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Il mercato della pulizia professionale in Italia

Presentato a Verona,nella conferenza stampa di apertura di PULIRE 2011 lo scorso 24 maggio, l’indagine fatturato 2010 di AfidampFab, associazione di fabbricanti di macchine,prodotti e attrezzi per la pulizia professionale. Chiusura del 2010 in ripresa, con un fatturato di circa 1.470 milioni di Euro, di cui il 49% destinato all’export.

 

DATI GLOBALI

Totale mercato

Complessivamente il 2010 ha registrato un fatturato di 1.469.147.677 € e ha segnato l’inizio di una leggera ma significativa ripresa, che non riporta il mercato ai valori pre-crisi, ma consente di recuperare parte delle perdite del 2009. Il segno positivo registrato dal cleaning professionale, storicamente al servizio di comparti primari come l’industria, le costruzioni, i trasporti, il commercio, è ascrivibile a una congiuntura economica complessivamente migliore e alla ripresa della produzione evidenziata in area UE in quasi tutti i settori, sebbene l’Italia manifesti una certa sofferenza rispetto a Paesi quali Germania e Francia. La diminuzione del valore dell’industria nel prodotto interno lordo, che ha caratterizzato l’ultimo trimestre del 2010, ha inciso sul trend di crescita di fine anno. Pur tenendo conto delle oscillazioni fisiologiche tra domanda e offerta, l’Italia si conferma uno dei primi produttori al mondo, insieme a Germania e Stati Uniti, soprattutto di macchine e attrezzature, e uno dei più forti esportatori. Tra i fattori di criticità che hanno caratterizzato la fine del 2010 e hanno inciso pesantemente sul primo trimestre del 2011 si segnalano l’aumento complessivo del costo delle materie prime, prima fra tutte il petrolio, e l’instabilità del Nord Africa e del Medio Oriente.

 

Composizione percentuale del fatturato totale

–        le macchine, in termini di fatturato, rappresentano il 33% del totale produzione, con 489.748.573 €

–        i prodotti chimici il 19% con 275.282.531 €

–        le attrezzature il 5%,con 70.913.537 €

–        la carta, settore tissue destinato all’uso professionale, il 27% con 402.738.22 €

–        fibre e panni il 2% con 29.750.865 €

–        accessori e ricambi macchine il 5%, con 74.775.482 €

–        altri prodotti il 9% con 125.938.467 €

 

Esportazione

Nel 2010 l’esportazione, che nel 2009 era pari al 47,9% della produzione, torna ad avvicinarsi ai valori di riferimento, con il 49% complessivo. Il dato rispecchia la variazione tendenziale della totalità dell’export in Italia, in crescita. Nell’universo del cleaning il comparto macchine, storicamente orientato ai mercati esteri, risulta trainante sotto questo aspetto, con prodotti che superano il 75% di export. Il 43% del fatturato complessivo destinato all’esportazione è prodotto dalle macchine, seguite dalla carta con il 32% e dalle attrezzature con il 6%. I prodotti chimici sono storicamente destinati al mercato interno e rappresentano il 4,6% del totale export.

 

Mercati esteri

Il mercato europeo è il maggior destinatario dell’export, in particolare Francia e Germania. Tra i mercati extra europei, i più importanti sono il Far East e il Medio Oriente, seguiti in maniera meno rilevante da Canada e Stati Uniti. Considerando la possibilità di crescita, i Paesi con le maggiori potenzialità di sviluppo per i prossimi anni sono la Cina, l’India e la Russia.

 

 

Mercato interno

Il mercato interno è guidato dai prodotti chimici, con il 32% del totale fatturato, seguono le macchine con il 34%, la carta con il 23%, le fibre e i panni con il 4%, le attrezzature con il 3%.

Il totale fatturato del mercato interno è pari a 748.005.073 €

 

DETTAGLIO SINGOLE CATEGORIE

 

Dettaglio macchine

Valore. Il comparto delle macchine rappresenta, in valore, il 33% dell’universo del Cleaning Professionale. Ha realizzato, nel 2010, 489.748.573 € di fatturato, registrando +8% sul 2009, di cui il 64% (+1% rispetto al 2009) sui mercati esteri e il 36% sul mercato interno.

Volumi. Le macchine prodotte complessivamente nel 2010 sono state 1.035.461, di cui il 76% destinato all’esportazione e il 24%  distribuito sul mercato interno, +12% sul 2009.

