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Verso una nuova sanità e una nuova salute. Il pensiero di Gianfranco Finzi

Abbiamo incontrato il Presidente nazionale dell’ANMDO, Gianfranco Finzi, per una riflessione sui servizi di pulizia e sanificazione nel post pandemia e per un’ anteprima del Congresso di giugno, che celebrerà anche i 75 anni dell’Associazione.

di Enza Colagrosso

L’ANMDO, celebrerà il 6,7 e 8 giugno, il suo 47° Congresso e sarà in quella sede che la discussione prenderà in esame gli obiettivi del PNRR, (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026) con la volontà di stigmatizzare quelli che dovranno essere gli aspetti innovativi della sanità nel nostro Paese. Verranno, pertanto, analizzate, dall’osservatorio delle Direzioni sanitarie, le tematiche dell’immediato futuro, mettendo in evidenza gli aspetti che potranno rafforzare l’assistenza sanitaria, nonché le strategie e le misure preventive e innovative da adottare per il rilancio del sistema sanitario nazionale.

Presidente Finzi, quale sarà l’elemento caratterizzante del prossimo Congresso ANMDO che ha scelto come tema: “Verso una nuova sanità e una nuova salute”?
Sarà dato particolare risalto all’evoluzione dell’antibiotico resistenza nel post COVID e della vaccinoprofilassi; alle risorse umane come fulcro per il rilancio del sistema sanitario nazionale e la ridefinizione delle competenze in un SSN sempre più competitivo. Una riflessione sarà fatta anche sulla formazione dell’igienista. Alcune Sessioni congressuali saranno poi specificatamente dedicate alle prospettive dell’edilizia sanitaria, ospedaliera e territoriale, e al ruolo del Direttore sanitario nella progettazione ospedaliera, nonché alla gestione della documentazione sanitaria, alla luce della normativa vigente. Ovviamente non dimenticheremo l’innovazione organizzativa, la tecnologica oltre alla digitalizzazione e alla telemedicina. Verrà dedicato anche spazio alle strategie e ai programmi per il contrasto di nuove malattie emergenti e a nuove proposte per la continuità assistenziale nelle malattie croniche. L’ assemblea discuterà inoltre delle problematiche che ci sono state segnalate dalle Direzioni sanitarie proponendo così un confronto tra le diverse generazione di medici.

La pandemia da Covid 19 ha evidenziato nei suoi diversi aspetti anche l’importanza dell’igiene e della sanificazione. Cosa rimarrà delle procedure adottate in emergenza nella sanità pubblica?

Credo che non rimarrà nulla. La realtà, almeno per quanto riguarda la sanità, è che nessuno ha voglia di cambiare nulla e, presto o tardi, torneremo a pagare le conseguenze di questo atteggiamento. Siamo in una situazione in cui ormai da tempo il paradigma dominante è l’incertezza. Con l’incertezza abbiamo dovuto imparare a convivere, nell’incertezza dobbiamo costruire un nuovo modo di pensare e di organizzare il nostro futuro. Così sarà anche per tutto quello che è stato fatto per l’igiene ospedaliera fino a che, un nuovo picco epidemico, ci costringerà a ripartire da tutto ciò che avevamo fatto e detto. La crisi pandemica, che io non considero affatto una “crisi”, nel senso tradizionale del termine, ma un vero e proprio “cambiamento di sistema”, ha indotto la necessità di un ripensamento generale delle priorità, collettive e individuali, delle regole di funzionamento della vita pubblica e delle relazioni sociali. Nel Paese si vive un crescente malessere ed un disagio diffuso, in parte alimentato anche da un sistema dell’informazione che ha in questo un proprio specifico interesse. Ciò, che oggi mi spaventa, è il fatto che ancora non si intravedono delle vere o, per meglio dire, delle chiare prospettive per uscire da questo stato di cose. La politica, che avrebbe il ruolo deputato a trovare soluzioni per il futuro del Paese, è invece sempre più presa da vicende che nulla hanno a che fare con la vita reale dei cittadini, dei professionisti, delle imprese, ma che rispondono esclusivamente a logiche di autoconservazione del potere e di mantenimento dei privilegi delle lobbies economiche professionali e sociali, “amiche” del sistema.

