Homeimprese & dealersImprese artigiane: dopo 11 anni rinnovato il Contratto Nazionale

Imprese artigiane: dopo 11 anni rinnovato il Contratto Nazionale

Dal 18 settembre, dopo 11 anni di vacanza contrattuale e momenti di alta tensione nei rapporti fra le parti sociali, oltre 150mila operatori di 40mila imprese artigiane di pulizia e servizi hanno un nuovo “CCNL per i dipendenti delle imprese artigiane esercenti servizi di pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione”. Un accordo importantissimo, quello raggiunto in piena notte, non solo per il numero e il valore delle imprese e dei lavoratori coinvolti, ma anche per il suo contenuto innovativo. E perché sana una frattura che sembrava divenuta incolmabile non più di cinque anni fa. Come i più attenti ricorderanno, infatti, il 13 marzo 2009, attraverso una lettera destinata a segnare il momento più difficile del rapporto tra datori e sindacato, le Organizzazioni Sindacali di categoria avevano dichiarato la decadenza del CCNL formalizzando la loro indisponibilità a proseguire il confronto.
Finalmente sanata una profonda frattura
Ora però i tempi sono cambiati, e con la sottoscrizione del nuovo CCNL del 18 settembre viene dunque sanata questa frattura, dando nuovo ossigeno a un comparto tanto importante quanto, troppo spesso, sottovalutato. Il rinnovo dell’altro giorno, quindi, ha riconfermato l’autonomia contrattuale e la soggettività del comparto artigiano con tante conferme e alcune importanti novità. Queste ultime, che vanno nella direzione della flessibilità e della competitività, sono lo specchio di un’Italia che (necessariamente) sta cambiando. Comprensibile la soddisfazione delle associazioni datoriali, che vedono in questo rinnovato strumento un volano per la crescita dell’intero comparto. L’accordo, che scade il 31 dicembre 2016, prevede infatti, nella parte normativa, l’inserimento di norme che garantiscono maggiore flessibilità del lavoro sia attraverso i contratti a termine senza causali che con l’utilizzo flessibile del part-time, della stagionalità e della franchigia nel cambio d’appalto nel mercato privato. Per quanto riguarda la parte economica, le tabelle salariali sono state riallineate mantenendo il differenziale economico con le aziende strutturate di altri settori, garantendo in questo modo la possibilità di competere al meglio nel mercato di riferimento. Ad integrale copertura del vuoto contrattuale intercorso è stato inoltre definito un elemento economico da erogare ai soli lavoratori in forza.
Verso una maggiore competitività
In questi giorni le parti stanno lavorando per inviare l’intesa al Ministero del Lavoro, al fine di attivare le procedure per la definizione delle tabelle del costo medio orario derivanti dall’applicazione del CCNL. Senza dubbio si tratta di un importante passo in avanti per l’intera categoria: il rinnovo del contratto, che si riporta integralmente in allegato, consentirà una maggiore competitività delle imprese che potranno affrontare nuove sfide di mercato, a partire dalla partecipazione agli appalti, anche attraverso tabelle ministeriali sul costo orario medio del comparto.

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