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Rifiuti, decreto legge del governo sulla Tares: resta il rebus su come si pagherà la rata di conguaglio

Prendendo atto del provvedimento finalmente assunto il 6 aprile scorso dal Consiglio dei ministri sulla Tares, Federambiente ne apprezza il positivo intento di far ripartire il flusso di cassa, indispensabile per la prosecuzione del servizio, verso le imprese che gestiscono il ciclo integrato dei rifiuti urbani, così come apprezza il fatto che i Comuni possano continuare ad avvalersi delle imprese affidatarie del servizio per la riscossione.

Spetta ora ai Comuni attivarsi per avviare immediatamente le procedure per l’incasso delle prime rate del servizio d’igiene ambientale.

Restano purtroppo ancora molti problemi da affrontare e risolvere, a partire dall’inspiegabile scelta assunta dal Consiglio dei ministri di far pagare le prime rate del 2013 in un modo e l’ultima, di conguaglio, utilizzando il modello F24 con modalità tutte da scoprire.

“Auspichiamo – afferma il presidente di Federambiente, Daniele Fortini – che rapidamente e con il concorso di tutti i soggetti interessati si approdi a un compiuto, duraturo e trasparente meccanismo univoco di finanziamento del sistema industriale dei servizi d’igiene ambientale italiani. Così ancora oggi non è, e imprese, enti locali e cittadini sono costretti a vivere nell’angoscia di sempre mutevoli scadenze”.

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