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Bilancio positivo nel Rapporto annuale INAIL 2011

 Prosegue e si conferma ulteriormente l’andamento decrescente degli infortuni sul lavoro in Italia. E’ un bilancio positivo quello del Rapporto annuale INAIL 2011, illustrato il 10 luglio a Montecitorio dal presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, alla presenza del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero. Secondo le rilevazioni effettuate dall’INAIL al 31 marzo 2012, lo scorso anno sono stati 725.174 gli infortuni denunciati all’Istituto, per un calo del 6,6% rispetto ai 776.099 del 2010. In flessione del 5,4% anche i casi mortali, passati da 973  a 920. In generale, dunque, rispetto al 2010 si sono verificati 51mila infortuni in meno e da due anni il numero dei decessi rimane ben al di sotto dei mille casi.  In questi dati non rientrano gli infortuni di cui l’INAIL non viene a conoscenza in quanto occorsi ai cosiddetti lavoratori “in nero”, per i quali – a parte quelli più gravi o mortali (che rappresentano, comunque, la minoranza) – la mancata notifica è quasi scontata a causa dell’irregolarità del rapporto di lavoro. Gli infortuni che riguardano tali lavoratori vengono periodicamente stimati dall’Istituto, partendo dai dati Istat e utilizzando i propri indicatori di rischio con opportuni fattori correttivi. Avendo l’Istat stimato nel 2010 in quasi 3 milioni le unità di lavoro “in nero”, è possibile ritenere che gli infortuni “invisibili” siano circa 164.000. Si tratta di infortuni che rientrano, per lo più, in un range di gravità medio-lieve e che confermano una sostanziale stabilità rispetto alla stima dell’anno precedente (circa 165.000 casi) e una sensibile riduzione rispetto a quella del 2006 (circa 175.000 casi).

Nel 2011 aumentano ancora le denunce di malattie professionali, passando dalle 42.465 del 2010 a 46.558: 4mila in più in un anno (+9,6%) e oltre 17mila in più rispetto al 2007 (va segnalato, tuttavia, un certo contenimento rispetto al +21,7% registrato lo scorso anno). Come spesso sottolineato dall’INAIL, questi record traggono, senz’altro, prevalente fondamento nelle attività intraprese e nelle novità legislative introdotte in materia nel corso degli ultimi anni, che hanno particolarmente intensificato le attività di informazione/formazione e prevenzione (anche da parte dell’INAIL) e gli approfondimenti divulgativi.

Fare clic per scaricare la relazione del Presidente sul Rapporto INAIL 2012

 

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