HomesanitàParassiti urbani (anche in corsia)

Parassiti urbani (anche in corsia)

Il convegno che fa luce sui parassiti

È dunque nell’ottica di formare esperti sempre più consapevoli e qualificati (sia nella sanità che nel mondo del pest control) che il Servizio Igiene e Sanità Pubblica afferente al Dipartimento di Prevenzione della ASL RM/B ha organizzato a Roma per il prossimo 29-30 ottobre un convegno dal titolo “Parassiti urbani ed Igiene ambientale” (con il patrocinio di APTEA e sponsor Bayer e Romana Ambiente) che ruota attorno al tema delle parassitosi urbane. Un evento formativo (tanto che si è richiesto l’accreditamento alla Commissione Nazionale ECM) che permetta ai rappresentanti delle strutture sanitarie di acquisire la conoscenza dei principali infestanti urbani e i relativi profili di rischio sanitario.

«Per la prima volta – continua Scriboni –la ASL RM/B, prima fra le ASL romane, organizza un evento dedicato al fenomeno dei parassiti urbani. Si parla spesso di come gli infestanti minaccino la sicurezza degli alimenti nel settore dell’industria, ma è bene ricordare che anche una scarsa igiene urbana incide, e non di poco, nella trasmissione delle infezioni. Si è dunque avvertita la necessità di trattare questo tema per imparare a gestire al meglio un problema quanto mai attuale. Inoltre bisogna tenere conto che l’incontro vedrà, tra i relatori, tecnici e professionisti di aziende private: un fatto che riflette la consapevolezza di dover lavorare in sinergia tra pubblico e privato.

A chi si rivolge l’incontro?

I destinatari principali dell’incontro sono medici, veterinari e tecnici della prevenzione. Questi i destinatari diretti, che sono poi le figure di riferimento ed interfaccia con gli utenti. È assolutamente necessario, infatti, partire da una loro consapevolezza in materia di artropodi per poter diffondere le conoscenze e sensibilizzare i cittadini.

Quale l’obiettivo?

Creare consapevolezza: sviscerare tutti gli aspetti legati al tema delineandone i confini, i protagonisti e le misure di controllo. Le aziende ospedaliere, i dottori, i veterinari, si occupano infatti della malattia, curando le infezioni, ma non toccano l’aspetto propriamente entomologico. Con questo incontro desideriamo colmare quel tassello mancante del mosaico che permetta di capire come prevenire l’infestazione.

Ad esempio come?

Da studioso dell’igiene ambientale posso asserire con certezza che tutt’oggi vige un bassissimo grado di consapevolezza sulla correlazione che le nostre abitudini, così come quelle del mondo dell’industria e della sanità, hanno sull’igiene ambientale. A livello sanitario-industriale, ad esempio, accumulare materiale di scarto e demandarne la rimozione alle “calende greche” contribuisce a creare spazi idonei alla colonizzazione degli infestanti.

Entriamo nel merito del Convegno. Come sarà strutturato?

Il convegno si articolerà in due giornate, ognuna delle quali si divide in due sessioni: la mattina del  28 ottobre i relatori si occuperanno di fornire le principali caratteristiche biologiche ed il relativo rischio sanitario dei parassiti urbani. Nell’immaginario collettivo sono certamente topi e zanzare, ma gli addetti ai lavori sanno che gli artropodi urbani sono tantissimi. Il convegno contribuirà a fornire biologia, etologia, importanza sanitaria e relativi criteri di controllo per le principali categorie di artropodi: mosche, formiche, zecche blatte, acari e i famigerati pappataci o flebotomi, che con le loro punture possono veicolare la Leishmania.

Nel pomeriggio entreremo nel merito della sanificazione ambientale, toccando la questione della gestione dei rifiuti pericolosi nel pest control; gli aspetti normativi sull’utilizzo dei Biocidi nonché il tema della sicurezza sul lavoro.

Il secondo giorno sarà dedicato alle esperienze sul campo: si parlerà di legionellosi come problema emergente nella sanità pubblica, dell’attività di contrasto alla diffusione della zanzara tigre; o ancora dell’applicazione dell’esame diretto delle polveri ambientali (EDPA) nella diagnostica e nella prevenzione delle dermopatie da artropodi in ambiente confinato.

Saranno infine APTEA e ANID a farsi portavoce delle organizzazioni di settore, parlando rispettivamente del ruolo dei professionisti nella corretta gestione dell’ambiente e del difficile rapporto tra qualità e costo dei servizi di disinfestazione e derattizzazione.

Chiara Bucci

CONTENUTI SUGGERITI