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Proclamati i vincitori del primo “Clean Green Afidamp Award”: ecco chi pulisce “verde”

(tratto da: “GSA” n.7, Luglio 2009)


Il 10 giugno scorso, a Verona, nell’ambito di Pulire2009, diciannovesima edizione della più importante manifestazione europea e tra le prime al mondo della produzione per il cleaning professionale, si è svolta la cerimonia di premiazione del primo Clean Green Afidamp Award, premio all’eco-design e all’innovazione per la sostenibilità ambientale nel settore della Pulizia Professionale.


Promosso da AfidampFAB, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Rappresentanza a Milano della Comunità Europea, della Camera di Commercio di Milano e di Legambiente, per sensibilizzare il settore della Pulizia Industriale alle tematiche ambientali, il Clean Green Afidamp Award è nato con l’obiettivo di  premiare la capacità di fare impresa nel rispetto dell’ambiente e, nello stesso tempo, di accrescere la cultura ambientale d’impresa, stimolando la realizzazione, nel settore del cleaning professionale, di nuovi prodotti eco-compatibili secondo le linee guida dello sviluppo sostenibile.

«Rientra nei compiti di un’associazione anche il dettare linee guida, suggerire possibili percorsi e spronare il settore fornendo nuovi stimoli»,  ha affermato Stefania Verrienti, segretario AFidampFAB, aprendo la cerimonia di premiazione, tanto più in un momento di crisi come quello attuale, caratterizzato dalla «paura di investire, paura del futuro su cui non si riesce a fare previsioni», ma che può e deve trasformarsi in «una grande occasione da cogliere perché questa difficile congiuntura ci impone di imprimere la spinta necessaria per rinnovarci». E questa spinta, ha continuato il segretario, «può essere trovata nel raggiungimento della sostenibilità ambientale. L’operare sostenibile non è più rimandabile. AfidampFAB con il Clean Green Award suggerisce all’azienda, che non lo abbia già fatto, di intervenire al suo interno sia sugli aspetti puramente progettuali e metodologici (progettazione del prodotto, processo di sviluppo, ciclo di vita, scelta dei materiali, ecc.) sia sugli aspetti legati alla gestione del prodotto (magazzino, approvvigionamento materie prime, trasporto in/out)».

Confortante la risposta delle aziende: in 24 hanno presentato ben 37 progetti, per le tre categorie di concorso – macchine, attrezzature, prodotti chimici, a testimonianza delle crescente sensibilità del settore verso una politica produttiva votata al rispetto ambientale.

Tutti i progetti, per il valore ambientale ricercato ed espresso, sono stati insigniti di una targa di riconoscimento, consegnata da Giulio Guizzi, Afidamp Ambassador, primo, in termini cronologici e per l’autorevolezza del suo impegno ultratrentennale nel settore, sostenitore di una evoluzione “verde” del mercato del cleaning.

I vincitori sono stati premiati da Michele Redi, presidente AfidampFAB, che ha voluto fermamente imprimere questa svolta ecologista all’associazione.
Una targa in alluminio – materiale riciclabile per eccellenza -, oltre alla possibilità di fregiarsi del logo del premio per un anno, ha sancito l’eccellenza ambientale di

Dulevo International, per la categoria macchine, che ha presentato “5000 Zero”, una spazzatrice stradale a metano, dotata di filtro in Gore, “per l’esemplare dimostrazione pratica del fatto che la macchina è stata pensata e realizzata tenendo come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale che viene opportunamente minimizzato sia dall’alimentazione a metano del motore sia dal particolare sistema di aspirazione e super filtraggio, avente la specifica proprietà di ridurre drasticamente le polveri sottili. È significativo l’utilizzo di tecnologie consolidate in altri settori, ma all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente e innovative nell’ambito delle macchine per la pulizia”.

Falpi srl, per la categoria attrezzature, che ha presentato “Microrapid 2”, carrello in acciaio inox realizzato a impatto ambientale zero, primo e unico carrello al mondo ad avere conseguito l’EPD, la dichiarazione ambientale di prodotto, “per il complesso e rigoroso lavoro di miglioramento su tutto il sistema di produzione e per l’impegno specifico nella gestione e miglioramento del ciclo di vita del proprio prodotto, dalla sua ideazione fino al fine vita. Il risultato è tanto più apprezzabile in quanto l’azienda, nonostante le sue piccole dimensioni, con coraggio ha operato un notevole sforzo sia economico che gestionale, per la riduzione dell’impatto della sua produzione e del suo prodotto sull’ambiente. Il carrello Microrapid 2 è un significativo esempio di come si possa ridurre l’impatto ambientale di un prodotto ragionando sull’intero ciclo di vita”.

TANA CHEMIE – WERNER & MERTZ, per la categoria prodotti chimici, che ha presentato “Green care Floor System”, un sistema di prodotti sostenibili per la cura dei pavimenti, “per la sua visione globale delle tematiche ambientali legate al prodotto chimico e per l’ampiezza dell’impegno su tutti gli aspetti del sistema di produzione con particolare riguardo alla riformulazione dei componenti base dei vari prodotti elaborati. L’adozione integrata volontaria di strumenti di certificazione comunitari, quali tra gli altri l’Eco-label europeo, mostra la volontà di confrontarsi con i più alti requisiti ambientali e la capacità di gestire il proprio prodotto lungo il suo intero ciclo di vita, come richiesto dalle più avanzate politiche ambientali”.

È stata poi conferita una Targa di merito a RCM, che ha presentato il prototipo di una spazzatrice alimentata a idrogeno. Nonostante l’eccezionalità del progetto, la macchina è stata esclusa dal concorso perché sarà immessa sul mercato solo dal 2010, ma è stato riconosciuto all’azienda modenese che “lo sforzo innovativo nell’applicazione di una tecnologia d’avanguardia (l’idrogeno come vettore energetico) e di un sistema integrato (produzione di energia con tecnologia fotovoltaica, quindi rinnovabile, + vettoriamento energetico con idrogeno) è particolarmente significativo”.

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