Homeimprese & dealersMultiservizi: un settore di nuove opportunità. Nuovi servizi, nuova occupazione, nuove tecnologie

Multiservizi: un settore di nuove opportunità. Nuovi servizi, nuova occupazione, nuove tecnologie

Questa mattina si è svolto il convegno “Multiservizi: un settore di nuove opportunità. Nuovi servizi, nuova occupazione, nuove tecnologie”, organizzato dalle aziende del Gruppo SAI Servizi Ambientali Integrati dell’Unione Industriale di Torino, guidato dal giovane Presidente – 28 anni – Umberto Diamante.
Umberto Diamante ha aperto i lavori del convegno analizzando la situazione e disegnando le positive prospettive per il futuro del settore sulla base della ricerca dell’Ufficio Studi, svolta su un consistente campione di aziende che occupano complessivamente oltre 30.000 dipendenti.
Ne emerge un quadro moderatamente positivo con la metà delle imprese che, a dispetto della crisi, negli ultimi 3-4 anni hanno continuato a crescere.
Anche a livello nazionale il comparto, labour intensive, vive una fase di sviluppo con un fatturato complessivo – stimato dal CRESME – pari a circa 135 miliardi di euro e buone potenzialità per creare nuova occupazione. Le sole attività di pulizia e servizi complementari annoverano oltre 500.000 addetti con una forte presenza di fasce deboli, una netta maggioranza di lavoro femminile (67%), ed un’incidenza complessiva del lavoro piuttosto alta, pari a circa il 70%.
La maggior parte delle aziende oggi appartenenti al comparto dei Multiservizi, – osserva Umberto Diamante è partita dal monoservizio di pulizia, privato e industriale, ma in questi anni ha diversificato le proprie attività, offrendo anche servizi come la manutenzione, la sorveglianza, la sicurezza, la logistica interna, associate ad elevata progettualità tecnica e gestionale ed organizzazione qualificata per poter rispondere alle esigenze di outsourcing dei servizi no-core della clientela pubblica e privata”.
Il ruolo strategico delle aziende di servizi che rappresento – ha continuato – e che operano a supporto del pubblico e del privato e ne soddisfano le necessità con elevati standard qualitativi, è quella di garantire una continua innovazione e prestazioni sempre più elevate. Ma per poter dare alle nostre aziende prospettive di crescita, anche dimensionali, abbiamo bisogno di un cambio di prospettiva e di un investimento soprattutto normativo. Chiediamo una regolamentazione attenta e specifica per il settore, che possa permettere alle aziende virtuose e corrette di potersi difendere dai soggetti irregolari e poco trasparenti”.
Su questo tema è stato strutturato l’intervento del Presidente ANIP – Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati di Confindustria – Lorenzo Mattioli, che ha illustrato la Proposta di Legge in materia di servizi integrati presentata recentemente in Parlamento, che punta alla regolamentazione delle gare di appalto ed all’introduzione di criteri di corretta gestione e di monitoraggio dei soggetti che vi prendono parte, affinché trasparenza e competenza siano riconosciute come valori imprescindibili.
“La crescente rilevanza del settore dei servizi (43% degli appalti pubblici contro il 25% dei lavori)”, evidenzia Lorenzo Mattioli, “impone oggi di trovare una specifica definizione normativa per il settore del Facility Management. La Proposta di Legge in materia di servizi integrati accoglie il nostro progetto di Legge Quadro sui servizi agli immobili (condiviso e apprezzato da tutte le forze politiche e sociali) e definisce per la prima volta regole dirette a qualificare il settore dei servizi integrati, individuando le necessarie azioni di contrasto al lavoro sommerso e alla logica del massimo ribasso, favorendo la qualificazione dell’offerta e della domanda e rendendo più fluido il processo di finanziamento delle attività. Secondo le stime del Ministero del Lavoro, questo settore, se adeguatamente disciplinato, potrebbe sviluppare occupazione aggiuntiva e regolare per circa 300.000 addetti”.

CONTENUTI SUGGERITI