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lEgionEllA TErZA PAginA si considera dal punto di vista preven- tivo: e cioè come progettare, realiz- zare e gestire gli impianti aeraulici e idro-sanitari. La prevenzione delle in- fezioni da Legionella si basa essen- zialmente sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnolo- gici che comportano un riscaldamen- to dell’acqua e/o la sua nebulizzazio- ne. Sono considerati tali, in primis, gli impianti idro-sanitari, gli impian- ti di condizionamento con umidifca- zione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri o a conden- satori evaporativi, gli impianti che di- stribuiscono ed erogano acque terma- li, le piscine e le vasche idromassag- gio; sull’adozione di misure preven- tive (manutenzione e, all’occorrenza, disinfezione) atte a contrastare la mol- tiplicazione e la diffusione di legionel- 29 la negli impianti a rischio. OTTOBRE 2015 La gestione degli impianti Seguono poi, nello specifco, le indica- zioni pratiche sulla realizzazione e sul- la gestione degli impianti, e sugli ac- corgimenti da tenere in considerazio- ne per ridurre il rischio. Ad esempio: nelle strutture di nuova edifcazione luppo della legionella e, pertanto, l’o- re; stima del possibile impatto poten- e in quelle soggette a ristrutturazione biettivo da perseguire è la minimizza- zialmente causato dagli impianti sulla totale, le reti dell’acqua fredda e del- zione del rischio di colonizzazione o il salute dei loro utenti e, più in generale la acqua calda sanitaria devono esse- suo contenimento. Gran parte del ca- dei frequentatori (lavoratori compre- re adeguatamente distanziate tra loro pitolo 3 è dedicata proprio alle strut- si); defnizione ed implementazione e da altre fonti di calore oltre che ade- ture turistico-ricettive. Per un’effcace delle contromisure adeguate a mitigare guatamente isolate termicamente. Le prevenzione è d’obbligo che il gestore il rischio, con un impegno di sforzi e reti, inoltre, devono essere il più pos- di ogni struttura turistico-recettiva ef- risorse commisurati al potenziale im- sibile lineari, evitando tubazioni con fettui con periodicità (biennale, prefe- patto. Una corretta valutazione del ri- tratti terminali ciechi e senza circola- ribilmente annuale) la valutazione del schio correlato ad una struttura turisti- zione dell’acqua, dove possono più fa- rischio legionellosi, ovvero del rischio co-recettiva deve partire da una ispe- cilmente radicarsi colonie. O ancora: che nella struttura possano verifcarsi zione degli impianti a rischio, suppor- i serbatoi di accumulo, quando instal- uno o più casi di malattia. La valuta- tata, qualora disponibili, dagli schemi lati, devono essere facilmente ispezio- zione deve essere effettuata da una f- d’impianto aggiornati. Il capitolo 4 è nabili al loro interno e disporre, alla gura competente, responsabile dell’e- dedicato ai metodi di ispezione e con- base, di un rubinetto, tramite il quale secuzione di tale attività. La valuta- trollo del sistema idrico. effettuare le operazioni di spurgo del zione del rischio è fondamentale per sedimento. Anche la tipologia dei ma- acquisire conoscenze sulla vulnerabi- Come progettare e realizzare teriali, utilizzati per la realizzazione lità degli impianti in termini di: poten- impianti a basso rischio dell’impianto, deve garantire la possi- ziali di proliferazione batterica al lo- Nell’ampio capitolo 5 le Linee si con- bilità di eseguire adeguati trattamenti ro interno e di esposizione ad aerosol centrano su quello che, forse, è l’a- di disinfezione. Indicazioni vengono d’acqua che essi possono determina- spetto principale del problema, se lo date anche sulla temperatura dell’ac-