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Non solo pulire

(Tratto da “GSA”n.4,aprile 2011)

 

Nel mese di maggio si segnalano, accanto a Pulire, altri due appuntamenti da non mancare: Forum PA, previsto a Roma dal 9 al 12, e Pte Expo, che si svolgerà a Verona in concomitanza con la fiera più attesa del cleaning italiano.

 

Nessuno nega che Pulire 2011 sia l’appuntamento più atteso dell’anno. Ma accanto alla tre giorni del pulito ci sono almeno un altro paio di eventi da segnare in agenda: si parte da Forum PA, evento dedicato alle Pubbliche Amministrazioni in programma a Roma dal 9 al 12 maggio, per proseguire, proprio nei giorni di Pulire, con PTE Expo (Verona, 24-26 maggio 2011). Due fiere-convegni dedicati a temi di grande attualità.

PTE Expo: la tre giorni della Terza Età

In perfetta sincronia con Pulire, si svolgerà sempre a Verona la nona edizione di PTE Expo, Fiera e Congresso di Tecnologie, Prodotti e Servizi per la Terza Età. Anche quest’anno l’evento si configurerà come un’ampia vetrina nazionale legata alle proposte per la Terza Età e, nello stesso tempo, si contraddistinguerà come luogo dedicato all’innovazione, alla realizzazione di contatti di mercato, alla formazione e all’aggiornamento attraverso Corsi e Convegni. Vari i settori espositivi, tutti naturalmente legati al mondo della Terza Età: assistenza infermieristica, ausili per la prevenzione e la cura, riabilitazione, strutture, arredamenti, impianti e servizi; edilizia e building automation, sistemi informatici e socio-sanitari, servizi socio-sanitari, sistemi di qualità e altri servizi; ma anche associazioni, enti, scuole, università, editoria specializzata.
Le nuove esigenze di una popolazione… che invecchia

I destinatari a cui si rivolge la fiera sono sempre più numerosi ed eterogenei: strutture Terza Età pubbliche e private; strutture ospedaliere, rappresentanze di Regioni, Province e Comuni, Aziende Sanitarie Locali; medici, infermieri, fisioterapisti, operatori socio-sanitari; aziende pubbliche e private fornitrici di servizi socio-assistenziali; aziende fornitrici di tecnologie e prodotti; distribuito al dettaglio di prodotti sanitari; studi di consulenza e progettazione, associazioni. Del resto, i numeri ci dicono che la popolazione ultrasessantacinquenne in Italia ha raggiunto, già due anni fa, la soglia del 20% del totale, vale a dire oltre 11,5 milioni di persone.
Un valore quasi doppio rispetto a quello registrato meno di quaranta anni fa. E gli “over 75” il cui numero si è quasi triplicato in valore assoluto (da meno di 2,1 milioni ad oltre 5,7 milioni), sono passati dal 3,9% al 9,6% della popolazione complessiva.

Valori che non hanno equivalenti nell’Unione Europea, e che si prevedono in forte incremento nei prossimi anni: al ritmo attuale entro il 2040 gli “over 65” raggiungeranno il 31,3% e gli “over 75” il 16,6% del totale. Siamo un Paese “anziano”, dunque, dove le aspettative di vita crescono e le condizioni di disabilità e dipendenza, nella vecchiaia, si innalzano di pari passo. Ecco perché PTE Expo assume un ruolo sempre più significativo come evento specializzato del settore.
La Fiera costituirà infatti il punto di approdo per la società organizzatrice, di un percorso di sensibilizzazione e coinvolgimento che caratterizzerà questi due anni di preparazione, al fine di rappresentare ancora di più e meglio l’intero mondo della Terza Età. Progetti, attività, proposte di mercato in evidenza a VeronaFiere saranno espressione dei riconoscimenti e della “fidelizzazione” che accompagnano ormai da anni la manifestazione, ma anche la ricerca di dare espressione alle nuove realtà del mercato, di rappresentare le tradizionali e nuove esigenze degli anziani e di chi si occupa di loro, in primo luogo i familiari. PTE Expo sempre più come l’unica Fiera in Italia espressamente dedicata all’anziano in tutte le sue sfaccettature; nei suoi bisogni di assistenza e cura, nelle domande di autonomia e indipendenza; nella soddisfazione delle esigenze delle famiglie, nell’innovazione delle proposte legate ai nuovi trend demografici e di mercato.

 

Per le PA in primo piano i collegamenti a tutto campo

Su tutt’altro versante, ma anch’esso da non perdere, si muove Forum PA, l’evento convegnistico-fieristico in programma alla Fiera di Roma dal 9 al 12 maggio, che risponde alle mutate caratteristiche ed esigenze dell’attuale tessuto imprenditoriale. E della tipologia stessa delle imprese, soprattutto della pubblica amministrazione: infatti la differenza più evidente tra un’impresa di qualche decennio fa e una di oggi è che oggi quel che viene trattato, prima ancora che materie prime, sono informazioni. Ora, se questo è valido in tutte le aziende lo è evidentemente a maggior ragione nella amministrazione pubblica, le cui imprese mirano sempre più verso un’organizzazione “ a rete”. In questo contesto, che non può che essere (usando un neologismo) net-centrico e basato sull’intelligenza diffusa, il nemico principale è l’autoreferenzialità, il chiudersi nei propri interessi particolari, l’essere incapaci di confrontarsi, di scambiarsi idee, di lavorare insieme in progetti condivisi tra amministrazioni che si collegano sia in senso orizzontale sia verticale. Nello stesso tempo, proprio mentre ne riconosciamo la necessità, dobbiamo, in un responsabile e continuo trade-off, tener conto dei costi del lavoro in rete e valutare sempre le reali opportunità delle operazioni considerate. Ecco perché Forum PA ha l’obiettivo di rivedere il tradizionale modello di convegno inteso come “passerella d’onore”, per arrivare a occasioni reali di scambio e di lavoro tese a creare nuove relazioni, a progettare nuove alleanze, a acquisire nuove conoscenze, a imparare dalle esperienze altrui, siano esse di successo o invece strade sbagliate che ci mettono in guardia e ci salvano da ripetere gli stessi errori o da cacciarsi in pericolosi vicoli ciechi.

Imperativo: Fare rete!

Quello che caratterizza la 22^ edizione di Forum PA è quindi un menu molto ampio di opportunità di lavoro, di confronto e di partecipazione, declinato su dieci temi di attualità, che rispetta una formula sempre attenta a restituire valore a tutti i partecipanti. Ecco, corredata delle opportune percentuali, la ricetta pensata dagli organizzatori dell’evento: 40% di formazione: per riportare a casa saperi utili, per essere messi a parte dell’innovazione tecnologica, normativa e organizzativa che in questi anni ha così profondamente cambiato il quadro in cui le amministrazioni operano; 40% di lavoro comune: per confrontare il proprio lavoro con quello dei colleghi, per trovare nuove alleanze e nuovi “mercati” per le proprie iniziative, per mettere in luce la ricchezza delle forze vitali presenti nei territori, per portare il proprio contributo lì dove le nuove condizioni operative si formano;
20% di informazione: per ascoltare direttamente dai vertici politici ed amministrativi del Governo centrale e dei Governi locali le linee guida sulle politiche di innovazione e di sviluppo. L’evento è insomma il compimento di un anno di lavoro insieme, dei milioni di contatti avuti in rete, delle centinaia di iniziative di collaborazione, delle decine di convegni e di occasioni di confronto organizzate in tutto il Paese.

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