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Il ruolo del direttore sanitario di azienda e del direttore medico di presidio ospedaliero nel contesto sanitario italiano ed europeo

6.3.6. Promozione della qualità

La qualità del servizio ospedaliero coinvolge, in un processo di miglioramento continuo, l’intera organizzazione dell’ospedale. La soddisfazione del paziente, dei suoi bisogni e delle sue aspettative è, di fatto, frutto dell’intervento di molte componenti: il servizio, l’informazione, l’appropriatezza, l’efficacia, la tempestività ed altro ancora. Per ottenere un risultato di qualità occorre il coinvolgimento di tutto l’ospedale, con la condivisione di valori ed obiettivi.

Nell’ambito delle competenze di promozione della qualità, il direttore sanitario di azienda concorre alla definizione dei modelli organizzativi per la promozione della qualità e provvede, per quanto di competenza, all’attuazione della verifica della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie.

Spetta, invece, al direttore medico di presidio ospedaliero provvedere, affinché i modelli organizzativi siano orientati al raggiungimento di buoni livelli di qualità gestionale, tecnico-professionale e di qualità percepita, garantendo il necessario supporto tecnico ai direttori delle unità operative e dei dipartimenti.

7. Rapporti tra direzione sanitaria medica di presidio ospedaliero e direttori di dipartimento

Nell’evoluzione degli ospedali italiani, si è verificato un progressivo processo di frammentazione delle discipline specialistiche che ha portato alla moltiplicazione delle unità operative complesse, dotate di “alta autonomia”. La segmentazione delle competenze ha generato un bisogno di integrazione e di coordinamento in affiancamento a quello della specializzazione medica.

Il nuovo assetto organizzativo ospedaliero spinge verso l’adozione di scelte di accorpamento di unità operative con specializzazioni complementari o con strette interrelazioni specialistiche, producendo una condivisione delle risorse tecniche ed umane, una maggiore flessibilità organizzativa, uno snellimento delle procedure di gestione ed un recupero della centralità del paziente. Da ció ne deriva il ruolo chiave del dipartimento, come risposta coerente ai sopraccitati fabbisogni.

In tale ottica, il direttore medico di presidio ospedaliero, oltre ad essere responsabile delle funzioni igienistiche, medico-legali, organizzative, gestionali, di sviluppo della qualità nell’ambito dell’ospedale, deve svolgere attività di coordinamento ed integrazione nei confronto dei dipartimenti (K. Kob, G. Finzi, U.L. Aparo ed altri, 2005).

8. Le vecchie e nuove competenze del Direttore Sanitario di Azienda e del Direttore Medico di Presidio Ospedaliero

8.1. Direttore Sanitario di Azienda

Il direttore sanitario dirige i servizi sanitari ai fini organizzativi ed igienico-sanitari e partecipa al processo di pianificazione strategica aziendale, concorrendo alla definizione delle priorità rispetto ai bisogni di salute della comunità.

Inoltre, è responsabile del governo clinico complessivo dell’azienda, promuovendo e coordinando le azioni finalizzate al miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie.

Partecipa al governo aziendale, unitamente al direttore generale, che ne ha la responsabilità, al direttore amministrativo e, ove previsto, al direttore dei servizi sociali.

Inoltre, assume la diretta responsabilità delle funzioni attribuite alla sua competenza e concorre, con la formulazione di proposte e di pareri obbligatori, alla formazione delle decisioni della direzione generale.

Promuove, coordina e verifica iniziative finalizzate alla promozione della salute.

Promuove, coordina e verifica, tramite i servizi competenti, l’applicazione delle norme in materia di igiene e dispone misure finalizzate alla tutela della salute pubblica.

Svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto e verifica nei confronti dei direttori medici dei presidi ospedalieri, del dipartimento di prevenzione, dei distretti e delle altre articolazioni sanitarie aziendali, promuovendo l’integrazione delle strutture (K. Kob, G. Finzi, U. L. Aparo, A. Marcolongo, A. Montanile, U. Podner, E. Rizzato, F. Girardi, P. Montresor, 2005).

