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Diversey Care lancia Internet of Clean™ e ai luoghi dell’ambiente fsico. Come tutto questo potrà cambiare il rapporto tra produttori di macchine e strumenti Con il lancio di Internet of Clean™, il 16 aprile scor- so a Zurigo, Diversey Care ha compiuto un primo e per la pulizia professionale, i distribu- decisivo passo in avanti nel rendere realtà il futu- tori e le imprese di servizi? Potranno ro connesso per il settore delle pulizie professiona- una macchina e l’ambiente interagire al li. Dopo l’era della condivisione di fle, l’e-commer- punto da segnalare le corrette operazio- ce ed i social media, la prossima generazione di Internet si occuperà della connessione fra macchine ni di pulizia e gli strumenti corretti? A e dispositivi. Diversey Care ha concettualizzato Internet of Clean, una nuova piattaforma che collega questi interrogativi si cercherà di dare macchine, sistemi di dosaggio, sensori, trasmettitori e altri dispositivi intelligenti per avere una pano- risposta il 20 maggio. Il convegno sarà ramica delle attrezzature, dei consumi e delle procedure operative. Questa garantirà il miglioramento aperto anche agli studenti universitari, della sicurezza e delle prestazioni operative, una maggiore produttività, il monitoraggio da remoto, la per sottolineare il percorso di collabo- visibilità delle attività, la defnizione delle priorità, dosaggi più precisi, la riduzione dell’uso di acqua razione tra imprese e ricerca scientifca e/o prodotti chimici, e una maggiore compliance dell’igiene delle mani. L’interfaccia utente nel “back- di cui Afdamp è promotore. end” di Internet of Clean è personalizzabile e molto intuitiva. Quando i dati raccolti dai vari disposi- tivi collegati vengono analizzati da questo sistema, si generano nuovi suggerimenti su come ottimizza- re le attività a vantaggio sia degli appaltatori del servizio che dei proprietari/responsabili degli edifci. E domani? Ma questi sono solo tasselli di un mosaico immensamente più grande. rivo. Un’altra interessante frontiera è mento), si parlava di occhiali interattivi Quando (e non è così fantascientif- quella delle tecnologie beacon-based, in grado di comunicare direttamente al co come si potrebbe credere) tutti 32 che attraverso intelligenti antennine, di- manutentore (o all’addetto alle pulizie) gli oggetti dialogheranno fra loro in scretamente collocate negli ambienti, dove fosse il punto dove intervenire. una rete infinita e inestricabile, allo- MAGGIO consentono ad esempio di tracciare i L’obiettivo dell’internet delle cose, in- ra si realizzerà la profezia di Calvino. 2015 percorsi di carrelli o attrezzature per la somma, è di far sì che il mondo elettro- E abiteremo in una grande Ottavia, so- pulizia. Ma non solo: qualche mese fa nico tracci una mappa di quello reale, spesi su un abisso in cui starà a noi, e (poi il progetto ha subito un rallenta- dando un’identità elettronica alle cose a noi soli, cercare di non precipitare.