HomeambientePresentato il Rapporto Annuale 2010 sulla gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici

Presentato il Rapporto Annuale 2010 sulla gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici

È stato presentato lo scorso 22 marzo a Roma il “Rapporto Annuale 2010 sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia”, edito dal Centro di Coordinamento RAEE. Il sistema nazionale di gestione dei RAEE ha raggiunto quest’anno l’obiettivo di 4 kg per abitante previsto dalla normativa europea, facendo passi da gigante e confermando i trend di crescita degli anni precedenti. Nel 2010, infatti, in Italia sono stati raccolti complessivamente 245.350.782 kg di RAEE, con un aumento di oltre il 27% su base annua rispetto al 2009.

Le missioni di ritiro dei RAEE presso i Centri di Raccolta che i Sistemi Collettivi hanno effettuato nel corso del 2010 sono state complessivamente 139.867, il 27% in più rispetto al 2009, con una media di 380 ritiri compiuti ogni giorno.
I Centri di Raccolta, presenti sul territorio nazionale, raggiungono quota 3.564, con un +17% rispetto all’anno precedente e offrono i propri servizi a 6.246 Comuni con una popolazione servita pari all’89,62% della popolazione totale.

Nella raccolta il raggruppamento R3, costituito da TV e monitor, ha rafforzato ulteriormente la propria quota pari al 33,03% rispetto al totale dei RAEE raccolti. Questo incremento, pari al 40% rispetto al 2009, è dovuto in gran parte al passaggio al digitale terrestre e alla sostituzione dei vecchi televisori. Il dato in crescita di tutti i raggruppamenti RAEE ha visto dinamiche meno esplosive nel raggruppamento R1, le apparecchiature refrigeranti come frigoriferi, condizionatori. I raggruppamenti R2 (grandi bianchi), R4 (piccoli elettrodomestici) e R5 (sorgenti luminose) hanno registrato un aumento rispettivamente del 29%, del 21% e del 23% rispetto al 2009.

Il 2010 è stato un anno ricco di importanti novità come l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale che regola il ritiro “uno contro uno”, ancora in fase di rodaggio e non completamente operativo, anche a causa di alcune ambiguità legislative. Il sistema obbliga i commercianti a ritirare dai consumatori il vecchio apparecchio elettrico o elettronico al momento dell’acquisto di un prodotto nuovo equivalente; il commerciante ha poi il compito di conferire tali RAEE ai Centri di Raccolta comunali. Al termine dell’anno, comunque, erano 1.355 i Centri di Raccolta che hanno dato la disponibilità a ricevere i RAEE dalla distribuzione. A questi vanno aggiunti 41 Luoghi di Raggruppamento, piazzole di stoccaggio che gli esercizi commerciali hanno allestito autonomamente e che sono servite direttamente dai Sistemi Collettivi.

Un’altra importante modifica riguarda le regole per l’erogazione dei Premi di Efficienza per i Centri di Raccolta. Sono cambiate, infatti, le basi attraverso le quali si accede alle premialità messe a disposizione dal CdC RAEE. Questo ha permesso di erogare un totale di 5.466.779 euro a quei Comuni che hanno organizzato in maniera efficiente la raccolta presso le isole ecologiche. Da luglio, inoltre, con le modifiche dell’accordo ANCI – CdC RAEE è stato istituito un ulteriore fondo alimentato dai Sistemi Collettivi che ammonta a 375.000 euro. La quota raccolta sarà impiegata a sostegno delle attività di adeguamento, realizzazione e potenziamento delle infrastrutture dei Centri di Raccolta.

I dati regionali: fotografia di un sistema in costante crescita, il Nord ancora in testa

Dal Rapporto 2010 emerge che in tutte le Regioni italiane si è registrato un trend di crescita positivo nella raccolta dei RAEE nonostante persistano delle differenze. Le regioni del Nord hanno raggiunto risultati migliori soprattutto in termini di media pro-capite. Tutte, infatti, si trovano al di sopra della media nazionale di 4,07 kg/ab., ad esempio il Trentino Alto Adige, che quest’anno si aggiudica la medaglia d’argento come Regione più virtuosa, raggiunge una media pro-capite di 6,92 kg/ab.. La Lombardia raccoglie più RAEE in termini assoluti con 47.101.503 kg, la Valle d’Aosta e l’Emilia Romagna, infine, riescono a servire il 100% della popolazione residente in Regione.

Nel Centro Italia restano ancora delle difficoltà nonostante sia la zona d’Italia che ospita la Regione più virtuosa del 2010: l’Umbria, che ha una raccolta pro-capite pari a 7,16 kg/ab., il dato più alto d’Italia. Questo non permette alla zona del Centro Italia di superare la media nazionale, fermandosi a 3,71 kg/ab..

Ancora in forte ritardo le regioni del Sud che, sebbene registrino un forte incremento medio nella raccolta (+45%), restano ancora molto al di sotto della media nazionale (2,53 kg/ab.). Da ricordare, comunque, alcuni casi di eccellenza come la Sardegna, che ha una raccolta pro-capite del 5,76 kg/ab., e la Sicilia, che, in un solo anno, ha quasi triplicato le quantità raccolte.

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