HomeArticoliBagni in hotel, occhio all’igiene. Nell’era Covid, poi…

Bagni in hotel, occhio all’igiene. Nell’era Covid, poi…

Da sempre l’igiene gioca un ruolo determinante nella partita della fidelizzazione alberghiera: chi tornerebbe in un albergo sporco? Nell’epoca del Covid, poi, sugli standard igienici nessuno è più disposto a transigere, e il bagno è tra i principali “indiziati”. Niente paura però: il mercato risponde a tono, e proprio l’emergenza ha stimolato i produttori ad alzare l’asticella di qualità e sicurezza.

Riflettiamoci bene: appena entriamo in una camera d’albergo, una delle prime azioni che facciamo è aprire la porta del bagno per una rinfrescata. Previa verifica delle condizioni igieniche dell’ambiente in questione, ça va sans dire. Lo spettro del contagio è sempre dietro l’angolo…
I contagi (e la tv) ci hanno resi più esigenti
Anche la tv, va detto, ci ha messo del suo, insegnandoci che l’igiene è uno dei primi aspetti da considerare: ormai il cliente è talmente abituato a viaggiare e a guardare programmi zeppi di “stroncature” alberghiere che molto spesso il livello di igiene e gli standard di pulizia attesi in una struttura vanno addirittura ben oltre quelli normalmente accettati nel proprio domicilio. Il cliente non perdona, questo dovrebbe essere ormai un dato acquisito. Non è nemmeno il caso di rimarcare, poi, che l’emergenza ha fatto il resto, tanto che ormai (comprensibilmente, aggiungiamo noi) non c’è più nessuno propenso a transigere sulla pulizia.  E quando proprio in bagno non troviamo le condizioni di igiene che ci aspetteremmo (e che ogni ospite/cliente ha il diritto di pretendere), ecco che la nostra percezione dell’hotel subisce un immediato e a volte irreversibile tracollo.
La qualità dell’offerta è cresciuta
In breve: se la qualità igienica contribuisce in modo essenziale alla valutazione complessiva della struttura, l’impeccabile pulizia del bagno è la determinante che maggiormente influisce sulla valutazione positiva del cliente, e in era Covid questo vale ancor di più. No panic, però, perché la risposta del mercato non manca: proprio per questi motivi il bagno è uno degli ambienti sui quali i produttori si sono maggiormente concentrati nella ricerca di soluzioni ad hoc per tutti gli elementi dell’area, dalle superfici ai luoghi più inaccessibili e sporcabili dei sanitari. Proprio l’emergenza, inoltre, ha spinto i produttori a investire sempre di più e sempre meglio sulla qualità, sull’efficacia e sulla sicurezza delle soluzioni proposte, con il risultato di un innalzamento complessivo della qualità dell’offerta che non può che essere salutato con estremo favore da albergatori e utenti.
La risposta del mercato
Tutto questo grazie a prodotti studiati anche sulla base dei materiali delle superfici da trattare: detergenti, igienizzanti disincrostanti, sgrassanti, prodotti liquidi o in gel (anche super e ultra-concentrati) per le pulizie ordinarie e quotidiane e soluzioni per le pulizie di fondo su pietra, marmo, metalli, leghe e ogni altro tipo di materiale normalmente presente nei bagni delle camere d’albergo. Chi più ne ha più ne metta, insomma. Tutte le principali case produttrici dedicano costante attenzione allo sviluppo di nuovi formulati per il bagno, e all’aggiornamento di quelli già presenti in catalogo sotto l’aspetto dell’efficienza e dell’efficacia. Ma anche della sicurezza e sostenibilità, sfide concrete in questi anni di crisi economiche ed emergenze epidemiologiche. 

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