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CNA sostiene le Reti d’Impresa, strumento scaccia crisi Il direttore Bezzi: “Occasioni per costruire cambiamento e crescita”

 

(Tratto da GSA Regionale Pmi , luglio 2011)

Sono nate poco più di un anno fa e sono già diventate lo strumento più efficace per lo sviluppo aziendale e la ripresa economica. Perché? Perché “l’unione fa la forza” non è solo un affermato modo di dire, e rispetto ad altre forme di collaborazione come consorzi, ATI e joint ventures, le Reti d’Impresa hanno una marcia in più. Dal 2009, anno in cui è entrata in vigore la legge 33, sono la via per sfidare la crisi economica e per affrontare nuovi mercati, riuscendo a superare i vincoli della dimensione, pur mantenendo la propria specializzazione e soprattutto conservando la propria autonomia. “CNA ha messo in campo un impegno straordinario su questo fronte – sottolinea il direttore generale dell’Associazione di Reggio Emilia – Fabio Bezzi – nella consapevolezza che la crisi può essere anche un’opportunità di cambiamento e di crescita per le imprese socie. Reti d’impresa quindi non per fondersi con altre imprese perdendo la propria essenza, ma per dare il proprio contributo in termini di collaborazione e scambio di informazioni nonché per fornire prestazioni industriali, tecniche o tecnologiche”.

Partecipare a una rete garantisce notevoli vantaggi in termini fiscali, amministrativi ma anche finanziari. Con la rete infatti le imprese possono accedere più facilmente al credito e ai provvedimenti agevolativi emanati a livello regionale, nazionale ed europeo, possono dimezzare le spese di partecipazione a fiere ed eventi e condividere macchinari, risorse, idee.

BANDI REGIONALI. CNA è si è da tempo attrezzata per non lasciare sole le oltre 10.000 imprese socie, per sostenerle e spingerle ad approfittare delle opportunità dei bandi regionali per Reti d’Impresa e innovazione tecnologica in scadenza al 1° agosto. Per far passare il messaggio sono stati organizzati incontri e spedite newsletter a pioggia. Molto utile può rivelarsi il primo dedicato all’innovazione tecnologica, che prevede un contributo in conto capitale fino al 50% delle spese sostenute per progetti da 75mila euro minimo per macchinari, attrezzature e impianti ad alto contenuto di innovazione tecnologica, hardware e software, licenze per brevetti e/o software da fonti esterne, spese impiantistiche per la realizzazione di una rete telematica e informatica, consulenze amministrative e consulenze esterne specialistiche. Altro Bando su cui CNA punta molto è quello per l’Internazionalizzazione rivolto esclusivamente a Contratti di Rete o Ati già costituite che intendano penetrare mercati UE o extra UE. Il finanziamento regionale, di 200.000 euro massimo, copre fino al 50% delle spese: si tratta di un bando a sportello unico che chiuderà il 30 settembre. Anche i questo caso è fondamentale informarsi nel dettaglio per poter accedere all’importante contributo.

 

IL BEAUTY A MOSCA. Se i bandi regionali al momento sono un work in progress, con decine e decine di aziende intente a confezionare i propri progetti da inviare alla Regione, alcune certezze della riuscita delle Reti CNA le ha già. Un esempio fra tutti, le imprese che sotto la guida di CNA Servizio Estero hanno preso parte all’Intercharm Professional di Mosca, la più importante fiera per beauty ed estetica della Russia, tornate vincitrici in termini di contatti, diffusione del made in Italy e, per due di loro, persino di contratti di distribuzione. A dimostrazione del principio fondante delle Reti d’impresa dell’unione che fa la forza, le opportunità e lo sviluppo delle piccole e medie imprese locali, i sette partecipanti hanno condiviso uno stand comune che è divenuto la meta di numerose visite di aziende di distribuzione sul mercato russo interessate al “made in Italy”. A monte della partecipazione a una fiera che ha confermato il successo che il pubblico, soprattutto femminile, le accorda da anni, vi è stato un lungo e serrato lavoro del settore di consulenza specializzato nel mercato russo da parte di CNA Servizio Estero, che ha contattato oltre cento nominativi, potenzialmente interessati a distribuire i prodotti delle aziende aderenti all’ATI. Se una parte degli incontri si è svolta presso lo stand comune in fiera, altri, business to business, si sono tenuti presso il Centro Congressi Mityno con il supporto dalla dott.ssa Bakalova di CNA Servizio Estero.

 

A DUSSELDORF PER IL “FOOD”. Un secondo esempio di Rete riuscita, è la fruttuosa partecipazione all’Interpack di Dusseldorf, sempre tramite CNA Servizio Estero. Il nome scelto per la Rete d’Impresa è “BFP&P” ovvero “Best food production and packaging”, che nel suo curriculum vanta già partecipazioni di rilievo ai importanti vetrine internazionali: l’Ipa di Parigi, Salon International du process alimentaire tenutosi nell’ottobre scorso, il Medica di Dusseldorf e l’Eurotier di Hannover di novembre, l’Internorga di Amburgo a marzo e, da ultimo, l’Interpack di Dusseldorf di maggio. La filiera comprende sette imprese, di cui quattro reggiane, produttrici di impianti per la lavorazione degli alimenti, di packaging e di componentistica per impianti che grazie alla messa a sistema delle singole competenze hanno l’opportunità di agire unitariamente, e quindi con maggiore forza, per affrontare il vasto mercato dell’Europa dell’area Euro. L’obiettivo della Rete promossa da CNA è mostrarsi ai potenziali clienti come punto di riferimento per il settore alimentare coprendo, con le proprie plurime professionalità, l’intero ciclo produttivo alimentare, dalla produzione, allo stoccaggio fino al confezionamento. I vantaggi che ne derivano per le imprese aderenti sono molteplici: essere presenti a un numero consistente di manifestazioni internazionali, anche a quelle che si sovrappongono come date, e condividere i costi di progettazione e di investimenti in documentazione, cataloghi tradotti nelle principali lingue europee, ricerca clienti e valutazione delle partenership. 

