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REPORT PULIRE 2.1 ci ha in poco tempo raggiunto risultati simili ai vertici europei, Firenze, dove è stata progettata una raccolta di rifuti con cassonetti a scomparsa ed interrati e dove si fa fronte al problema di ge- stione di un grande fusso di turisti in piccoli spazi e Bologna, dove è stata adottata una tecnologia specifca per la pulizia dei portici. Al tempo stes- so però vi sono realtà dove lo spazza- mento resta prevalentemente manuale e la gestione dei rifuti presenta criti- cità evidenti. Questo è da imputare al- la mancanza nel nostro Paese di un si- stema impiantistico effciente e all’im- possibilità di effettuare pianifcazioni di gestione a lungo termine. Un quadro normativo stabile e investimenti dalle imprese Oslo 59 Elisabetta Perrotta, Segretario Gene- rale di Fise Assoambiente, ha invece La parola alle associazioni mancanza di sistemi impiantistici, per sottolineato come l’Italia sia un Pae- GIUGNO 2015 La parola poi è andata ai rappresentan- cui l’Italia si rivolge sempre all’este- se ricco di storia e pertanto con pro- ti dei costruttori di veicoli ecologici. ro. Filippo Brandolini, Presidente di blemi logistici di gestione della puli- Brandolini e Perrotta hanno analizza- Federambiente, ha sottolineato come zia che città giovani e progettate con to lo stato dell’arte della questione ri- in Italia ci siano città paragonabili ai criteri urbanistici moderni non han- futi nelle principali città italiane, fra modelli internazionali e ha citato Mi- no. Risulta pertanto più diffcile pen- eccellenze e criticità. A partire dalla lano, dove la raccolta dei rifuti organi- sare di poter attuare ovunque modelli di spazzamento altamente automatiz- zati nei centri storici o in vicoli molto stretti. Ha tuttavia evidenziato che la colta differenziata è diffusa, oramai, tranne che nel centro storico dove ci sono gestione ottimale della pulizia e del isole interrate. Comunichiamo costantemente alla città ciò che vogliamo fare, decoro urbano richiedono innanzitut- e accettiamo consigli per il miglioramento del servizio”. Una grande parte la fa to investimenti da parte delle azien- la nuova app Amia App, l’applicazione uffciale di Amia per smartphone Ap- de. Questi investimenti in Italia sono ple e Android, che permette ai cittadini veronesi di usufruire in maniera rapida rallentati a causa dell’assenza di un e immediata dei principali servizi offerti dall’azienda. “Il mondo è quello della quadro normativo stabile e che con- tecnologia, il concetto è quello di Smart City o città intelligente – ha sottoline- senta una reale pianifcazione. Le im- ato Miglioranzi – e l’obbiettivo di questa applicazione è quello di rendere i no- prese italiane sono chiamate ad inve- stri servizi immediatamente accessibili per tutta la comunità veronese”. Il Pre- stire in automatizzazione e soluzioni sidente Miglioranzi ha fatto poi riferimento alla visione internazionale dell’a- specifche per le diverse realtà, ma zienda con una missione operativa in Albania e di consulenza in numerosi altri questo deve essere tutelato da ritor- Paesi tra cui Bosnia, Marocco, Brasile, Nuova Guinea. ni realmente misurabili degli investi- Alfeo ha sottolineato i tempi diffcili e con sempre meno risorse. “Anche all’in- menti, resi possibili solo dalla stabili- terno abbiamo svolto un’operazione di ristrutturazione, motivando il persona- tà normativa. Tra gli altri fattori criti- le e mettendolo in condizioni di fare bene il proprio lavoro con investimenti ci la già citata mancanza di impianti mirati”. Toscani, ha sottolineato come “Pulire sia l’occasione per incontrarsi e ma non solo, bisogna fare un appello ragionare insieme. In Confservizi Veneto abbiamo 50 aziende associate fra ac- a tutti i cittadini perché si diffonda la qua, gas, e 9 si occupano di rifuti. Devo dire – ha aggiunto - che non abbiamo cultura dell’igiene urbana, spesso ca- niente da imparare dall’estero quanto a gestione dei rifuti, raccolta, trattamen- rente in gran parte del Paese. to, smaltimento. Siamo molto attenti all’educazione dell’utenza”.