche da Veronica Vecchi (SDA Bocconi), che ha sottolineato i benefici economici, sociali e ambientali generati da scelte d’acquisto responsabili e lungimiranti.

Oggi, COPMA propone il proprio sistema non solo come fornitura di servizio, ma anche come modello operativo replicabile per le strutture che gestiscono internamente la sanificazione. Una scelta coraggiosa che unisce ricerca, visione strategica e responsabilità sociale, con l’obiettivo dichiarato di costruire un futuro in cui prevenzione e sostenibilità siano centrali. Un approccio che non solo migliora gli esiti clinici, ma consente anche risparmi tangibili in termini di costi sanitari indiretti, come dimostrato da recenti studi.

www.copma.it

 

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