 

IN POLONIA PER L’AUTOMOTIVE. CNA Produzione poi è volata in Polonia, a Rzeszow, per il meeting internazionale del progetto Europeo Autonet, che coinvolge nove Paesi Europei al fine di creare una rete tra le regioni leader nel settore automotive e condividere così conoscenze, competenze e buone pratiche nell’ambito della componentistica elettronica. Insieme a Flavio Corradini, titolare dall’azienda CF3000 di Reggio Emilia in rappresentanza di CNA Produzione, hanno fatto parte della delegazione i rappresentanti della Provincia di Reggio Emilia e di Reggio Emilia Innovazione, REI. “La coesione tra gli imprenditori europei è fondamentale, ci permette di essere più robusti nei confronti dei mercati in forte crescita come Cina e Russia – spiega Flavio Corradini che durante il meeting polacco ha curato una relazione sui Dispositivi elettronici per l’automotive – mettere in rete le competenze di nove Paesi europei è necessario per crescere in un settore come l’automotive che è in continua evoluzione. Nel mercato polacco inoltre abbiamo riscontrato un aspetto molto interessante: una forte sete di conoscenza che potrebbe essere soddisfatta dalle ditte del reggiano in materia di vendita, acquisto e, perché no, produzione in loco, è una pista da non sottovalutare”. Il meeting è stato organizzato dalla Camera di Commercio della regione polacca Sud-Carpazia con la partecipazione di delegazioni ed aziende provenienti da Slovenia, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria e Slovacchia. Il prossimo incontro di Autonet è già fissato per il 23 settembre in Repubblica Ceca. Obiettivo principale del progetto Autonet è incrociare le opportunità offerte da ciascuna regione partner per il settore automotive, attraverso la realizzazione di incontri, eventi e confronti tematici con il coinvolgimento.

LE ECCELLENZE DI C-PLUS.  Parlando di unioni di imprese non si può non citare la Rete nella Rete, il packaging alimentare della Val d’Enza (RE) tra le eccellenze del progetto “C-Plus, scoprire i cluster migliori di Europa Centrale” finanziato dall’Unione Europea e promosso all’unisono da CNA Emilia Romagna e dalla Regione Emilia Romagna, in partenariato con i Comuni della Val d’Enza, la CNA di Reggio e l’istituto scolastico Silvio D’Arzo di Montecchio. Si tratta di un progetto internazionale che va a individuare due cluster (distretti) per ogni Paese: l’onore in Italia tocca proprio alla Val d’Enza insieme al distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli nel forlivese. Una vera opportunità di crescita per le aziende appartenenti al Distretto Val d’Enza associate di CNA, un’occasione per andare oltre la crisi confrontandosi con altre realtà europee, creando una rete di competenze e buone prassi che permetta di accrescere la competitività dei settori produttivi locali. Innovazione e competitività sono infatti le due parole chiave che svelano gli obiettivi del progetto internazionale “C-plus” che è in grado di mettere in rete le aziende della Val d’Enza del settore del packaging alimentare della Val d’Enza con cinque regioni produttive dell’Europa Centrale: Austria, Gemania, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria.

 

SVOLTA CULTURALE. Nulla si può però senza un cambiamento culturale da parte degli imprenditori, l’uscita dalla logica del tutti contro tutti  favore del gioco di squadra. Il tema è stato al centro del partecipato seminario “Reti d’impresa: opportunità e casi concreti”, organizzato da CNA Reggio Emilia in collaborazione con CNA Innovazione e Camera di Commercio, culminato nelle  testimonianze di due imprenditori impegnati da anni in progetti di Rete d’Impresa. Vantaggi e svantaggi delle Reti, aspetti giuridici, bandi regionali ad hoc: con l’aiuto di tre esperti – Stefano Galli, consulente di marketing e organizzazione, Roberto Montagnani, avvocato cassazionista consulente di CNA regionale Emilia Romagna, e Carlotta Lanzini, responsabile Area Servizi CNA Innovazione – CNA ha voluto offrire un momento di vera formazione agli imprenditori emiliani. Le Reti sono uno strumento troppo importante per il futuro delle piccole e medie imprese per non spendersi in modo adeguato per farlo conoscere. Molto dipende però dagli imprenditori, dalla disponibilità ad aprirsi, fare squadra e costruire le Reti. Solo con coraggio si possono costruire tante “grandi” imprese vir­tuali, dove ogni azienda sia un “reparto” con la sua autono­mia, la sua fan­ta­sia, la sua sto­ria, ma con lo sguardo rivolto al futuro. 

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