Produzione e domanda

Le lavasciuga guidano la produzione con il 28% del totale. Seguono le idropulitrici (19%), gli aspirapolvere/liquidi e le spazzatrici stradali (entrambi 17%), le spazzatrici (escluse stradali) con il 10%, i generatori di vapore (4%), le monospazzola e le macchine per moquette, entrambe 2%. La produzione di macchine per la pulizia industriale si rivolge principalmente alle imprese di pulizia e servizi, che operano nell’ho.re.ca., nella pubblica amministrazione, nella scuola, nella sanità, nei servizi in generale. Segue l’industria nei suoi differenti settori, costruzioni, trasporti, alimentari, meccanica, mentre si segnala una crescita dell’automotive, in particolare i concessionari. Per le macchine di valore superiore ai 20.000/30.000 Euro si diffonde la pratica del noleggio.

 

Dettaglio prodotti chimici

Valore. Essenzialmente orientato al mercato interno, il comparto chimici nel 2010 ha realizzato un fatturato complessivo di 275.282.531 di cui il 12% (14,7% nel 2009) sul mercato estero. Sono state considerate anche 2 categorie assenti nelle precedenti indagini, i prodotti per lavanderia e lavastoviglie, che rappresentano il 29,7% del totale. Da considerare che, per quanto riguarda questi ultimi prodotti, l’indagine comprende un campione rappresentativo di circa un quarto dell’intero segmento. Pertanto il dato attuale non risulta esaustivo di tutto il comparto. Il confronto con il 2009, escluse le categorie specifiche, registra un trend negativo, passando da un fatturato di 199.462.964  € del 2009 a 193.337.871 € del 2010, con una perdita del 3%

Volumi. Nel 2010, complessivamente, sono state prodotte 332.394 tonnellate, evidenziando che le lavanderie e lavastoviglie pesano per il 65% del totale, con 216.103 tonnellate prodotte. Escludendo tali categorie, anche a volume il mercato ha subito una contrazione del 2,3%. 116.291 sono infatti le tonnellate di prodotti chimici per la detergenza industriale, di cui è andato all’estero il 13 % (come nel 2009) della produzione.

Produzione e domanda

I prodotti professionali per la pulizia di pavimenti e ambienti rappresentano il 63% della produzione, i prodotti per lavanderie e lavastoviglie il 29,7% e i prodotti professionali per l’igiene personale il 6,6%. Il settore ho.re.ca si conferma tra i più rappresentativi, insieme a quello delle pulizie industriali.

 

Dettaglio attrezzature

Nel 2010, il comparto delle attrezzature (che comprende carrelli e telai, tessili per pavimenti, accessori vari) ha realizzato 70.913.537 € di fatturato, di cui il 64% (63% nel 2009) sui mercati esteri.

Produzione e domanda. Il settore delle attrezzature soffre molto in relazione a 2 fattori principali: l’aumento delle materie prime e la presenza di concorrenti asiatici con qualità inferiore e prezzi bassi. Il tessile ha registrato un aumento vertiginoso ben oltre il 100%, ma l’impossibilità di aumentare i listini oltre misura ha portato a una contrazione dei margini sempre più significativa

 

Dettaglio carta

Sotto la voce Carta si raccolgono le seguenti tipologie di prodotto: bobine e panni in carta e tessuto non tessuto, asciugamani in carta/tessuto, distributori di articoli in carta ( asciugamani, carta igienica, sacchetti), carta igienica, altri articoli igienici in carta (coprisedili, sacchetti) Il comparto, nel 2010, complessivamente ha fatturato 402.738.22 €, di cui il 57% sui mercati esteri. Rispetto al totale produzione dell’universo cleaning rappresenta una sostanziale quota pari al 27%. I dati forniti rappresentano circa il 65% del mercato della carta ad uso professionale in Italia. I valori indicati escludono il private label, ovvero la produzione conto terzi, che, per alcune realtà, supera il 40%.

 

Dettaglio Fibre e panni

Sotto la voce Fibre e Panni sono comprese tre tipologie di prodotti: abrasivi, panni per superfici, tappeti Il comparto Fibre e Panni nel 2010 ha realizzato complessivamente un fatturato di 29.750.865 €, di cui l’8,9% (7,2% nel 2009) di esportazione.

 

Dettaglio Altri prodotti

Sotto la voce Altri prodotti sono comprese le seguenti tipologie di prodotto: dispenser per sapone e diffusori deodoranti, asciugamani elettrici/aria calda, batterie e caricabatteria, spazzole e dischi trascinatori, prodotti non classificabili.

Il comparto, nel 2010, complessivamente ha fatturato 125.938.467 €, di cui il 44% (45% nel 2009) sui mercati esteri. Gli unici dati confrontabili con il 2009 sono quelli relativi a batterie e caricabatterie, spazzole e dischi e non classificabili, dal momento che la segmentazione del 2010 ha subito delle variazioni in relazione all’introduzione della specificità del settore carta. Il comparto registra complessivamente un decremento del 15%.

 

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