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Lotta alle zanzare, sì ma in sicurezza

Ma come difendersi dalle zanzare che ogni anno, con l’arrivo del caldo, si fanno più numerose? E come proteggersi al meglio e nel rispetto della nostra salute? Roberto Romi (Dipartimento Malattie infettive, Iss) aiuta a rispondere a queste domande nell’articolo “Lotta alle zanzare, sì ma in sicurezza” pubblicato sulla newsletter dell’Istituto superiore di sanità AllIss (Numero 04 – Giugno 2017).

  • In casa: l’uso di zanzariere da applicare alle finestre o l’attivazione dell’impianto di condizionamento (regolandolo a 22°C il freddo rende le zanzare meno attive). Inoltre l’utilizzo dei fornelletti a piastrina o degli elettroemanatori a ricarica liquida, da accendere mezz’ora prima della necessità e sempre a finestre aperte, o garantendo un piccolo ricircolo d’aria per evitare effetti irritanti. «Questi prodotti rientrano tutti nella categoria dei biocidi e, come tali, sono soggetti a una normativa piuttosto ferrea e precisa che ne garantisce la sicurezza. Usati secondo le indicazioni, hanno una tossicità bassa e una breve persistenza nell’ambiente» afferma Romi.
  • All’esterno: in piccoli ambienti come giardini domestici e terrazzi è opportuno indossare un abbigliamento adeguato (maniche lunghe, calze e pantaloni lunghi) ed è possibile accendere spirali fumigene (zampironi) o altri prodotti a combustione (come per esempio le candele alla citronella) che però sono efficaci in aree di dimensione limitata. «Riguardo a questi dispositivi, va ricordato che l’uso è consentito solo all’aperto, sia per il pericolo rappresentato dalla fiamma stessa che per quello derivante dai fumi tossici che possono scaturire dalla combustione» sottolinea Roberto Romi.

Un discorso a parte va fatto per i prodotti insetto-repellenti da applicare direttamente sulla pelle. Questi vanno usati solo quando necessario e scelti in base alla percentuale del principio attivo che contengono e che, per legge, deve essere indicata sull’etichetta. La maggior parte di questi prodotti, infatti, sono a base di icaridina (KBR), di dietiltoluamide (DEET) e di altre molecole di sintesi che possono avere effetti tossici come il Citrodiol (o PMC) e l’IR3535 (o AMP). Tali principi attivi, a differenza di quelli a base naturale, sono soggetti a legislazione da parte del Ministero della Salute, ai sensi del Regolamento UE n.528/2012 (PT18, PT19) relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei prodotti biocidi. «I repellenti con concentrazione inferire al 20% sono sufficienti per le nostre latitudini mentre quelli con il 30% (o più) vanno applicati solo quando si viaggia in Paesi in cui c’è il rischio di contrarre malattie trasmesse da zanzare infette» precisa Romi.

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Anche l’età del consumatore è un determinante per scegliere quali repellenti usare, e come:

  • sotto ai 2 anni di età: non utilizzare alcun tipo di prodotto insetto-repellente (anche se a base di estratti naturali). Meglio optare per barriere meccaniche come un velo di tulle a maglie strette da mettere ben teso sulla culla e sul passeggino
  • dai 2 ai 12 anni: anche per i bambini più grandi, la scelta deve essere fatta accuratamente in base alla concentrazione di principio attivo, continua Roberto Romi, Se necessario usare esclusivamente prodotti con concentrazione di principio attivo (p.a.) minore/uguale al 10% e non superare le 2 applicazioni nelle 24 ore
  • dai 12 anni in su, alle latitudini italiane sono sufficienti i prodotti inferiori al 20% di p.a. che proteggono anche fino a 6 ore. Non c’è quindi necessità di applicarli più volte.

In gravidanza e allattamento è meglio non applicare prodotti a base di DEET e KBR mentre il Citrodiol può essere utilizzato non più di una volta al giorno e a concentrazioni inferiori/uguali al 20%. Inoltre, altre buone norme da considerare sono:

  • evitare di applicarli contemporaneamente a creme solari e creme idratanti con schermo anti UV, perché queste possono aumentare l’assorbimento del p.a. (e quindi diminuirne l’evaporazione)
  • non applicarli su tagli, pelle irritata o su una precedente puntura di zanzara perché la pelle può infiammarsi maggiormente e il principio attivo può essere assorbito in quantità maggiori
  • lavarsi sempre accuratamente le mani dopo l’applicazione
  • ai minori di 12 anni non vanno applicati direttamente ma vanno spalmati con le mani da un adulto affinché queste sostanze non vengano accidentalmente a contatto con gli occhi, irritandoli, o con la bocca del bambino.
  •  La foto è stata pubblicata sul sito
  • http://www.zanzara-tigre.org/difenderci.php
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