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Siglato il nuovo contratto del settore igiene ambientale Orari flessibili, lotta all’assenteismo, sanità integrativa

 

Federambiente e FP-CGIL, FIT-CISL, UILTrasporti e FIADEL hanno siglato a Roma il 21 giugno scorso, al termine di una serrata trattativa durata meno di sei mesi, l’accordo per il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro del settore dell’igiene ambientale, che interessa circa 42.000 dipendenti.

Giunto a definizione in un clima fortemente costruttivo che ha consentito di condurre in porto la trattativa senza nemmeno un’ora di sciopero, il nuovo contratto – la cui ipotesi d’accordo sarà ora sottoposta al giudizio sia del consiglio direttivo di Federambiente sia delle assemblee dei lavoratori – ha durata triennale (2011-2013) e contiene alcuni aspetti fortemente innovativi, a partire dal riordino degli orari di lavoro con l’introduzione a livello nazionale (finora era applicato sperimentalmente solo in alcune imprese) dell’“orario multiperiodale”, vale a dire la possibilità di concordare, nell’ambito di una media di 36 ore settimanali, tempi più ridotti o più ampi (da un  minimo di 30 ore a un massimo di 42) a seconda delle esigenze stagionali senza ulteriori oneri a carico delle imprese, che potranno anche esigere un certo numero di ore annuali di straordinario, mentre è stato concordato, chiudendo così una questione ormai annosa, che il “tempo tuta” impiegato per cambiarsi a inizio e fine giornata non rientra nell’orario di lavoro.

Di rilievo la parte dell’accordo che riguarda le esternalizzazioni, ossia l’affidamento a soggetti esterni all’impresa di parte delle attività d’igiene ambientale. Con il nuovo contratto sarà possibile applicare a quei lavoratori, automaticamente o attraverso accordi di secondo livello a seconda dell’ampiezza dell’intervento, contratti (tipicamente quello delle cooperative sociali) diversi da quello di Federambiente o di FISE nell’ambito di progetti d’inclusione sociale.

Novità, ancora, nel campo della lotta al microassenteismo, le assenze per malattia inferiori ai 5 giorni: nelle imprese in cui le microassenze superano la soglia “virtuosa” (4,7%) saranno previste penalizzazioni di 15 euro a evento per la 3a e 4a assenza e di 35 euro/evento per quelle successive. Nell’applicare tali sanzioni, ovviamente, si terrà conto di eventuali patologie croniche sofferte dal lavoratore. Ma se le finte malattie del venerdì e del lunedì saranno penalizzate, per quelle vere è stato istituito, dal 1° luglio 2012, un fondo d’assistenza sanitaria integrativa il cui funzionamento sarà definito da un apposito gruppo di lavoro congiunto. Sarà poi un altro gruppo di lavoro congiunto a ridisegnare nei prossimi mesi la classificazione di alcuni profili professionali del personale.

“Siamo soddisfatti per una conclusione della trattativa – afferma il presidente di Federambiente, Daniele Fortini – che, per la prima volta nella storia del comparto, non ha conosciuto momenti di particolare tensione. Prevalgono la ragionevolezza e il senso di responsabilità in un momento di durissima crisi economica nel quale occorre sempre più contemperare i diritti dei lavoratori con il contenimento della spesa dei servizi pubblici locali. La bozza d’accordo sarà sottoposta nei prossimi giorni alla valutazione e all’approvazione degli organismi dirigenti della Federazione. Ora il nostro auspicio è che le imprese private concludano a loro volta la trattativa e che si realizzi quel contratto unico di settore che resta per noi – conclude Fortini – un obiettivo fondamentale”.

 

 

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