Mi sembra chiaro che non pone una grande fiducia in una situazione migliore per il mondo dei servizi di pulizia e sanificazione. La lezione del Covid non è stata d’insegnamento.  Ma non pensa che la politica riuscirà a capire che investire in pulizia e sanificazione giovi sicuramente anche alla riduzione delle ICA?

Non credo assolutamente che i politici vorranno trarre una lezione dal periodo di pandemia da Covid 19 così da produrre un incremento delle spese per i servizi di pulizia. Mi lasci fare una precisazione: oggi come oggi i servizi di pulizia hanno dei costi veramente incomprensibili. E’ per questo che tante volte ci si domanda come certe offerte, che sono evidentemente anomale, possano venire accettate. La risposta è semplice: i politici non hanno la sensibilità, e lo hanno dimostrato, di porre l’attenzione a delle banali misure precauzionali per la lotta ora contro il Covid 19 ma, domani, anche contro tutte le infezioni ospedaliere. Io sono convinto che ormai venga in gran parte eluso il dettato della Costituzione che parla del diritto alla salute, perché tale diritto porrebbe il paziente al centro del sistema sanitario, com’era l’obiettivo famoso della legge 833. Oggi c’è l’euro al centro del sistema sanitario. Quindi come possiamo pensare che questi signori incrementino il budget degli ospedali per un servizio, inteso come banale, qual è quello della sanificazione ospedaliera? Per questo ritengo di non sbagliare nell’affermare che non manterranno tutte le azioni che hanno fin oggi raccomandato. E a riprova, ci tengo a sottolineare, le azioni di disinfezione, sanificazione sono state per ora raccomandate ma non è stato di certo previsto di mantenerle e non sono stati stanziati i fondi necessari al loro mantenimento. Se vediamo il PNRR non c’è un euro dedicato a questi servizi, si parla di strutture, si parla di nuove attrezzature, si parla in minima parte di personale, ma non c’è alcuno accenno a tutto questo.

Per concludere torniamo a parlare di ANMDO. La sua attività si è sviluppata anche attraverso la realizzazione di linee guida, capitolati e disciplinari nei più vari comparti. Qual è lo stato dell’arte nel settore dei servizi di pulizia e sanificazione?

Tre le linee di sviluppo del principale progetto nell’ambito della “Sanificazione ambientale” che sono state portate a termine, o a un livello avanzato. L’obiettivo è stato quello di definire in documenti inter associativi, criteri, metodologie e modalità di applicazione della Linea di indirizzo sulla valutazione del processo di Sanificazione per la formulazione di standard tecnici e di percorsi organizzativi definiti all’interno delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali. Le Associazioni e gli enti che hanno partecipato hanno espresso un contesto multidisciplinare e multiprofessionale, mettendo in campo competenze e angoli di visuale differenti, consentendo un approccio integrato e rigoroso alla tematica trasversale della sanificazione ambientale in ambito sanitario e socioassistenziale, ospedaliero e territoriale. I documenti formulati in base alle linee di sviluppo del progetto sono attualmente:

1.Linea di indirizzo sulla valutazione del processo di sanificazione ambientale nelle strutture ospedaliere e territoriali per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).

2.Linee di indirizzo ad interim per la definizione di criteri e standards per i servizi di sanificazione ambientale in strutture sanitarie e socio

3.Procedura ad interim per l’affidamento del servizio di pulizia e sanificazione (pubblicato in “L’Ospedale “ n° 3/2020)

4.“Definizione di criteri omogenei di stesura di un capitolato per l’acquisizione di Servizi di Pulizia e Sanificazione in ambito sanitario”.

Sono stati inoltre revisionati e pubblicati in forma di allegato alla Linea di indirizzo di cui al punto 2 i documenti aggiornati sulla base dell’esperienza Covid :

1.Manuale Operativo Controlli qualità sul servizio di Sanificazione Ambientale.

2.Indicazioni metodologiche e frequenze di sanificazione per area di rischio.

3.Procedura di sanificazione ambientale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture sanitarie e socio – assistenziali.

Per il 2022 ci siamo posti come obiettivi di avanzamento l’aggiornamento dei documenti pubblicati nel SNLG e l’attivazione di tavoli tecnici con le imprese di servizi per la condivisione dei contenuti.

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