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Non si allentano le difficoltà per le PMI: meno richieste di fidi, denaro più caro e col “contagocce”

(Tratto da “Gsa” n.3, marzo 2010)

 

I principali risultati che emergono dall’Osservatorio sul credito e sul fabbisogno finanziario delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel quarto trimestre 2009 realizzato da Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche di Mercato.

 

Sono sempre più numerose le imprese che non riescono a far fronte al proprio fabbisogno finanziario negli ultimi tre mesi del 2009 (15,7%, quasi il doppio rispetto al trimestre precedente) e diminuiscono anche quelle in grado di fronteggiare autonomamente questa esigenza (51,3% rispetto al 55,5% del terzo trimestre); situazione di evidente difficoltà che colpisce soprattutto le imprese del Meridione. Diminuisce la domanda di credito (poco meno di 1/4 delle imprese ha chiesto un fido mentre erano il 27,5% nel periodo precedente) e aumentano le imprese che hanno visto accogliere la propria domanda con un ammontare inferiore o la cui richiesta non è stata accolta per niente (il 16,2% rispetto al 13,5%). Più ombre che luci anche sul versante dell’offerta del credito dove, tranne qualche miglioramento avvertito in particolare sulla quantità di credito reso disponibile dalle banche, sulla sua durata e sulle garanzie richieste, emerge un significativo peggioramento dei costi del finanziamento e del costo complessivo dei servizi bancari.

 

Fabbisogno finanziario nel quarto trimestre 2009

Continua la tendenza che vede diminuire le imprese che si dimostrano in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel trimestre. L’indicatore congiunturale fa segnare un +2,5 nel quarto trimestre del 2009 contro il +11,0 del terzo trimestre ed il +17,3 del secondo trimestre dell’anno.

In termini percentuali le imprese del commercio, del turismo e dei servizi che hanno affermato di essere state in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel quarto trimestre del 2009 sono state il 51,3%, le imprese che nello stesso periodo hanno dichiarato di esservi riuscite, ma con qualche difficoltà, sono state il 33,1%, mentre le imprese che hanno dichiarato esplicitamente di non essere state in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state il 15,7%.

Le imprese che più delle altre si sono rivelate maggiormente in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel trimestre in questione sono state quelle operative nel settore dei servizi e del turismo, di piccole, medie e grandi dimensioni, le imprese residenti nelle regioni del Nord Ovest, del Nord Est e del Centro Italia. Le imprese che hanno fatto registrare maggiori difficoltà per quanto concerne la capacità di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state le microimprese del commercio, residenti per lo più nelle regioni del Meridione, dove le difficoltà degli imprenditori evidenziano una situazione oggettiva di vero e proprio allarme riguardo il fabbisogno del credito.

La previsione delle imprese circa la propria capacità di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel prossimo trimestre, ossia nel primo trimestre del 2010, fa segnare un peggioramento con un -4,1, contro il precedente +2,0.

In termini percentuali, le imprese che ritengono che nel prossimo trimestre la propria capacità di fare fronte al fabbisogno finanziario migliorerà sono il 3,8% contro il 7,9% delle imprese che ritengono che la propria capacità di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario peggiorerà.

 

Domanda di credito nel quarto trimestre 2009

Diminuisce ancora nel quarto trimestre del 2009 rispetto al trimestre precedente la percentuale delle imprese che hanno chiesto un fido, o che hanno chiesto la rinegoziazione di un fido esistente. Sono state il 24,1% contro il 27,5% del passato trimestre.

Nell’ambito del 24,1% delle imprese che si sono rivolte al sistema bancario nel quarto trimestre del 2009 per avere credito, il 62,7% ha visto accogliere la propria domanda con un ammontare pari o superiore rispetto a quello richiesto, il 6,2% ha visto accogliere la propria domanda, ma con un ammontare inferiore rispetto a quello richiesto, il 10,0% delle imprese si è vista rifiutare la propria domanda, e il 5,4% è ancora in attesa di conoscere l’esito della propria richiesta alle banche. Il 15,8% delle imprese, infine, non ha fatto esplicitamente domanda di credito alle banche, ma ha dichiarato di essere intenzionata a farla nel prossimo trimestre.