In particolare, Il direttore sanitario di azienda:

a)    presiede il consiglio dei sanitari, i collegi tecnici per la selezione dei candidati per l’accesso ai posti di direttore di unità operativa, nonché per la verifica, al termine dell’incarico, dei risultati conseguiti dagli stessi. Presiede, di norma, il comitato etico aziendale e ne cura gli adempimenti. Inoltre, partecipa ad altre commissioni o le presiede, ove previsto da normative vigenti;

b)    partecipa all’identificazione dei bisogni di salute e della domanda di assistenza sanitaria della comunità;

c)    elabora proposte e fornisce pareri in merito alla programmazione sanitaria aziendale;

d)    definisce modelli organizzativi delle strutture sanitarie, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi aziendali, e ne promuove l’adozione;

e)    concorre alla definizione dei provvedimenti straordinari con carattere d’urgenza;

f)     collabora al controllo di gestione dell’azienda, definendone le linee di indirizzo ed i contenuti specifici di sua competenza;

g)    concorre alla definizione dei contenuti del sistema informativo aziendale;

h)   concorre alla definizione dei modelli organizzativi per la promozione della qualità e provvede, per quanto di competenza, all’attuazione della verifica della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie;

i)     promuove il processo di valutazione di tecnologie sanitarie (technology medical assessment) e ne verifica l’applicazione;

j)      promuove il processo di valutazione del rischio clinico e la sua gestione (risk clinical management), attivando le strategie necessarie per la sua riduzione;

k)    promuove l’adozione di processi clinici basati sulle evidenze (evidence based medicine), anche attraverso adeguati programmi e percorsi assistenziali;

l)     definisce le strategie ed i criteri per l’allocazione delle risorse umane e tecnico-strumentali nell’ambito dei servizi sanitari, nel rispetto della programmazione sanitaria aziendale;

m)  promuove lo sviluppo delle risorse umane e della conoscenza aziendale (knowledge management) attraverso l’attività di formazione permanente, aggiornamento e riqualificazione del personale (ECM);

n)   concorre alla promozione di iniziative di ricerca finalizzata nell’ambito dei servizi sanitari;

  • o)    coadiuva il direttore generale nel mantenimento dei rapporti con le istituzioni, i vari enti e organismi operanti in ambito socio-sanitario.

8.2. Il Direttore Medico di Presidio Ospedaliero

Il Direttore Medico di Presidio Ospedaliero concorre, nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, al raggiungimento degli obiettivi aziendali ed opera sulla base degli indirizzi del direttore sanitario, assicurando la continuità assistenziale con i servizi territoriali.

Nel presidio ospedaliero egli ha competenze gestionali, organizzative, igienico-sanitarie, di prevenzione, medico-legali, scientifiche, di formazione, di aggiornamento, di promozione della qualità dei servizi sanitari e delle rispettive prestazioni.

Inoltre, è corresponsabile del governo clinico del presidio, promuovendo e coordinando le azioni finalizzate al miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie.

Svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto e verifica nei confronti dei direttori medici dei dipartimenti, delle strutture complesse e delle strutture semplici di dipartimento, promuovendo l’integrazione delle strutture sia all’interno del presidio che con quelle territoriali.

Promuove, coordina e verifica iniziative finalizzate alla promozione della salute.

