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I prodotti Sutter ottengono la certificazione ISO 14067

di Cesare Buffone* La Carbon Footprint di Prodotto (CFP) o impronta di carbonio è un indicatore che permette di comunicare in forma chiara e scientifica la quantificazione di tutte le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) lungo tutto il ciclo di vita di un prodotto: dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento finale del prodotto, seguendo l’approccio conosciuto come “dalla culla alla tomba” (from cradle to grave).

Sutter, che da oltre 5 generazioni produce e commercializza prodotti per la pulizia e l’igiene degli ambienti domestici e professionali, nel corso degli anni ha intrapreso la strada della certificazione e della qualità, unita alla massima attenzione all’ambiente. Tutto questo con la consapevolezza del forte contributo che ciò può offrire, non solo all’innovazione dei prodotti ma anche allo sviluppo sostenibile.

Sutter Professional ha ottenuto la certificazione ISO 14067 con un approccio sistematico per una gamma di prodotti di pulizia. Vediamo come, con Salvatore Inglese – National Key Account Manager di Sutter Professional.

Quali sono i prodotti con certificazione ISO 14067 della gamma Sutter?
Per implementare il sistema di gestione delle Carbon Footprint di prodotto (CFP) siamo partiti con alcuni prodotti pilota: Diamond (formati 750 ml e 5 kg), Pine (1000 ml e 5 kg) e Ruby (750 ml e 5 kg), tutti certificati Ecolabel con numero di licenza IT/020/009 e Ondaklor (5 kg), registrato come Presidio Medico Chirurgico n. 19651. L’intento già nel prossimo anno è di ampliare la gamma di prodotti in possesso di CFP.

 

Quali sono i motivi che vi hanno spinto ad investire nel percorso di certificazione della Carbon Footprint dei vostri prodotti?
La scelta di Sutter è coerente con il percorso intrapreso sin dagli anni ’80, quando l’azienda lancia prodotti senza fosfati e senza formaldeide. Un percorso che si è evoluto nel tempo con l’acquisizione del marchio Ecolabel UE per la maggior parte delle produzioni. La Carbon Footprint di Prodotto oggi rappresenta l’evoluzione naturale di questo percorso, avviato per ottimizzare i prodotti dal punto di vista ambientale: per assumere nel nostro operato l’impegno ad agire concretamente per contrastare il cambiamento climatico.

Quali sono i vantaggi della Carbon Footprint di Prodotto (CFP)?
Il primo vantaggio è che finalmente si dà evidenza all’impegno della R&D per la riduzione degli impatti ambientali: la ricerca di formulazioni più performanti e meno impattanti sull’ambiente, di nuovi materiali per il packaging e la progettazione di soluzioni per l’efficientamento continuo dello stabilimento produttivo.
Il secondo vantaggio riguarda i nostri Clienti e gli appaltatori pubblici e privati dei servizi di pulizia. Le imprese di pulizia e, più in generale, chiunque scelga la gamma di prodotti Sutter, lo farà essendo più consapevole del beneficio ambientale in termini di emissioni di CO2.
Il terzo è per le imprese di pulizia che partecipano a gare pubbliche: perchè la certificazione ISO 14067 contribuisce a soddisfare il requisito premiante di cui alla lettera f) dei nuovi CAM Cleaning 2021.

Una impresa di pulizia intenzionata a sviluppare una Carbon Footprint del proprio servizio, quali vantaggi avrebbe nello scegliere i vostri prodotti?
Una impresa di pulizia che sceglie prodotti certificati CFP ha vantaggi in termini di tempo e quindi economici. Non ha necessità di richiedere ai propri fornitori tutta una serie di informazioni riguardanti i processi di logistica e di produzione, sui materiali utilizzati e loro provenienza, e inoltre dispone di una quantificazione più completa e attendibile rispetto all’inventario del singolo produttore.
Gli stessi vantaggi si riflettono in maniera speculare anche per quelle imprese che intendono sviluppare una analisi LCA comparativa del servizio di pulizia, una tipologia di studio in larga diffusione nel settore del cleaning alla luce dei CAM.

In cosa consiste il percorso per la certificazione?
La certificazione ha durata triennale ed è rinnovabile ogni triennio. Infatti la ISO 14067, nella sua accezione “sistematica”, certifica la capacità di un soggetto di poter quantificare l’impronta climatica di un prodotto/servizio all’interno del campo di applicazione definito dal sistema di carbon management.
Grazie alla collaborazione con Punto 3 e all’importante contributo di tutti i settori aziendali coinvolti (R&D, Operations, Laboratorio, Comunicazione, Certificazioni, ecc.) è stato possibile costruire l’analisi LCA (Life Cycle Assessment) per un prodotto pilota. Sulla base del “pilota” è stata costruita l’impalcatura di sistema, che consiste nella quantificazione per unità funzionale delle singole distinte caratterizzanti un prodotto (ingredienti, packaging primario e secondario, processi di produzione, processi di logistica, fase d’uso e fine vita) e delle procedure che permettono di replicare l’impronta di carbonio su altri prodotti successivi, all’interno dello scopo di certificazione. Inoltre, Punto 3 ci ha affiancati per quanto riguarda la formazione e per tutte le visite di verifica funzionali al rilascio della certificazione. Percorso che, a garanzia del mantenimento dello standard ISO 14067, vedrà delle verifiche annuali di sorveglianza.

Un impegno che evidentemente non si ferma all’ottenimento della certificazione. Quali i prossimi step?
I prossimi step su cui Sutter investirà nei prossimi anni per quanto riguarda l’evoluzione naturale di questo progetto sono:

  1. Ampliamento dell’offerta di prodotti con CFP nell’ambito della certificazione ISO 14067;
  2. Ottenere la Carbon Footprint di organizzazione, ovvero realizzare il bilancio di emissioni di CO2 certificarlo secondo lo standard ISO 14064;
  3. Sviluppo di una strategia volta a ridurre l’impronta climatica in maniera tangibile e graduale nei prossimi anni.


* Socio e Amministratore di Punto 3 Srl (www.punto3.it) da oltre dieci anni si occupa di analisi LCA, Carbon Footprint, analisi di sostenibilità dei protocolli di pulizia. Ha sviluppato il software SOS CAM.

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