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REPORT PULIRE 2.1 tutto da conquistare. “Fui tra i primissi- momento di grave fessione che ha im- Cigola non va oltre, ed è comprensibi- mi italiani ad assemblare in Cina. I due posto il segno meno davanti ai prodotti le. Così come fatica a sbottonarsi sulle più grandi produttori odierni di aspira- interni degli stati e ha messo in ginoc- strategie Tmb, che lo vedranno impe- polvere in Cina erano due clienti Sote- chio molte aziende italiane. “Noi, co- gnato sia sul mercato estero, che svilup- co, la Cina l’ho vista crescere. Da allo- me produttori fortemente legati alla si- pa l’80-85% del fatturato dell’azienda. ra ci sono andato almeno due o tre vol- tuazione congiunturale, siamo stati tra i “Ma anche a quello italiano che, lo ri- te all’anno, e le cose cambiavano a vista primissimi a subirne gli effetti negativi. cordo, come mercato singolo resta an- d’occhio. Erano capaci di spianare colli- Non dimentichiamo che Soteco è ad og- cora il più importante per noi insieme a ne a mano in sei mesi. Pensi che le pri- gi fra i primi tre produttori al mondo di quello francese”. me volte che ci andavo c’era un cinque- aspiratori professionali per questo set- centesimo dei grattacieli che ci sono ora, tore, grazie a scelte azzeccate, un otti- Lo scenario dei mercati c’era un albergo dove oggi ce ne sono mo portfolio di prodotti, grande serietà, Oggi la situazione estera è migliorata. migliaia, e... si vendevano 2mila aspira- ottima organizzazione. Prima della crisi “Direi di sì, anche se l’onda lunga del- tori l’anno. Oggi siamo a quota 350mila, aveva raggiunto i 42 milioni di fatturato. la crisi si fa sentire ancora: gli Usa van- più del triplo del mercato francese, uno Poi la scure della crisi ha ridimensionato no meglio, il dollaro ha ripreso quota e dei mercati di riferimento in Europa, e il mercato. Alle diffcoltà ben note ori- oggi è cambiato a poco più di un euro, i numeri cresceranno ancora. A Shan- ginate dai mutui subprime si è aggiunta il che agevola le esportazioni anche in gai negli anni Ottanta c’erano solo bi- la perdita di valore del dollaro, e, natu- Cina, perché il sistema dello yen è le- ciclette, c’era addirittura da fare la coda ralmente, la minaccia del mercato cine- gato al dollaro; il petrolio è sceso e gli in bicicletta. Ci chiedevamo cosa sareb- se che riusciva a tenere prezzi ridottis- scenari sono più confortanti. In questo be successo da lì a 20 anni, quando tutte simi proprio in un momento in cui noi momento l’area di crisi, come ben sap- 61 quelle biciclette si sarebbero trasforma- arrancavamo. E’ stato un momento mol- piamo, è quella russa, lì si soffre molto. te in automobili. E ora ci siamo. Chiun- to diffcile, ma Soteco, pur subendone il In generale posso dire che la situazione, GIUGNO 2015 que avesse un minimo di immaginazio- contraccolpo, è riuscita a mantenere red- sebbene migliorata, è tutt’altro che sta- ne, comunque, avrebbe compreso molto ditività e fatturato”. bile. Per un mercato che scende, ce n’è bene che cosa stava succedendo laggiù”. un altro che sale e viceversa”. La scelta di Tmb I mercati del “profondo est” Con tutto quello che ne consegue. “E’ Le fere Si rivedrà il flm del Giappone, capaci- noto a tutti, specialmente a chi conosce All’indomani del successo di Pulire tà innovativa e crisi comprese? “Quello il settore, ciò che è successo negli ul- 2015 la domanda sulle fere è un pas- giapponese è un altro mercato che co- timi anni. Da quindici anni Soteco è a saggio scontato: “Ho sempre creduto nosco piuttosto bene. Il Giappone, che tutti gli effetti un’azienda a organizza- nelle fere, momento di aggregazione ha già avuto e superato alcuni momenti zione manageriale, che lavora per divi- e di incontro, ma anche occasioni di di diffcoltà, resta comunque un merca- sioni ciascuna dotata di ampia autono- mettere in mostra le proprie novità. E to da 100 milioni di abitanti ormai evo- mia. Oggi rappresenta una divisione del ho sempre creduto anche nell’attivi- luto, a fronte del miliardo e tre della Ci- gruppo Ipc. Dal 2000, tuttavia, si sono tà associativa. Pensi a molte aziende na, dove, ricordiamolo, a fare l’econo- succeduti quattro fondi di private equity, italiane, magari meno strutturate: chi, mia oggi è solo la parte costiera orien- e alla fne ho ritenuto che non ci fosse- senza l’apporto di Afdamp, si sarebbe tale. Quando l’ho conosciuta io la Cina ro più le condizioni per restare in azien- arrischiato ad andare, che so, a Shan- era forse il 25esimo Pil del mondo, oggi da. La passione, però, non è sparita e gai, Nuova Dehli o Singapore? Intanto è il secondo. Le potenzialità sono anco- l’amicizia personale con Giampaolo ha Pulire è cresciuta, è diventata una fe- ra enormi”. Ma quando i cinesi avranno fatto il resto”. Cigola è in Tmb in qua- ra internazionale, e anche il mercato è anche la competenza per innovare? “Per lità, come si direbbe oggi, di temporary cresciuto. Anche se non ci sarà mai la questo sinceramente non li vedo ancora manager. “Giampaolo mi ha invitato a controprova, sono persuaso che parte pronti. Sono competitivi su monospaz- fare il “ceo” e ad accompagnarlo per un del merito sia proprio di Afdamp. Fui zole e aspiratori e sono da sempre perfet- po’ di tempo in questa avventura e io ho tra i primi 36 espositori di Pulire ‘82, ti copiatori, ma per ora non li vedo anco- accettato. Sono qui, a tempo determi- a Bologna, quando la fera era ancora ra creativi. Ma lo diventeranno”. nato, perché vedo in Tmb le potenziali- itinerante e si faticava non poco a tro- tà di gamma e organizzative per gioca- varle una sede e una data. Inoltre sono Gli effetti della crisi re un’ottima partita su questo mercato. un past president Afdamp, nonché uno Passano gli anni, passano i lustri e i de- Naturalmente con i dovuti investimen- dei fondatori dell’associazione. Come cenni, e si arriva alla crisi del 2008, un ti, non da ultimo sui canali distributivi.” potrei non crederci?”.