8.2.1. Nell’ambito delle competenze gestionali ed organizzative, il direttore medico di presidio ospedaliero svolge le seguenti funzioni:

  • risponde della gestione operativa complessiva del presidio ospedaliero;
  • rende operative le indicazioni organizzative definite dall’azienda;
  • coordina le strutture dipartimentali;
  • sulla base degli obiettivi aziendali e del budget complessivo del presidio ospedaliero, concorre alla definizione degli obiettivi dei dipartimenti e delle altre strutture;
  • partecipa alla negoziazione o negozia direttamente il budget con i direttori dei dipartimenti e delle altre strutture, in base al budget del presidio ed in linea con gli obiettivi generali aziendali;
  • collabora con la direzione aziendale alla definizione dei criteri di assegnazione e gestione delle risorse ed è responsabile della loro corretta applicazione nei dipartimenti e nelle altre strutture;
  • cura la raccolta dei dati statistici sanitari, utili a fini interni o per l’inoltro agli uffici e servizi competenti;
  • esprime valutazioni tecnico – sanitarie ed organizzative sulle opere di costruzione e ristrutturazione edilizia, autorizzando l’esercizio dell’attività chimico assistenziale negli ambienti destinati a tale scopo;
  • valuta il programma di manutenzione ordinaria e straordinaria, predisposto dall’ufficio tecnico e propone le priorità di intervento, con particolare riferimento ad eventuali situazioni di urgenza;
  • elabora proposte e fornisce pareri in merito alla programmazione ospedaliera;
  • fornisce al direttore sanitario proposte di modelli organizzativi delle strutture ospedaliere, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi aziendali, e ne promuove l’adozione;
  • adotta provvedimenti straordinari con carattere d’urgenza;
  • concorre al controllo di gestione dell’azienda, fornendo proposte al direttore sanitario e collabora attivamente con l’Ufficio di controllo di gestione;
  • collabora attivamente all’implementa-zione del sistema informativo ospedaliero ed alla definizione dei contenuti del sistema informativo aziendale, provvedendo, per quanto di sua competenza, al corretto flusso dei dati;
  • esprime parere e formula proposte su programmi di informazione, formazione e aggiornamento del personale;
  • promuove le attività di partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini, con particolare riferimento all’applicazione della carta dei servizi ed ai rapporti con le associazioni di volontariato;
  • vigila ed attua provvedimenti in merito alle attività d’urgenza ed emergenza ospedaliera;
  • Vigila sulla programmazione, organizzazione ed applicazione delle attività rivolte a migliorare l’accettazione sanitaria, i tempi di attesa per prestazioni in regime di ricovero ordinario, diurno e ambulatoriale;
  • ha la responsabilità della organizzativa generale del poliambulatorio ospedaliero in ordine all’utilizzo ottimale delle risorse strutturali, tecnologiche e di personale;
  • provvede all’organizzazione per la valutazione dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate dal presidio ospedaliero.

8.2.2. Nell’ambito delle competenze igienico-sanitarie e di prevenzione il direttore medico di presidio ospedaliero:

  • emana direttive e regolamenti, sorvegliandone il rispetto, in tema di tutela della salute e della sicurezza nel luogo di lavoro, igiene e sicurezza degli alimenti, ambienti e delle apparecchiature, attività di pulizia, disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione, smaltimento dei rifiuti sanitari, nonché strategie per la prevenzione delle infezioni ospedaliere;
  • adotta i provvedimenti necessari per la salvaguardia della salute di operatori, pazienti e visitatori;
  • è membro del comitato contro le infezioni ospedaliere.
  • adotta strategie di organizzazione, gestione e controllo sui servizi alberghieri e di supporto, qualora esternalizzati;
  • progetta e cura processi relativi alla tutela dell’ambiente e dell’igiene ambientale, della sicurezza e mobilità interna;
  • applica e verifica la normativa sanitaria e sviluppa percorsi atti all’applicazione della stessa;
  • progetta processi per la prevenzione delle infezioni in ospedale;
  • progetta processi relativi ai servizi di supporto alle attività sanitarie;
  • progetta processi per la tutela dell’igiene degli alimenti, della ristorazione ospedaliera e della nutrizione clinica;
  • coordina gruppi di lavoro per progetti aziendali, regionali e/o nazionali.

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