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Centri di accoglienza, nuove regole per gli appalti

Dopo il recepimento, con il nuovo Codice degli Appalti 50/16, delle Direttive europee che prevedevano di adottare misure volte alla partecipazione diretta e autonoma delle Piccole e Medie imprese alle gare d’appalto pubbliche, anche quelle indette dalle centrali d’acquisto, e dopo i recenti pronunciamenti dei Tribunali Amministrativi, su tutti le sentenze Tar Lazio 9441/16 e 1345/17, che hanno annullato gare penalizzanti per le Pmi, ora arriva anche un’importante notizia che riguarda le regole, suggerite dal Viminale e riviste dall’Anac, per gli appalti dei campi d’accoglienza.

Lo schema del Viminale
Al centro di tutto c’è uno schema di capitolato di gara che potrebbe dare vita a una sorta di contratto-tipo. La stesura del documento, di cui già si parlava da qualche tempo, è stata accelerata dopo l’avvento al Ministero dell’Interno di Marco Minniti, ed ora sono arrivate anche le osservazioni dell’Anticorruzione. Il risultato lascerebbe ben sperare le Pmi del settore, a partire dallo “spacchettamento” merceologico: pasti, pulizia e le altre forniture di beni e servizi daranno luogo a singole gare e non saranno, come spesso è accaduto in passato in altre circostanze, accorpate in mega-gare accessibili solo a una manciata di top players.

Spacchettamento e suddivisione in lotti più accessibili
Proprio nell’ottica di contrastare potenziali “oligopoli” o accordi preventivi, lo schema del Viminale, come licenziato dopo il vaglio dell’Anac di Raffaele Cantone, prevede tre lotti separati: il terzo, in particolare, riguarderebbe la sola “pulizia e igiene ambientale”. Inoltre, e qui forse il condizionale è ancora più d’obbligo, si prevederebbe l’ulteriore suddivisione lotti accessibili direttamente anche alle imprese “medie, piccole e micro”, in ossequio ai dettami dell’Unione Europea, che suggeriscono di temperare le esigenze di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica con l’altrettanto urgente priorità di massima apertura alla concorrenza.

Un segnale importante
Anche se è indispensabile attendere indicazioni e dati più precisi, si tratta di un segnale di estrema importanza, in quanto interessa una gara su cui l’attenzione dell’opinione pubblica e mediatica è altissima e alla quale tutto il mondo politico -specie dopo lo scandalo dei precedenti bandi “su misura”- guarda con particolare sensibilità.

Sentenza Tar Lazio 1345-17 del 26 gennaio 

Sentenza Tar Lazio 30 agosto 2016

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