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Cartelle fiscali via PEC anche per artigiani

Dopo le società di persone e di capitali (persone giuridiche), la notifica delle cartelle di pagamento attraverso la  Posta Elettronica Certificata (PEC) si estende anche alle persone fisiche titolari di partita Iva (ditte individuali).Un’iniziativa che permette ai contribuenti di verificare in tempo reale i documenti inviati da Equitalia e di conoscere con esattezza giorno e ora della notifica. Gli indirizzi PEC utilizzati sono quelli presenti negli elenchi previsti dalla legge. Per questo motivo Equitalia consiglia di controllare regolarmente la propria casella di Posta Elettronica Certificata. Anche perché, è sempre Equitalia a ricordarlo, “la Posta Elettronica Certificata è un mezzo di comunicazione che permette di inviare e-mail con valore legale, quindi opponibile a terzi. L’invio di una comunicazione tramite PEC è equiparato ad una raccomandata postale con avviso di ricevimento grazie alla quale si attesta giorno e ora esatti di spedizione e ricezione”.

Dalla rateizzazione alla consulenza “amica”. Tutti i passi di Equitalia verso le imprese colpite dalla crisi
Il comunicato, come detto, contiene però altri elementi di sicuro interesse per società e contribuenti individuali che si trovino a fare fronte a richieste di pagamento. La rateizzazione è lo strumento principale che Equitalia mette a disposizione per agevolare i pagamenti dei contribuenti in difficoltà. Per ottenere la rateizzazione degli importi dovuti Equitalia chiarisce che:

– Per debiti fino a 50 mila euro è sufficiente una semplice domanda senza aggiungere altri documenti. La rateizzazione ordinaria prevede 72 rate mensili spalmate su 6 anni, ma in presenza di particolari condizioni previste dalla legge si può ottenere un piano di pagamenti dilazionato fino a 10 anni (120 rate), prorogare una rateizzazione già in corso o chiederne una successiva in caso di nuove cartelle.
– Per chi vanta dei crediti erariali o crediti commerciali verso la pubblica amministrazione è possibile inoltre procedere alla compensazione rivolgendosi a Equitalia per tutta l’assistenza necessaria.
– Il contribuente può anche chiedere direttamente a Equitalia la sospensione della riscossione qualora ritenga di non dover pagare le somme richieste dagli enti creditori. In questo caso è la stessa Equitalia a farsi carico di inoltrare all’ente la documentazione presentata, evitando così al cittadino la spola tra uffici pubblici.

Sul piano delle tutele, la legge ne prevede molte a vantaggio dei contribuenti in debito con lo Stato e gli altri enti pubblici. Per garantire il credito da riscuotere, come è noto, Equitalia può disporre il blocco dei veicoli intestati al debitore tramite iscrizione del fermo amministrativo. Tuttavia nessun fermo può essere iscritto se il debitore dimostra che il veicolo serve a svolgere il proprio lavoro. Equitalia inoltre può iscrivere ipoteca solo nei confronti di chi ha debiti complessivamente superiori a 20 mila euro, ma non può in alcun modo pignorare la prima casa di proprietà dove il contribuente risiede e può procedere sugli altri immobili solo per debiti superiori a 120 mila euro. In caso di azioni su stipendi o pensioni, la quota pignorabile procede per gradi (da un decimo a un quinto) per salvaguardare le necessità dei contribuenti con meno disponibilità economica. Nel caso di pignoramento di somme depositate sul conto corrente del debitore, non è comunque possibile includere l’ultimo stipendio o pensione affluiti sul conto, che resta nella piena disponibilità del contribuente.

Consulenza. Oltre al servizio di consulenza dedicato e allo Sportello Amico, gli imprenditori hanno a disposizione lo “Sportello Amico Imprese”, un canale dedicato al mondo produttivo pensato per dare assistenza mirata ad artigiani, commercianti e piccole imprese colpiti dalla crisi economica.

Comodità nei pagamenti. È infatti possibile effettuare i pagamenti online sul sito www.gruppoequitalia.it, in tutti gli uffici postali, sportelli bancari, tabaccai convenzionati con banca ITB, le ricevitorie Sisal e Lottomatica, nonché attraverso le funzionalità di home banking messe a disposizione dagli istituti di credito e da Poste italiane.

Leggi il Comunicato Equitalia

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