Le maggiori rigidità del sistema bancario sono state registrate nelle regioni del Centro Italia ed in quelle del Meridione.

 

Offerta di credito

L’offerta di credito è stata analizzata in funzione di cinque indicatori: la quantità di credito reso disponibile alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel quarto trimestre 2009, la durata temporale del credito, il costo del finanziamento, le “altre condizioni” (es. valuta, servizi accessori, ecc.), le garanzie richieste dalle banche a fronte del finanziamento.

L’analisi è stata effettuata esclusivamente presso le imprese che dispongono di un finanziamento concesso “dalla propria banca” da oltre sei mesi. Tale sub-campione corrisponde ad oltre il 50% circa delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi.

 

Quantità di credito reso disponibile

Migliora l’indicatore congiunturale nel quarto trimestre con riferimento alla quantità di credito reso disponibile da parte delle banche, facendo registrare un -11,9 contro il -14,2 del passato trimestre.

In termini percentuali le imprese che dichiarano che la situazione relativa alla quantità di credito reso disponibile da parte delle banche sia migliorata sono pari al 4,3% contro il 16,2% delle imprese che al contrario hanno affermato che nel trimestre la situazione relativa quantità di credito reso disponibile da parte delle banche sia peggiorata.

 

Durata temporale del credito

Migliora l’indicatore congiunturale nel quarto trimestre con riferimento alla durata temporale del credito reso disponibile da parte delle banche, facendo registrare un -10,3 contro il -14,2 del passato trimestre.

In termini percentuali, le imprese che dichiarano che la situazione relativa alla durata temporale del credito reso disponibile da parte delle banche sia migliorata sono pari al 4,4% contro il 14,7% delle imprese che al contrario hanno affermato che nel trimestre la situazione sarebbe peggiorata.

 

Costo del finanziamento

Peggiora in maniera significativa l’indicatore congiunturale nel quarto trimestre con riferimento costo dei finanziamenti erogati da parte delle banche, facendo registrare un -11,6 contro il +15,8 del passato trimestre.

In termini percentuali le imprese che dichiarano che la situazione relativa al costo dei finanziamenti sia migliorata sono pari al 3,9% contro il 15,5% delle imprese che al contrario hanno affermato che nel trimestre la situazione relativa al costo dei finanziamenti praticati dalle banche sia peggiorata.

 

Altre condizioni

Sostanzialmente stabile l’indicatore congiunturale nel quarto trimestre con riferimento alle cosiddette “altre condizioni” per quanto concerne i finanziamenti erogati da parte delle banche, facendo registrare un -11,4 contro il -11,6 del passato trimestre.

In termini percentuali le imprese che dichiarano che la situazione relativa alle “altre condizioni” sia migliorata sono pari a 3,9% contro il 15,3% delle imprese che al contrario hanno affermato che nel trimestre la situazione sarebbe peggiorata.

 

Garanzie richieste dalle banche

Migliora l’indicatore congiunturale nel quarto trimestre con riferimento alle garanzie richieste dalle banche alle imprese a copertura dei finanziamenti resi disponibili, facendo registrare un -11,5 contro il -18,8 del passato trimestre.

In termini percentuali le imprese che dichiarano che la situazione relativa alle garanzie richieste dalle banche alle imprese a copertura dei finanziamenti resi disponibili sia migliorata sono pari a 4,1% contro il 15,6% delle imprese che al contrario hanno affermato che nel trimestre tale situazione sarebbe peggiorata.

 

Il costo dei servizi bancari

Nel quarto trimestre 2009 è stata analizzata anche l’opinione delle imprese del commercio, turismo e servizi relativamente al costo dei servizi bancari nel loro insieme (dal costo dei finanziamenti, al costo di tenuta dei conti correnti o ai nuovi costi introdotti dalle banche in sostituzione della commissione di massimo scoperto, ecc.).

Da questo indicatore, che non era stato analizzato nel corso dei trimestri precedenti, emerge che per lo 0,8% delle imprese la situazione è migliorata, per l’84,8% la situazione è rimasta stabile, ma c’è un 14,4% di imprese che segnala un peggioramento dei costi complessivi dei servizi bancari.

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